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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2003
 
   
  IL SETTIMO RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA CANTIERISTICA METTE IN LUCE UNA SITUAZIONE DI MERCATO PROBLEMATICA

 
   
  Bruxelles, 14 maggio 2003 - La cantieristica mondiale sta attraversando un periodo di crescenti difficoltà, come dimostra l´ulteriore flessione negli ordini di nuove navi registrata durante il 2002 nelle regioni di maggior importanza per questo settore. È quanto afferma la Commissione europea nel settimo rapporto al Consiglio sulla situazione del mercato cantieristico mondiale(1). Questo rapporto, che integra l´analisi del mercato cantieristico nel 2002 effettuata dalla Commissione, attribuisce il rallentamento dell´attività commerciale agli eccessi d´offerta del passato, ad un rallentamento delle economie in tutto il mondo, agli effetti dell´11 settembre ed all´incertezza politica in Medio Oriente. L´evoluzione negativa ha interessato in particolare i segmenti di mercato di maggior rilievo per i cantieri dell´Unione. Per i produttori dell´Unione nel 2002 i nuovi ordini sono calati di più del 50% rispetto al 2001 e di più del 70% rispetto al 2000. Di conseguenza i cantieri dell´Unione stanno rapidamente restando senza lavoro e si sono già verificati diversi casi di fallimento e licenziamenti in massa. La quota del mercato globale spettante ai cantieri dell´Unione è crollata, passando al 7% dal 13% del 2001 e dal 19% del 2000. Erkki Liikanen, commissario responsabile per le imprese, ha dichiarato: "Guardando al quadro globale per il 2002 dobbiamo riconoscere che la situazione nel mercato cantieristico mondiale non sta migliorando. L´ultimo rapporto evidenzia il rallentamento dell´attività del settore nel corso degli ultimi due anni e conferma ancora una volta che le difficoltà provocate ai cantieri dell´Ue da pratiche commerciali scorrette stanno raggiungendo livelli critici. La Commissione, che già in passato è intervenuta per difendere la cantieristica europea contro la concorrenza sleale, continuerà a adoperarsi insieme agli operatori del settore per aumentare la concorrenzialità dei cantieri europei, come ha iniziato a fare con l´iniziativa Leadership 2015." L´iniziativa Leadership 2015 è stata varata da un gruppo consultivo d´alto livello nel gennaio 2003. Un piano strategico globale, della cui elaborazione si stanno attualmente occupando rappresentanti del settore e la Commissione, verrà esaminato dal gruppo consultivo nel mese di luglio nell´intento d´individuare una prima serie di provvedimenti concreti ed efficaci da attuare entro la fine dell´anno. La Commissione riferisce che a livello mondiale gli ordini di nuove navi nel 2002 hanno subito una flessione di più del 12% rispetto al 2001, che fa seguito ad un´altra di più del 20% nel periodo 2000-2001. Le navi più colpite dalla crisi sono le portacontainer e quelle da crociera, ma è diminuita anche la domanda di petroliere per il greggio e metaniere. La domanda è aumentata soltanto nel segmento delle petroliere per prodotti finiti, a causa delle sostituzioni rese necessarie dalla nuova legislazione comunitaria in tema di sicurezza marittima, e nel segmento delle portacarichi alla rinfusa, nel quale una nuova normativa in tema di progettazione e la domanda interna di Cina e Giappone offrono alcune occasioni commerciali per i cantieri. Nel corso del 2002 i prezzi delle navi hanno toccato nuovi minimi prossimi ai livelli del 1989. I cantieri sudcoreani hanno ulteriormente abbassato i prezzi all´offerta, nonostante forti aumenti di tutti i principali fattori di costo e l´apprezzamento della valuta coreana, allo scopo d´incoraggiare una nuova domanda e di far fronte alla concorrenza cinese. I cantieri coreani devono concentrarsi sempre più sulla domanda esistente di petroliere, sia per il greggio che per prodotti petroliferi, nonostante abbiano in precedenza affermato che questi segmenti di mercato non presentano più interesse per i cantieri coreani a causa del basso valore di queste navi e della decrescente concorrenzialità dei produttori coreani in termini di costi. Le approfondite indagini svolte dalla Commissione sui costi relativi agli ordini piazzati presso i cantieri sudcoreani confermano quanto risulta dai rapporti precedenti, segnatamente che le navi sono offerte a prezzi tali da non coprire pienamente i costi di produzione. In particolare non sono contabilizzati i costi derivanti dall´inflazione e dai finanziamenti. Le indagini dimostrano che il divario tra i prezzi offerti ed il prezzo normale calcolato sta nuovamente allargandosi.  
   
 

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