Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Maggio 2003
 
   
  ACCORATO APPELLO PER DIFENDERE I "BAMBI" DEI BOSCHI DI CARREGA

 
   
  Teneri, indifesi, con l´aria un po´ sperduta. Non è facile resistere all´istintivo senso di protezione che suscita la vista dei cuccioli di capriolo che, in questa stagione, può capitare di scorgere nei Boschi di Carrega a Sala Baganza (12 km da Parma), acquattati in un prato o nascosti in una radura. Per questo Margherita Corradi, direttrice del Parco, lancia un appello accorato: il modo migliore per amare i "bambi" è osservarli da lontano senza cercare di avvicinarli, nemmeno quando sembrano abbandonati. Correndo in loro soccorso, infatti si rischia di causare ai piccoli un danno gravissimo, pur essendo animati dalle migliori intenzioni. Perché quasi mai l´animaletto è solo: la madre in genere si aggira nei paraggi e pascola non lontano dal punto in cui ha nascosto i piccoli che, quindi, sembrano abbandonati e inermi solo apparentemente. In realtà i cuccioli, immobili e privi di un odore diverso da quello che li lega alla madre, sono più che protetti nei confronti dei predatori, che non possono fiutarli. Questo caratteristico modo di evitare i pericoli finisce, però, per diventare una delle più alte cause di mortalità, se gli animali vengono toccati. La madre, infatti, non riconoscendone più l´odore, abbandona i propri piccoli. Interferire con questo delicato meccanismo significa poi rendere problematico restituire i caprioli al loro ambiente. Così si rende necessario allevare i cuccioli artificialmente, con accorgimenti molto complessi e con un tasso di sopravvivenza bassissimo, viste le difficoltà che poi incontrano gli animali selvatici al momento di essere reinseriti in natura. Da anni il Centro di Recupero Fauna del Parco opera in sinergia con il Parco dello Stirone ed è convenzionato con il Servizio Risorse Naturali, Fauna Selvatica ed Ittica della Provincia di Parma. E appare quanto mai importante e preziosa l´opera di tutti coloro che contribuiscono alla sopravvivenza del Centro, dai Guardiaparco al Veterinario, dai volontari ai collaboratori esterni (il Corpo di Polizia Provinciale e le Associazioni Ambientaliste in particolare). Maggio e giugno coincidono proprio con il periodo in cui il Centro Recupero Fauna Selvatica è più attivo. Gli incidenti stradali o dovuti ai lavori di macchine agricole sono molto frequenti, perché animali selvatici come lepri e caprioli spesso nascono tra l´erba dei prati. Per ovviare a questi gravi rischi per la tutela degli animali, in Austria e in Germania si provvede da tempo a dotare le falciatrici di barre laterali munite di catenelle o campanelli che, segnalando l´avvicinarsi di una presenza potenzialmente pericolosa, consentono agli animali di spostarsi per tempo. In Italia metodi simili sono già stati sperimentati con buoni risultati all´interno sia del Parco Carrega che del Parco Fluviale dello Stirone, ma il loro esempio rimane un´eccezione. Molto di più si può fare cercando di diffondere una buona educazione naturalistica. "Nel corso di questi ventuno anni di vita del Parco - aggiunge Margherita Corradi - molti animali selvatici sono passati sotto i miei occhi, ognuno con una storia diversa. Da essi ho imparato molto, ma soprattutto ho avuto la conferma che l´uomo, in tutta la sua potenza, non può competere con la natura, così complessa e meravigliosa, ma così delicata da non riuscire a sopportare tutto ciò che le si rovescia addosso; eppure così equilibrata da essere in grado molto spesso e nonostante tutto, di regolarsi da sola". Per informazioni: Centro Recupero Fauna Carrega, Via Capanna 23, Sala Baganza. Tel. E fax 0521/833440. E Centro Recupero Fauna Stirone, Scipione Ponte. Tel. 0524/581139 Sito web: www.Regione.emilia-romagna.it/parchi/carrega    
   
 

<<BACK