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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Maggio 2003
 
   
  SPAMMING: UN FORUM NEGLI USA

 
   
  Un´occasione per riprendere le attività necessarie per arrivare ad una legge federale americana contro lo spamming è stato anche . Il forum, tenutosi dal 29 aprile al 1º maggio scorsi ed organizzato dalla Federal Trade Commission statunitense, per fare il punto della situazione sugli aspetti tecnici, legali e finanziari collegati alla diffusione delle e-mail pubblicitarie indesiderate. Nel corso dell´evento sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta nella seconda metà del 2002 su un campione di mille differenti messaggi di spamming selezionati in maniera casuale. Dall´indagine emerge è che i due terzi di essi contengono informazioni false o ingannevoli. Il 33% dei mittenti di questi messaggi nasconde la propria identità. Il 96% delle e-mail che propongono investimenti o prodotti finanziari contengono imprecisioni o volontarie inesattezze. Le affermazioni false scendono al 48% nel caso di offerte di prodotti di consumo e servizi relativi alla salute o alla bellezza, mentre rappresentano il 47% per le proposte di viaggi o divertimenti. La maggior parte delle e-mail, che contengono materiale pornografico, non permettono di comprendere il loro contenuto prima di averle aperte ed il 41% contiene informazioni ingannevoli. Nel corso dell´evento è stata presentata anche un´indagine condotta da Public Opinion Strategies, una società di Alexandria specializzata nelle ricerche demoscopiche, secondo la la quale l´86% degli utenti sarebbe favorevole ad una legge contro lo spamming. Charles Schumer, senatore democratico di New York, ha intenzione di proporre l´introduzione di una lista nazionale di e-mail di persone che non desiderano ricevere informazioni pubblicitarie. L´iniziativa ricalca quella relativa all´elenco dei numeri telefonici di chi non vuol essere contattato dalle società di telemarketing. Conrad Burns, repubblicano del Montana, e Ron Wyden, democratico dell´Oregon, invece con la loro proposta nota con il nome di Can-spam, ovvero Controlling the Assault of Non-solicited Pornography and Marketing Act, già al vaglio del Senato americano, intendono introdurre l´obbligo per le e-mail pubblicitarie di contenere un indirizzo per la risposta, in modo da rendere agevole il meccanismo di cancellazione dalle mailing list da parte degli utenti che non desiderano ricevere nulla.  
   
 

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