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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Maggio 2003
 
   
  I PROPRIETARI DEL CASTELLO DI DUINO APRONO LA LORO ANTICA DIMORA AL PUBBLICO DAL PRIMO LUGLIO SARÀ POSSIBILE VISITARE IL LUSSUREGGIANTE E ROMANTICO PARCO A PICCO SUL MARE E PARTE DELLA RESIDENZA PRIVATA DEI PRINCIPI DELLA TORRE E TASSO (VON THURN UND TAXIS) RICCA DI PREZIOSE OPERE D´ARTE, DI RAFFINATI PEZZI DI ANTIQUARIATO E DI CIMELI STORICI

 
   
  La variegata offerta turistica dell´area del Carso, fra Monfalcone e Trieste, dal primo luglio 2003 si arricchisce di un´altra perla: per quella data è prevista, infatti, l´apertura al pubblico del secolare Castello di Duino e del suo parco, arroccato su uno sperone roccioso, a picco sul golfo di Trieste. Il castello affonda le sue radici nell´epoca celtica, romana, medievale... Ricchissimo di storia che s´intreccia con leggende popolari, legato in modo indissolubile con il passato del territorio circostante, testimone di gloriosi eventi storici e di visite di personaggi illustri, l´antico maniero conserva numerose opere d´arte e raffinati cimeli di grande interesse e valore, ma è lontano dalla fredda austerità museale di molte altre dimore storiche, essendo ancora oggi abitato dai suoi proprietari, la famiglia dei principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis). Il percorso aperto al pubblico si snoderà lungo una quindicina di stanze della dimora privata, dove si potrà ammirare, ad esempio, la celebre scalinata Palladiana o il pianoforte suonato da Franz Liszt durante il suo soggiorno a Duino. Il parco, con i suoi viali romantici, decorati con statue e oggetti d´epoca, terrazze e spalti aperti sull´immensità del mare, distese multicolori di fiori di ogni specie che costituiscono pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione mediterranea, è stato creato nella seconda metà dell´800 dalla principessa Maria von Thurn und Taxis riorganizzato nel 1956 dal principe Raimondo della Torre e Tasso e successivamente sottoposto a due interventi di restauro, nel 1988 e quest´anno, dall´attuale proprietario, il figlio principe Carlo Alessandro. Inserito nel suggestivo contesto ambientale, tra storia, natura, artigianato e tradizioni locali, il castello può essere un punto di partenza per la scoperta dell´affascinante territorio carsico, a cominciare dalla passeggiata intitolata al poeta Rainer Maria Rilke che, fra il 1911 e il 1912, fu ospite dei principi della Torre e Tasso e lì si ispirò per scrivere i versi delle sue "Elegie Duinesi". Si può visitare il fiume Timavo e le sue risorgive, la splendida Baia di Sistiana, i siti archeologici Il castelliere di Silvia e il tempio ipogeo, la chiesetta gotica di San Giovanni in Tuba, le cave di Aurisina, i luoghi storici della prima guerra mondiale, oppure percorrere la strada del vino Terrano gustando i piatti tipici della cucina locale (impareggiabile connubio degli influssi austriaci, veneti e friulani), in una delle venti e più trattorie che si trovano lungo percorso che da Visogliano, sulle colline alle spalle di Sistiana arriva fino ad Opicina, sulle alture di Trieste. Il castello, il borgo medievale di Duino e tutto il territorio circostante sono pronti ad accogliere con entusiasmo turisti e visitatori provenienti da tutta Italia, e non solo. Il biglietto di ingresso per la visita al parco e alla dimora privata dei principi costerà 5 Euro; per i gruppi sono previste visite guidate su prenotazione. Il castello potrà essere utilizzato anche per seminari, convegni, mostre d´arte, concerti, eventi culturali, e raffinate cene di gala con menù a base di specialità locali odi ricette medioevali. I Tesori del Castello di Duino. Il Castello di Duino, grazie alla sua gloriosa storia lunga millenni, alla spettacolare posizione sullo sperone roccioso a strapiombo sul mare, al vasto parco con romantici viali ombrosi alternati ad ampie terrazze e distese dei fiori, costituisce di per sè, da sempre, un´attrattiva senza eguali. Ma dal primo luglio prossimo, da quando cioè sarà aperto al pubblico, il Castello di Duino diventerà una meta ambita dai turisti di tutto il mondo anche per i preziosi capolavori artistici e i raffinati cimeli storici che, sopravvissuti alle devastazioni e alle spoliazioni delle due guerre mondiali, potranno finalmente essere ammirati in tutta la loro bellezza nella loro prestigiosa cornice naturale. Seguendo il percorso che si snoda lungo i viali del parco e inanella uno dopo l´altro una quindicina di ambienti, fra saloni, corridoi e stanze della dimora privata dei principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis), i visitatori potranno compiere un viaggio quasi fiabesco all´insegna della storia e della nobiltà. Nell´impossibilità di elencare tutti i tesori contenuti nelle splendide sale dell´antico maniero, ecco una rapida carrellata sui pezzi più significativi che saranno esposti al pubblico. Sotto l´aspetto architettonico, oltre alle testimonianze perfettamente conservate delle costruzioni che si sono succedute nel tempo attorno alla torre quadrangolare di epoca romana che ancora costituisce il nucleo centrale del Castello, merita sicuramente una particolare attenzione una scala elicoidale costruita dal Palladio, che colpisce per la sua eleganza e la perfezione delle proporzioni prospettiche. Tra i reperti archeologici, tutti di grande valore storico ed artistico, fanno bella mostra di se una serie di anfore e vasi a figure rosse del Iv-iii sec. A.c.; una ceramica verde con iscrizioni su tre registri orizzontali dell´antico Egitto; gambali ed elmi dell´antica Grecia finemente istoriati; la statua in marmo rappresentante una divinità femminile, scolpita nel Il sec. D.c seguendo l´originale greco più antico, risalente al V sec. A.c. A testimonianza degli importanti eventi storici europei che negli ultimi secoli hanno avuto per protagonisti i componenti dei casati della Torre e Tasso (poi germanizzati in von Thurn und Taxis), nel Castello di Duino è esposta una vastissima e preziosa collezione di documenti, tra i quali spiccano alcune lettere autografe di Napoleone l e di sua moglie Josephine, alcuni ordini firmati dal generale Bonaparte durante la campagna d´ltalia e una ricca corrispondenza intercorsa fra i principi von Thurn und Taxis e le famiglie dei Bonaparte, dei Ligne, e dei reali di Grecia e Danimarca, con i quali si erano imparentati. Di particolare interesse sono poi le lettere che si sono scambiati nell´arco di tempo di 17 anni la principessa Maria von Thurn und Taxis (scrittrice di qualità) e il poeta Rainer Maria Rilke (fu proprio a Duino che egli scrisse le sue famose "Elegie"). Questa raccolta epistolare è stata pubblicata in diverse lingue. Da segnalare, poi, una collezione di francobolli più unica che rara, con pezzi che testimoniano quella che è stata per quasi quattro secoli la principale attività della famiglia della Torre e Tasso: la gestione esclusiva del recapito postale in molte nazioni della Vecchia Europa. Nel castello di Duino sono gelosamente conservate più di mille fotografie di varie personalità, spesso con dediche: vi sono raffigurati diversi Re, lo Zar Nicola Il, Rilke, Sigmund Freud con la Principessa Maria Bonaparte (nonna dell´attuale principe Carlo Alessandro). Si possono citare anche importanti istantanee dei personaggi appartenuti alle nobili famiglie dei Ligne, degli Hohenlohe, dei Parma, nonchè foto storiche del castello stesso, prima dei danni provocati dai bombardamenti durante la prima guerra mondiale. Non si può parlare delle ricchezze del Castello di Duino senza ricordare i suoi arredi, che oltre ad avere un grande valore intrinseco, sono pieni di fascino e suggestione che li rendono assolutamente speciali, in quanto testimoni di tanti eventi storici avvenuti dentro le mura del maniero, di tante visite di personaggi illustri del passato lontano e recente. Quanti, per esempio, hanno dormito sullo splendido letto Luigi Xv, opera parigina, con tre schienali di faggio modanato e scolpito con ornamenti a forma di foglie? Quanti sono stati ospiti della camera da letto veneziana del Xviii secolo nella quale è perfettamente conservato l´arredo originale dell´epoca composto da un letto, un armadio, due comò, sedie, scrivania e specchio a pettiniera, tutto laccato di verde ornato di fiori? E quante bellissime signore delle famiglie più nobili d´Europa si sono rimirate nel grande specchio veneziano tagliato a smusso in una doppia inquadratura a frontone in legno dorato? Si può fantasticare sui passi leggeri delle dame sul favoloso tappeto Aubusson a sfondo rosso ornato di fiori della metà del Xix secolo o sui succulenti banchetti imbanditi su tavoli apparecchiati di tutto punto con piatti di porcellana cinese del Xviii secolo e l´argenteria con gli stemmi di famiglia. E che dire del pianoforte in mogano, opera di Johann Schnatz di Vienna, decorato in bronzo dorato, con cinque pedali, già prezioso di per sé, che acquista un valore tutto particolare se si pensa che fu suonato da Franz Liszt. Durante un suo soggiorno al Castello di Duino, ospite della Principessa Teresa Thurn-hofer Valsassina, della quale il celebre compositore musicò una poesia, intitolata "La Perla". Vastissima, davvero degna di un museo, la raccolta delle opere pittoriche. Oltre ai tradizionali, per tutte le famiglie nobili, ritratti degli antenati (a partire dai Torriani, duchi di Milano della fine del 1200 e dai Torriani patriarchi di Aquileia), ci sono numerosi oli di scuola fiamminga (nature morte del Xviii secolo.) di scuola veneziana e tedesca del Xvii-xix secolo. C´è anche un Ritratto di Sigmund Freud, firmato a matita da F. Schitzer. In una stanza del castello c´è uno stupendo e rarissimo pezzo di antiquariato particolarmente caro alla famiglia della Torre e Tasso: una casa di bambole di grandi dimensioni dei primi anni del ´900, interamente ammobiliata con arredi e accessori in scala, tutti realizzati a mano. La madre del Principe Carlo Alessandro Principessa Eugenia di Grecia, impiegò quasi 20 anni per completare la realizzazione di questa meraviglia di cui al mondo esistono pochi altri esemplari, contesi oggi a suon di migliaia di euro nelle aste più prestigiose. Anche il parco del Castello è ricco di opere d´arte e reperti storici. Ai viale principale che conduce all´ingresso del castello fanno da cornice di lusso statue di Re, Imperatori, Principi. Ci sono anfore romane in terracotta, antiche colonne in marmo, sculture di putti con delfini, la statua acefala di una divinità drappeggiata, arredi da giardino e antichi pozzi in pietra calcarea intagliata. Il tutto inserito in un´atmosfera senza tempo e in un paesaggio mozzafiato dove lo sguardo si perde all´infinito fra il bianco della roccia, l´azzurro del cielo e il blu del mare. Www.castellodiduino.it    
   
 

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