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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Maggio 2003
 
   
  DUE CONFERENZE EUROPEE AFFRONTANO IL TEMA DELLA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE NELL´AMBITO DELLA SCIENZA E DELLA SOCIETÀ DELL´INFORMAZIONE

 
   
  Bruxelles, 9 maggio 2003 - La presenza delle donne nel settore della scienza e delle tecnologie dell´informazione è stata al centro delle discussioni di due manifestazioni tenutesi in Europa il 5 maggio. Mentre il commissario europeo per l´Occupazione e gli Affari sociali Anna Diamantopoulou lanciava un appello a favore delle pari opportunità nella società dell´informazione, il ministro tedesco dell´Istruzione e della Ricerca Edelgard Bulmahn esortava i datori di lavoro ad assumersi la responsabilità di garantire pari opportunità per le donne nel mondo scientifico. "Sono stati compiuti dei progressi e le donne riconoscono il valore delle nuove tecnologie", ha affermato la Diamantopoulou durante un congresso svoltosi ad Atene in materia di genere e società dell´informazione. "A livello politico, la Commissione sta creando, in collaborazione con gli Stati membri, le necessarie infrastrutture [...] al fine di facilitare l´integrazione delle donne in questo settore. Si tratta di un processo lento e difficile ed esorto tutte le donne a mobilitarsi e ad assumere un ruolo di primo piano nella creazione della società dell´informazione e nella fruizione dei vantaggi offerti", ha affermato il Commissario. Gli uomini occupano ancora i due terzi dei posti di lavoro nel settore delle tecnologie dell´informazione (Ti) e, sebbene le donne ottengano il 19 per cento dei dottorati assegnati in questo settore nell´Ue, la percentuale delle ricercatrici che decidono di proseguire, creando un´impresa propria, è decisamente inferiore. Nel discorso d´apertura della conferenza dei rettori universitari, tenutasi il 5 maggio a Dresda (Germania), Edelgard Bulmahn ha sottolineato che la questione delle pari opportunità nella scienza non riguarda solo le donne, ma anche i datori di lavoro. Trascurare la componente femminile, ha affermato il Ministro, significa sprecare un´enorme quantità di talenti e competenze. La Bulmahn ha ricordato che circa la metà degli attuali scienziati andrà in pensione nei prossimi dieci anni. "Dobbiamo sfruttare questo cambio generazionale per incrementare in modo significativo la percentuale di donne titolari di cattedre o di posizioni al vertice", ha affermato il Ministro, esprimendo l´auspicio di veder aumentare fino ad un quinto la presenza delle donne nel corpo docenti. L´incremento della presenza femminile fra i detentori delle massime cariche nel settore della ricerca costituisce una priorità per il governo tedesco. Attualmente, la Germania stanzia 30,7 milioni di euro l´anno per il programma "Pari opportunità per le donne nel settore della ricerca e della formazione", volto a sostenere le donne che desiderano ottenere una cattedra.  
   
 

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