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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2003
 
   
  HOMEVOLUTION: LA DOMOTICA È GIÀ UNA REALTÀ NEL MERCATO ITALIANO

 
   
  Milano, 21 maggio. Presentata ieri a Milano nel corso del Convegno "Homevolution: la domotica secondo Anie" la ricerca Allaxia su domotica e bulding automation. Nel 2002 il settore in Italia ha toccato i 12.260 milioni di euro di fatturato. Da sistema osseo a sistema nervoso sensibile con cui interagire. L´ edificio basato su domotica e building automation è già realtà. Oggi la tecnologia, infatti, consente una gestione più semplice dell´abitazione, locale e remota, che si trasforma in un ambiente più confortevole, pratico e sicuro. Tuttavia rimane molto da fare. La domotica continua a essere percepita come una parola "astrusa", qualcosa di complicato, un´opportunità del futuro. Inoltre gli attori coinvolti (produttori associazioni, progettisti, installatori) devono ancora imparare a mettere al centro della loro offerta il cliente e i suoi bisogni. , Di tutto questo si è parlato oggi nel corso del Convegno "Homevolution: la domotica secondoAnie - Innovazione per migliorare la qualità dell´abitare", tenuto nell´ambito di Intel, la manifestazione, internazionale in corso alla Fiera di Milano. Durante il Convegno, promosso da Intel Srl e organizzato da Anie, Federazione aderente a Confindustria che raggruppa 14 associazioni e 850 imprese dell´Elettrotecnica e dell´Elettronica, è stata presentata la ricerca sulla domotica realizzata dal Ispo -Gruppo Allaxia. L´intero settore in Italia ha raggiunto nel 2002 i 12.260 milioni di euro. Di questi 7.310 milioni costituiti da tecnologie, apparati e servizi (prodotti elettrici ed elettronici, infrastrutture tecnologiche e servizi correlati), mentre i restanti 4.950 milioni da sistemi, reti e nuovi servizi (sistemi di controllo e di comunicazione, servizi correlati e Consumer Service Providing). Complessivamente l´intero settore raggiungerà, secondo le previsioni, i 13.745 milioni di euro nel 2005 e i 15.700 milioni nel 2008. (Fonte Anie-allaxia). Che la casa tecnologica e multi funzionale già esista lo dimostrano i dati relativi alla penetrazione di nuovi prodotti e sistemi elettronici per funzioni d´uso. L´82,7% delle famiglie italiane possiede il telefono cellulare, il 20,3% la segreteria telefonica, il 9,3% il fax, il 3,1% la banda larga. Per quanto riguarda 1´intrattenimento, il 77,8% delle case dispone di videoregistratore, il 56,4% di Hi-fi fisso, il 26,9% di console videogiochi, il 21,6% di ricezione satellitare, il 21,2% di Pay-tv. La sicurezza delle abitazioni è affidata a sistemi di monitoraggio nel 28,4% di casi, all ´impianto di sicurezza ne116, 1 %. Il comfort nelle case è attestato dalla diffusione della lavastoviglie (38,1 %), del forno a microonde (30,8%) e del condizionatore (15,6%). Inoltre il 48,9% delle famiglie ha il pc e il 30% il collegamento a Internet. (Fonte: Elab. Anie da "L´italia dell´e-Family", Federcomin-anie, 2003). A commento dell´indagine sul mercato della demotica, realizzata nei primi mesi del 2003, condotta con metodo "Delphi" da Ispo-gruppo Allaxia su una ventina di opinion leader e operatori del settore. (offerta tecnologica, progettisti, architetti, operatori immobiliari, carrier, prescrittori), il Presidente di Ispo Renato Mannheimer ha detto che la "domotica è associata presso il grande pubblico a una percezione che esula dal presente e rimanda al futuro. Una serie di concause (eccessivo linguaggio tecnicistico,- comunicazione dei media, assenza di pubblicità di sistema, estraneità culturale degli intermediari tra domanda e offerta) ha contribuito a radicare nel pubblico un ´immagine della domotica come "gadget" di lusso e/o come prodotti/sistemi complessi e lontani dai bisogni reali dell´abitare quotidiano". "Per superare questi problemi" ha ricordato il Direttore Generale di Anie Roberto Taranto," Anie intende avviare, proprio a partire da Intel 2003, un percorso di riflessione sia interna -attraverso l´avvenuta costituzione di un "Comitato Interassociativo Domotica" -sia esterna coinvolgendo le diverse componenti della filiera. Due le strategie da seguire: da un lato mettere al centro dell´offerta il cliente e i suoi bisogni, dall´altro individuare un percorso d´azione che coinvolga più attori. Non può essere" ha affermato Taranto "il contenitore abitativo a dettare le regole e i comportamenti del sistema di soluzioni e di servizio, ma è l´ organizzazione dei sistemi e dei servizi che, in funzione dei bisogni, deve riconfigurare la propria catena del valore. Inoltre dobbiamo agire sinergicamente a più livelli. Produttivo: con le aziende che devono accrescere l´orientamento al servizio diretto al cliente; culturale: coinvolgendo, informando e formando gli "intermediari" e i prescrittori (progettisti, installatori, società di servizio); comunicazionale: spiegando all´utente finale benefici e funzioni d´uso della domotica in relazione ai bisogni; socio-politico: favorendo incentivi economici e supporti legislativi nell´ottica di una domotica orientata ai servizi sociali (sicurezza, telemedicina, assistenza agli anziani, formazione, risparmio energetico.) ". Sono quindi seguiti gli interventi di: Ivano Faccin (Direttore europeo Unità Business Industriale St Microelectronics); Enrico Lavoro (Responsabile Piani e Innovazione nel Marketing di Telecom Italia - Domestic Wireline); Ivano Padovani (Presidente Assistal); Alessandro Bertinara (Direttore Generale Azienda Ospedaliera S. Luigi di Orbassano); Paola Guidi (Il Sole 24 Ore). I lavori, aperti da Bruno Pavesi (Presidente Intel), sono stati chiusi da Renzo Tani (Presidente Anie). Infolink: www.Anie.it    
   
 

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