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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Maggio 2003
 
   
  L´INDUSTRIA DEL CARBONE CONTESTA LA RELAZIONE SULLE PROSPETTIVE PER LA POLITICA MONDIALE IN MATERIA DI ENERGIA, TECNOLOGIA E CLIMA

 
   
  Bruxelles, 19 maggio 2003 - L´assocarboni, un´associazione internazionale che rappresenta le imprese del settore carbonifero, ha contestato lo scenario energetico descritto nella relazione recentemente pubblicata della Commissione, dal titolo "World Energy, Technology and Climate Policy Outlook - Weto" (Prospettive per la politica mondiale in materia di energia, tecnologia e clima). Nel commentare la relazione, il presidente dell´Assocarboni Andrea Clavarino ha confermato le previsioni di un raddoppio del consumo energetico mondiale nei prossimi trent´anni. Ciononostante, egli ha contestato la relazione definendola parzialmente fuorviante, in particolare per le affermazioni secondo le quali l´ampliamento della rete di distribuzione del gas consentirebbe di soddisfare il crescente fabbisogno energetico mondiale. "Pur in previsione dell´esaurimento delle scorte di petrolio, è necessario considerare altre possibili soluzioni valide", ha chiarito Clavarino. "Il gas non rappresenta la soluzione migliore, a causa degli oligopoli regionali dei produttori". Questo vale soprattutto per l´Europa, dove le riserve di gas sono limitate. "Gli europei devono essere consapevoli che il gas verrà importato principalmente da due paesi non europei, la Russia e l´Algeria, e che ciò comporterà due conseguenze importanti: una crescente dipendenza dalle importazioni ed una politica dei prezzi del gas onerosa", ha affermato Clavarino. Inoltre, considerando che la relazione prevede un aumento della domanda energetica mondiale dell´1,8 per cento annuo, secondo Clavarino la soluzione migliore consisterebbe in una combinazione bilanciata di carburanti, che permetterebbe di evitare la dipendenza da un´unica risorsa energetica. "Il carbone deve far parte di questa combinazione per una serie di ragioni valide: la sua ampia disponibilità in oltre 110 paesi, la durata delle sue riserve per un periodo superiore ai 270 anni e la convenienza del prezzo dovuta alla diversità delle fonti di approvvigionamento", ha affermato Clavarino. Egli ha chiarito che l´attuazione delle tecnologie del carbone pulito garantirebbe un utilizzo più ecologico di questa risorsa, consentendo di trattenere oltre il 90 per cento delle emissioni di gas nocivi.  
   
 

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