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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2003
 
   
  L´ITALIA VISTA DAGLI STRANIERI? PIZZA, SOLE E... ABITINO VINCE PER MODA, QUALITÀ DELLA VITA, MA ANCHE COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE. LE CITTÀ DEGLI AFFARI? MILANO (94,4%), TORINO (49,4%), ROMA (42,7%), BOLOGNA (27%) E FIRENZE (10,1%).

 
   
  Milano, 12 maggio 2003. E la Moda sorpassa la Pizza. L´italia apprezzata dagli imprenditori stranieri è fatta di conferme e stereotipi (cibo, sole e calcio) ma anche sorprese (moda e competitività delle imprese) Le città più conosciute per opportunità d´affari? Stravince Milano col 94,4% delle preferenze straniere. Si piazzano bene Torino (49,4%), Roma (42,7%), Bologna (27%) e un po´ anche Firenze (10,1%). L´italia è associata alla moda per il 78,7% degli intervistati. Al mangiar bene, cibo e vino (75,3%). E´ famosa come meta turistica (71,9%). Molti la ricordano soprattutto per la cultura: chiese e musei (60,7%) e teatro e cultura (37,1%). Come Paese del sole e del mare (39,3%). Grande rispetto per il calcio (65,2%). Un Paese da comprare.... Grazie allo shopping (41,6%). Le aziende più conosciute? Decisamente Fiat e Ferrari (93,3%) e Pirelli (71,9%). Gli italiani simbolo? Berlusconi (59,6%), Sophia Loren (51,7%) e Giorgio Armani (43,8%). E l´economia? Il 47,2% degli intervistati ha indicato come grado di competitività internazionale "molto". E il 15,7% ha dichiarato "moltissimo". E aprire un´attività in Italia può rappresentare un forte vantaggio competitivo per il 28,1%. Non solo a Milano (58,4%), ma anche a Torino (22,5%), Roma (16,9%), Venezia e Bologna (7,9%). Perché è un ottimo mercato potenziale (42,7%), per la posizione geografica (29,2%), come porta d´ingresso sul mercato Mediterraneo (24,7%). Ma c´è anche un 20% che ritiene il nostro paese poco o per niente vantaggioso per aprire un´attività. I punti di forza? La qualità della vita (74,2%), l´ambiente economico (34,8%), hotel e ristoranti (33,7%). E gli italiani sono businessmen convincenti grazie alla capacità comunicativa (42,7%), flessibilità (33,7%) ed eleganza (34,8%). Meno i riconoscimenti per efficienza (10, 1%) e serietà (5,6%). Americani, inglesi e svedesi? Ci ammirano per la moda. I tedeschi? Ci ritengono competitivi (73,3%), anche per aprire un´attività (86,7%). E gli olandesi preferiscono puntare su Milano (83,3%), gli inglesi su Torino (50%), i tedeschi su Roma (33,3%). Se ne è parlato al convegno "La politica estera italiana e il ruolo delle Camere di Commercio", promosso dalla Camera di Commercio di Milano e dall´Unione Italiana delle Camere di Commercio. Dove sono stati presentati i risultati di un´indagine sulle imprese e istituzioni estere "Economia italiana e milanese. Vista dall´estero" effettuata da Promos-camera di Commercio di Milano su 400 imprenditori stranieri che fanno affari attraverso le 20 sedi estere della Camera di Commercio di Milano (ci sono risposte multiple e quindi il totale non dà 100, ma lo supera). "L´internazionalizzazione del "sistema Italia" - ha dichiarato Franco Frattini, ministro per gli Affari Esteri - è oggi diventata un obiettivo centrale della diplomazia economica. Verso questo obiettivo coinvolgeremo le circa 150.000 imprese che, secondo dati Unioncamere, rivelano di avere un grande potenziale di crescita sull´estero e che potrebbero aggiungersi ai circa 180.000 imprenditori che già investono all´estero. Dobbiamo potenziare fortemente i nostri investimenti diretti esteri che sono oggi purtroppo tra i più bassi fra quelli dell´Unione Europea". "I tempi rapidi della globalizzazione - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano e dell´Unione Italiana delle Camere di Commercio - hanno incrementato la competizione di sistema, quella cioè che coinvolge i territori e le città. A partire da Milano, da sempre città europea, che infatti vince le preferenze degli stranieri per l´economia in Italia. Ma per diventare un paese protagonista nell´Europa occorre andare oltre. Ci vuole un impegno del mondo istituzionale e della società civile, ma non solo. Bisogna agire unendo le forze sul territorio nazionale. Per rendere una realtà già attraente, riconosciuta e competitiva, ma anche invidiata per la qualità della vita e la ricchezza culturale, un punto di eccellenza per affrontare in modo vincente la sfida globale. E le Camere di Commercio sono il "volto umano" della globalizzazione diffusa, provincia per provincia". Città più conosciute per opportunità d´affari. Per il 94,4% degli intervistati Milano è la metropoli più conosciuta per gli affari. Torino seconda (49,4%), seguita da Roma (42,7%), Bologna (27%), Firenze (10,1%), Venezia (6,7%), Napoli (4,5%) e il 5,6% segnala altre città. Per paesi. Milano è la città più conosciuta per gli affari da: Germania, Spagna, Olanda, Svezia, Regno Unito e Usa (per tutte 100% delle preferenze), seguite da Francia (93,8%) e Belgio (88,2%). Dopo Milano, Torino è conosciuta da Regno Unito e Stati Uniti (75%), Germania e Spagna (66%), Francia (56,3%), Olanda (33,3%), Svezia (28,6%) e Belgio (23,5%). Roma invece è preferita dai tedeschi (80%), seguiti dagli statunitensi (50%), dai belgi (35,3%), dagli olandesi (33.3%), dai francesi (31,3%), dai britannici (25%), dagli spagnoli (16,7%) e dagli svedesi (14,3%). L´italia è conosciuta per... La moda per il 78,7% degli intervistati, cibo e vino (75,3%), turismo (71,9%), calcio (65,2%), chiese e musei (60,7%), shopping (41,6%), sole e mare (39,3%), teatro e cultura (37,1%), fiere (29,2%), imprese (27%), tecnologia (19,1%), finanza (4,5%), vita notturna (3,4%), altro (4,5%). Per paesi. Segnalano la moda il 100% degli statunitensi, assieme ai britannici e agli svedesi, l´86,7% dei tedeschi, l´83,3% degli olandesi, il 70,6% dei belgi, il 66,7% degli spagnoli e il 56,3% dei francesi. Amano invece il cibo e il vino italiani soprattutto in Germania, Olanda e Svezia (100%), Regno Unito e Usa (75%), Belgio (70,6%), Francia (43,8%) e Spagna (33,3%). Il calcio è preferito dagli svedesi (100%), dai francesi e dagli inglesi (75%), dagli olandesi (66,7%), dai tedeschi (60%,) dai belgi (58,8%) e dagli spagnoli e dagli americani (50%). Le aziende italiane maggiormente conosciute all´estero. Prima la Fiat (93,3%), Pirelli (71,9%), Telecom (11,2%), Mediaset (10,1%), i 5 milioni di pmi (6,7%), i distretti (3,4%), altro (12,4%). Per paesi. La Fiat è conosciuta soprattutto in America, Germania, Svezia e Regno Unito (100%), Francia (93%), Belgio (88,2%), Spagna e Olanda (83,3%). Mentre la Pirelli è ben conosciuta nel Regno Unito (100%), Olanda (83,3%), Francia (75%), Germania (66,7%), Belgio (64,7%), Svezia (57,1%), Francia e Stati Uniti (50%). Come viene valutata la competitività internazionale dell´Italia. Il 47,2% degli intervistati ha indicato come grado di competitività internazionale "molto". Il 28,1% ha indicato "abbastanza" ed addirittura il 15,7% ha dichiarato "moltissimo". Solo il 6,7% ha dichiarato "poco". Per paesi. L´italia è ritenuta competitiva a livello internazionale dal 73,3% dei tedeschi, il 50% degli inglesi, degli olandesi e degli spagnoli, dal 43,8% dei francesi, dal 42,9% degli svedesi e dal 35,3% dei belgi. Aprire un´attività in Italia può rappresentare un vantaggio competitivo? Il 31,5% degli intervistati ha indicato "abbastanza". Il 28,1% "molto"; il 10,1% "poco" e anche un 10,1% ha dichiarato "per nulla"; il 9% "moltissimo"; il 6,7% "altro". Per paesi. Ritiene nel complesso vantaggioso aprire un´attività in Italia l´86,7% dei tedeschi, l´83,3% degli olandesi, l´81,3% dei francesi, il 70,6% dei belgi, il 57,1% degli svedesi, il 50% dei britannici e degli americani e il 33,3% degli spagnoli. E dove. Il 58,4% dichiara a Milano; Torino 22,5%, a Roma 16,9%, Venezia e Bologna 7,9%, Firenze 3,4%, Napoli 2,2%, altro 4,5%. Per paesi. Milano è preferita dall´83,3% degli olandesi, dall´80% dei tedeschi, dal 71,4% degli svedesi, dal 68,8% dei francesi, dal 50% degli spagnoli e degli americani e dal 41,2% dei belgi. Torino invece piace al 50% degli inglesi, al 46,7% dei tedeschi, al 25% dei francesi e degli americani, al 16,7% degli spagnoli, al 14,3% degli svedesi e all´11,8% dei belgi. Roma è preferita in Germania (33,3%), Regno Unito (25%), Olanda (16,7%), Svezia (14,3%), Belgio (11,8%) e Francia (6,7%). I punti di forza dell´Italia. La qualità della vita (74,2%), l´ambiente economico (34,8%), hotel e ristoranti (33,7%), l´internazionalità (28, 1%), centri congressi e fiere (24,7%), aeroporti (10,1%), università (9%), altro (5,6%), trasporti pubblici (3,4%). Per paesi. Il Bel Paese è rinomato per la qualità della vita in Inghilterra, Stati Uniti e Germania (100%), Svezia (85,7%), Belgio (70,6%), Francia (62,5%), Olanda (50%) e Spagna (16,7%). E degli italiani. Capacità comunicativa (42,7%), eleganza (34,8%), flessibilità (33,7%), abilità tecniche (29,2%), gentilezza (24,7%), impegno e capacità di mediazione e creatività (16,9%), efficienza (10,1%), serietà (5,6%), altro (3,4%). Per paesi. La capacità comunicativa degli italiani è famosa presso il 73,3% dei tedeschi, il 56,3% dei francesi, il 50% degli spagnoli, il 28,6% degli svedesi, il 17,6% dei belgi. L´eleganza italiana conquista invece il 50% degli spagnoli, degli olandesi, dei francesi e degli statunitensi, il 46,7% dei tedeschi, il 25% degli inglesi, il 14,3% degli svedesi, l´11,8% dei belgi. Perché aprire un´attività in Italia può rappresentare un vantaggio competitivo? Il 42,7% ritiene che sia un ottimo mercato potenziale, il 29,2% sceglie la posizione geografica, il 24,7% la porta d´ingresso sul mercato Mediterraneo; l´11,2% la porta d´ingresso sul mercato Europeo e i bassi rischi. Il 15,7% è attratto dal potenziale delle risorse umane, il 10,1% dall´assistenza nelle diverse fasi di apertura e dal costo della forza lavoro, il 6,7% è attratto dalla crescita del contesto economico, il 5,6% dal sistema fiscale, ma anche spera di aumentare la visibilità, l´1,1% per le materie prime e il 2,2% per altro. Per paesi. L´italia è un ottimo mercato potenziale per le imprese francesi (56,3%), tedesche (53,3%), olandesi (50%), svedesi (42,9%), spagnole (33,3%), inglesi e americane (25%), belghe (23,5%). I personaggi famosi italiani all´estero. Berlusconi è conosciuto per il 59,6% degli intervistati seguito da Sophia Loren (51,7%) e Giorgio Armani (43,8%). Seguono Prodi (24,7%), Umberto Agnelli (23,6%), Umberto Eco (18%), Dolce e Gabbana (12,4%), Renzo Piano (10,1%), Roberto Benigni (6,7%), Dario Fo e Monica Bellucci (5,6%), Alex del Piero (3,4%), Riccardo Muti, Carlo Rubbia (1,1%). Per paesi. Berlusconi è ben conosciuto in Olanda (100%), Francia e Regno Unito (75%), Spagna (66,7%), Belgio (58,8%), Germania (33,3%), Svezia (28,6%) e Usa (25%). Sofia Loren e Giorgio Armani spopolano invece negli Usa (100%).  
   
 

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