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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Maggio 2003
 
   
  CINA ANALISI DI CONG ZHENG, GESTORE DI UNION INVESTMENT

 
   
  Milano, 16 maggio 2003 - Riteniamo che nei prossimi anni assisteremo a un permanere dello sviluppo positivo dell´economia cinese. La crescita economica della Cina infatti dipende sostanzialmente da: 1) un elevato Investimento straniero diretto che si è verificato in seguito all´adesione della Cina alla World Trade Organization. Le liberalizzazioni, quali la riduzione delle tariffe, hanno poi reso più semplice l´entrata nel mercato cinese delle aziende straniere. L´investimento straniero diretto infatti nel corso del 2002 ha raggiunto un massimo storico raggingendo un valore pari a 52,7 miliardi di dollari. Tra i maggiori investitori stranieri in Cina troviamo società quali Nokia, Alcatel, Vw, Ford e Coca Cola; 2) un consistente incremento delle esportazioni. Le esportazioni sono cresciute notevolmente negli ultimi due anni e alla fine del 2002 avevano toccato il livello di 320 miliardi di dollari. La Cina esporta principalmente prodotti del settore elettronico e tessile; 3) una forte domanda interna, specie per quanto riguarda le merci di consumo. Di fatto le grandi case d´investimento hanno ridotto le loro previsioni di crescita per quanto riguarda la Cina nel 2003 del 7-8 per cento, cioè di 100-150 punti base dopo lo scoppio dell´epidemia di Sars. Noi però riteniamo che nel giro dei prossimi tre-sei mesi il virus dovrebbe potersi considerare sotto controllo e perciò le perdite nei consumi e negli investimenti che si registreranno nel secondo e terzo trimestre potrebbero essere compensate già nel corso del quarto trimestre di quest´anno. L´intera regione asiatica dovrebbe poi essere avvantaggiata dal recupero delle buone prospettive di crescita della Cina. L´aumento della domanda di commodities in Cina porta con sé anche un aumento della richiesta di prodotti base quali il riso, per esempio. La Cina non ha una grossa capacità di produzione di materie prime e perciò importa dalle regioni asiatiche confinanti anche il riso, oltre all´acciaio, alla gomma e al legname. Importa anche molti prodotti semilavorati che vengono quindi lavorati e poi riesportati. Questo fa sì che la Cina sia il maggior importatore dalla Corea e da Taiwan, ma anche l´Indonesia, la Tailandia e la Malesia sono strettamente collegati alla Cina nel rapporto di import-export. Per quanto riguarda il mecato azionario ci aspettiamo ottime performance anche se la macro crescita economica non ha ancora ripercussioni evidenti sui profitti delle società. Questo è in parte dovuto al fatto che il governo detiene ancora in molte società una quota che raggiunge il valore del 70-80 per cento, anche se un po´ alla volta le società si stanno avviando verso la privatizzazione. Il mercato di capitale, che è ancora segmentato in cinque settori per quanto riguarda le operazioni degli investitori nazionali e internazionali, è stato già parzialmente liberalizzato e questa politica proseguirà ulteriorimente nel prossimo futuro. Le società internazionali d´investimento ora possono richiedere una licenza per operare sul cosiddetto A-stock-market, che finora era riservato agli operatori nazionali. Inoltre le società private, che fino a questo momento sono state discriminate nei confronti delle società statali, avranno un più facile accesso ai mercati di capitale cinesi. Per quanto riguarda il mercato azionario riteniamo che il settore con le maggiori potenzialità sia quello industriale. Molte società di Taiwan o della Corea stanno trasferendo gli impianti produttivi in Cina, per sfruttare il minor costo della manodopera. Il produttore calzaturiero taiwanese Yue Yuen per esempio copre una quota di mercato del 10 per cento a livello mondiale, proprio grazie alla produzione che viene effettuata in territorio cinese. Valutiamo positivamente anche il settore auto e quello delle telecomunicazioni, che sono sostenuti da un forte consumo interno. Il comparto automobilistico per esempio ha fatto registrare un aumento del turnover del 50 per cento nel corso del 2002 e una società che consigliamo in questo campo è la Denway, frutto di una joint venture tra la Honda e una società cinese. Anche i settori del trasporto e della costruzione e manutenzione della rete stradale dovrebbero crescere. Consigliamo in particolare una società che opera in quest´ambito: la Zhejiang Expressway, caratterizzata da una solida crescit  
   
 

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