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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Maggio 2003
 
   
  ENTI DI RICERCA: APPROVATO IL RIORDINO DI CNR, ASI E INAF IL MINISTRO MORATTI: "SPAZIO AI GIOVANI, PIÙ AUTONOMIA, PIÙ EFFICIENZA"

 
   
  Roma, 19 maggio 2003 - Sono stati approvati il 16 maggio dal Consiglio dei Ministri in via definitiva, su proposta del Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Letizia Moratti, i decreti legislativi relativi al riordino del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), dell´Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) e dell´Asi (Agenzia spaziale italiana). I decreti sono stati esaminati in prima lettura dal Consiglio dei Ministri il 30 gennaio scorso, quindi è stato acquisito il parere della Commissione bicamerale per la riforma amministrativa, avendo sentito preliminarmente le Commissioni di merito. Vi è stato inoltre un ampio confronto con la comunità scientifica, con le organizzazioni sindacali del comparto ricerca e con i vertici degli enti interessati al riordino. Alla luce di questo confronto sono stati elaborati i testi definitivi. "Il riordino degli enti", ha detto il Ministro Letizia Moratti, "è una tappa fondamentale nella politica di rilancio della ricerca, considerata come motore dello sviluppo culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese. Prosegue così il percorso iniziato con le Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo approvate nello scorso anno". "Il riordino approvato oggi", ha aggiunto il Ministro, "significa inoltre creare le condizioni per l´inserimento delle nostre reti di ricerca nelle reti di ricerca europee, garantire maggiori opportunità per i giovani, sburocratizzare gli enti, introdurre più efficienza nella loro gestione e porre i ricercatori al centro del sistema". Obiettivi principali Ecco, in sintesi, gli obiettivi principali del riordino degli enti di ricerca: focalizzare tutte le attività degli enti su obiettivi strategici per il Paese delineati nelle Linee guida per la ricerca; creare un sistema di ricerca all´altezza della sfida del mondo globalizzato; realizzare reti di ricerca capaci di integrarsi nel sistema delle reti europee; aiutare il nostro sistema produttivo a recuperare competitività tecnologica; favorire la convergenza delle attività di ricerca su obiettivi interdisciplinari e multidisciplinari; sviluppare la cultura manageriale e di progetto dei ricercatori; superare le criticità derivanti da inefficienze, sovrapposizioni o duplicazioni di attività che portano a dispersioni di risorse; rafforzare i collegamenti tra enti di ricerca, università e mondo produttivo; creare le condizioni per una migliore mobilità dei ricercatori con le università e con le imprese; attrarre i migliori ricercatori e i migliori giovani dalla comunità scientifica internazionale. Le modifiche rispetto al testo approvato il 30 gennaio I testi recepiscono integralmente le indicazioni della Commissione bicamerale, più precisamente è chiarito che: Cnr, Asi e Inaf rientrano tra le istituzioni di alta cultura ai sensi dell´art. 33 della Costituzione e sono dotati di autonomia organizzativa sulla base del principio di separazione tra compiti e responsabilità di programmazione, di gestione e di valutazione; per quanto riguarda la struttura organizzativa, i decreti fissano soltanto i principi, mentre la disciplina della struttura organizzativa e delle regole di funzionamento sarà definita dagli enti con il regolamento di organizzazione; gli enti non sono sottoposti a vigilanza del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca: i regolamenti pertanto non sono più soggetti ad approvazione da parte del Ministero, bensì a controllo; è stata assicurata la presenza dei ricercatori nei consigli scientifici di Cnr e Inaf ed è stato affermato il ruolo centrale dei ricercatori nella progettazione e nell´attuazione delle ricerche; è affermata l´autonomia gestionale degli istituti del Cnr e degli istituti e osservatori dell´Inaf; per tutti e tre gli enti soggetti a riordino è stato previsto il commissariamento. Al momento dell´entrata in vigore dei decreti legislativi, pertanto, gli organi attualmente in carica decadono e viene nominato un commissario con il compito di assicurare la funzionalità per il periodo necessario alla costituzione dei nuovi organi. I commissari di Cnr e Inaf provvederanno anche a definire le modalità per realizzare in condizioni ottimali gli accorpamenti previsti. Consiglio nazionale delle ricerche In relazione alla necessità di ridisegnare gli specifici ruoli dei singoli enti nel sistema della ricerca in Italia, il Cnr accorpa i seguenti enti: Idaic, Istituto internazionale di diritto agrario comparato; Infm, Istituto nazionale di fisica della materia; Inoa, Istituto nazionale di ottica applicata; Istituto papirologico "Girolamo Vitelli". Le attività dell´ente si articolano in macro-aree di ricerca scientifica e tecnologica a carattere interdisciplinare, così individuate: a. Biotecnologie; b. Scienze e tecnologie mediche; c. Scienza e tecnologia dei materiali; d. Scienze e tecnologie ambientali e della terra; e. Scienze e tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni; f. Scienze e tecnologie per i sistemi avanzati di produzione; g. Scienze giuridiche, e socio-economiche; h. Scienze umanistiche e dei beni culturali. Istituto nazionale di astrofisica E´ prevista la confluenza nell´Inaf di tre istituti scorporati dal Cnr: l´Istituto di astronomia; l´Istituto di astrofisica spaziale; l´Istituto di fisica dello spazio interplanetario. Agenzia spaziale italiana Per quanto riguarda l´Asi l´obiettivo è quello di ottimizzare l´attività di agenzia dell´ente per promuovere la ricerca applicata nel settore spaziale e aerospaziale, nonché di potenziare la presenza italiana nelle sedi internazionali e la partecipazione a programmi e progetti europei e internazionali.  
   
 

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