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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2003
 
   
  ALITALIA PRIMO TRIMESTRE DEL 2003: PERDITA DI 198 MILIONI DI EURO, CON UN PEGGIORAMENTO DI 95 MILIONI DI EURO RISPETTO A QUELLA REGISTRATA NEL PRIMO TRIMESTRE DEL PRECEDENTE ESERCIZIO

 
   
  Roma 15 maggio 2003 Si è riunito in data odierna il Consiglio di Amministrazione di Alitalia che ha approvato la relazione predisposta per l´andamento della gestione del Gruppo relativa al primo trimestre del 2003. A livello consolidato il risultato del trimestre prima delle imposte e delle componenti straordinarie ha registrato una perdita di 198 milioni di Euro, con un peggioramento di 95 milioni di Euro rispetto a quella registrata nel primo trimestre del precedente esercizio. Nel primo trimestre 2003 il quadro macroeconomico complessivo, gi à ampiamente penalizzato dalla prolungata debolezza del ciclo in atto dalla seconda parte del 2000, è stato ulteriormente, ed in misura marcata, inciso dalle montanti tensioni di carattere geopolitico, culminate poi con l´esplosione del conflitto in Iraq, dai timori di nuovi attacchi terroristici e dall´impatto sulla propensione al volo della Sindrome Acuta Respiratoria Grave (Sars) evidenziando ulteriori consistenti segnali di incertezza e di debolezza che si sono tradotti, anche con riferimento all´area dell´euro, in un marcato deterioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori e nel perdurante ristagno della produzione industriale. L´andamento gestionale del periodo, già strutturalmente condizionato dalla bassa stagionalità, è risultato ulteriormente penalizzato dai riflessi negativi generati nei costi operativi dall´impennata delle quotazioni del greggio concomitante con la crisi irachena, ed, in minor misura, dai maggiori livelli tariffari per assistenza radioassistenze e di scalo, oltre che dai più elevati ammortamenti collegati al rinnovo della flotta e dal peggioramento delle voci finanziarie derivante dalla componente valutaria. I ricavi hanno presentato un valore di 1.016 milioni di Euro con una flessione di 51 milioni di Euro (-4,7%) rispetto all´analogo periodo dell´esercizio precedente. Più in particolare i ricavi passeggeri si sono ridotti del 7%, a causa di un sensibile deterioramento dello yield (-8% circa), quale effetto delle politiche tariffarie attuate dal Gruppo sia per sostenere una domanda fortemente condizionata dalle tensioni geopolitiche ed in drammatico declino, sia per far fronte alla sempre più accentuata pressione competitiva. Complessivamente il costo per consumi di materie e servizi e il costo del lavoro, pari a 1.135 milioni di Euro, non hanno presentato sostanziali differenze rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+8 milioni di Euro pari ad un incremento dello 0,7%). Più dettagliatamente i consumi di materie e servizi esterni hanno registrato un incremento complessivo di 16 milioni di Euro (+1.9%). Tale variazione è da collegare prevalentemente ad un aumento delle spese per carburante (+29 milioni di Euro), che hanno riflesso l´impennata delle quotazioni del greggio in concomitanza della crisi irachena, e le spese di traffico e scalo (+22 milioni di Euro), a seguito delle crescite tariffarie registrate tra i due periodi a raffronto; questi fenomeni sono stati parzialmente compensati dall´avvenuta diminuzione dei costi da terzi per noleggi e/o accordi (-27 milioni di Euro) a seguito della minore capacit à acquisita, e per la riduzione delle prestazioni generali (-13 milioni di Euro), essenzialmente per effetto della cessione avvenuta per le attivit à del comparto telematico ed in corso per quelle del comparto turistico. Il risultato operativo pertanto si è chiuso con una perdita di 173 milioni di Euro con un peggioramento di 73 milioni di Euro rispetto al primo trimestre 2002. Il numero dei dipendenti del gruppo al 31 marzo, pari a 21.984 unit à, presenta un decremento di 552 unit à rispetto al 31 dicembre 2002 e di 653 unit à rispetto al 31 marzo 2002. Alla fine del primo trimestre 2003 la flotta operativa complessiva di Gruppo risulta composta di 179 aeromobili di cui 124 in proprietà. Rispetto al 31 dicembre 2002 la consistenza puntuale è aumentata di sei unit à qualesaldo fra l´ingresso di 2 B777, 2 A320, 2 Atr72 ed 1 Erj-145 e l´uscita di 1 Md11 combi. L´indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2003 presenta un incremento rispetto alla fine dello scorso esercizio di 148 milioni di Euro (1056 milioni contro i 908 di dicembre) da riferire, per circa 133 milioni di Euro, ad investimenti e, per la parte restante, al fabbisogno monetario generato dalle attivit à di esercizio che ha risentito sia della stagionalit à dell´industria che del calo di trasportato indotto dalla crisi solo parzialmente compensato dall´incasso degli importi versati da Klm a causa dell´obbligazione di condanna contenuta nel lodo arbitrale del dicembre scorso. Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione e´ da sottolineare come le aspettative riguardo al ritmo d´espansione dell´economia nel corso del 2003 permangono al momento contrastanti ma comunque connotate da diffuse percezioni di debolezza e pessimismo ed in ogni caso basate su uno scenario di moderata ripresa nella seconda parte dell´anno, collegata al ridursi dell´eccezionale livello d´incertezza dovuto al conflitto militare in Iraq. Il Gruppo Alitalia ha valutato che un´adeguata risposta alle criticit à rivenienti dall´ulteriore deterioramento dello scenario macroeconomico e di settore possa conseguirsi solo accelerando le misure di efficientamento avviate nel 2002 ed attivando nel contempo scelte innovative sia sul versante del posizionamento di mercato (network, politiche commerciali, flotta, alleanze), sia su quello dell´assetto industriale e della struttura dei costi (costante ricerca di economie e di elementi di flessibilità).Pur nell´obiettiva difficolt à a formulare previsioni puntuali con sufficienti gradi di attendibilità, stante l´estrema incertezza e volatilit à dello scenario di riferimento, e anche assumendo i primi positivi effetti che potranno derivare nel breve periodo dall´implementazione delle misure sopra sommariamente descritte, si va delineando per l´intero 2003 un tendenziale andamento economico più severo rispetto a quello previsto per tale anno nel Piano Biennale (che, si ricorda, prefigurava un sia pur contenuto utile netto, anche ipotizzando il concorso di misure di sostegno di settore in analogia a quanto operato dal Governo statunitense), con la conseguente aspettativa di un risultato economico di segno negativo, tenuto anche conto che il contributo riveniente dalla gestione straordinaria non potr à raggiungere i i livelli,difficilmente ripetibili, conseguiti nell´esercizio 2002. Nel corso del Consiglio di Amministrazione l´Amministratore Delegato ha definito senza precedenti l´attuale situazione di crisi in cui versa l´industria del trasporto aereo e che alcuni mutamenti della struttura dei ricavi devono essere considerati - a livello di settore - come irreversibili. Egli ha sottolineato come l´attuale scarsa flessibilità della struttura dei costi di Alitalia non consenta una compensazione con il trend di settore negativo innescatosi dall´11 settembre e che perciò sar à necessario ripensarla in modo da poter affrontare le sfide del nuovo scenario. Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha positivamente deliberato in ordine all´esito delle trattative intercorse con l´agenzia statunitense per il credito all´esportazione (Exim-bank) e con l´istituto di credito erogante Barclays Bank per il finanziamento decennale di sei aeromobili Boeing B777 per un controvalore di Usd 544 milioni che si prevede di perfezionare nei prossimi giorni.  
   
 

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