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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2003
 
   
  MOSTRE: HA CHONG-HYUN - PAINTINGS

 
   
  Milano, 5 giugno 2003 - La Fondazione Mudima presenta la mostra Ha Chong-hyun - Paintings, di uno dei maggiori esponenti dell´arte contemporanea coreana. L´esposizione curata da Dominique Stella ripercorre il lavoro artistico di Ha Chong-hyun dal 1990 ad oggi, attraverso una trentina di opere di grande formato -fino a cm.260x190-, di cui molte inedite. Ha Chong-hyun, nato nel 1935, inizia la carriera artistica alla fine degli anni ´50, momento in cui gli artisti più giovani sono spietatamente provocatori nei confronti dell´accademismo delle generazioni mature ed incentrano la ricerca su una intensa gestualità. Questa nuova forma di espressione artistica viene rapidamente assorbita dalla comunità artistica più avanzata e dà inizio ad una nuova fase nell´arte contemporanea. E´ all´inizio degli anni ´70 che l´attività individuale di Ha Chong-hyun e la sua unicità come artista iniziano ad apparire. Dalla sua partecipazione come esponente chiave di Ag (Avant-garde) Group, fondato nel 1969, inizia la sua attività differenziandosi dall´identità dei gruppi allora attivi in Corea. A quell´epoca le sue opere sono in gran parte installazioni fatte di oggetti quotidiani come giornali, molle, corde e fili, completamente diverse rispetto alla pittura dell´epoca. L´impiego di tali materiali non soltanto ha colmato il divario tra la pittura e il mezzo, ma ha favorito anche un radicale cambiamento della percezione stessa della pittura. Il suo metodo originale di pressare i colori attraverso tele di canapa in senso retro-frontale si sviluppa a partire dal 1974 e non gli sarebbe stato possibile senza l´esperienza diretta con i materiali. Il metodo straordinario di trasformare i pigmenti in tonalità neutre mediante la pressione attraverso le tele deriva dalla tecnica tradizionale della pittura coreana. Tuttavia il suo modo di unire i pigmenti e le tele produce un risalto insolito ed affascinante. Pressando i pigmenti attraversa la tela in senso retro-frontale, secondo un processo che si discosta dalla tradizione radicata della pittura su tela e trasforma la struttura chiusa in una struttura aperta, in cui l´interno e l´esterno sono collegati tra loro. L´unione tra l´esterno e l´interno ottenuta eliminando ciò che si trova fra loro trova analogie con l´opera di Lucio Fontana, che tagliava o bucava le tele per raggiungere il medesimo obiettivo. Questo punto di vista si ritrova anche nel pensiero del critico coreano Kim Bok-young, secondo cui la forma particolare ottenuta dai colori che penetrano le tele dà origine alla fusione dei materiali, ossia tela e pittura. Numerose le esposizioni in prestigiosi musei orientali ed europei, Ha Chong-hyun partecipa ad Art Basel nel 1998 e Art Cologne nel 1999, ed è più volte presente alle diverse Biennali (San Paulo, Brazil - Parigi - Venezia). La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Mudima con testi di Philippe Dagen, Edward Lucie Smith, Oh Kwang-su, Dominique Stella. In italiano e inglese e le riproduzioni fotografiche di tutte le opere esposte oltre ad un nutrito nucleo di opere significative dell´artista. Infolink: www.mudima.net    
   
 

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