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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Giugno 2003
 
   
  LA FINE DEGLI ECO-INCENTIVI INCIDE FORTEMENTE SUL CALO DELLA DOMANDA DI NUOVE AUTO FRENATA A DUE CIFRE (-13,52%) DEL MERCATO DI MAGGIO MENTRE IL DIESEL SI AVVICINA ALLA META´ DELLE VENDITE

 
   
  Roma, 6 giugno 2003 - Le immatricolazioni di automobili nuove in Italia nel mese di maggio sono state, secondo le proiezioni comunicate dal Ministero dei Trasporti, 179.600, con una flessione del 13,52% rispetto alle 207.677 registrate nel maggio dello scorso anno che, lo ricordiamo, fu il quinto mese consecutivo di flessione della domanda e quindi molto più basso della media. Nei primi 5 mesi del 2003, le immatricolazioni assommano così a 1.057.500, pari ad una flessione dello 0,09% rispetto a 1.058.445 immatricolazioni dei primi cinque mesi del 2002. La raccolta ordini, i cui dati sono frutto di uno scambio di informazioni fra Anfia e Unrae, confermano la tendenza negativa: 176.066 con una contrazione del 14,39% rispetto agli ordini del maggio dello scorso anno. Nei 5 mesi, gli ordini raccolti nel corso del 2003 risultano essere 1.087.183, il 2,07% in più rispetto al 1.065.175 dell´analogo periodo del 2002. Quanto al mercato dell´usato, in maggio si sono verificati, incluse le minivolture, 364.341 passaggi di proprietà, cioè l´1,93% in più rispetto ai 357.443 registrati nel maggio del 2002. Nei 5 mesi in esame, i passaggi di proprietà delle vetture usate ammontano a 1.649.312, il 2,40% in più rispetto all´analogo periodo del 2002, quando furono, sempre minivolture incluse, 1.610.632. Ultimo dato, peraltro molto interessante e significativo, viene dalle immatricolazioni di vetture Diesel, che registrano un record storico: con il 48,16% registrato in maggio, questo tipo di motorizzazione si è ulteriormente avvicinato alla metà del mercato italiano. I segnali, nel complesso, non sono dunque confortanti. Al contrario, nell´ambito di un quadro economico delicato, suscitano perplessità sul prosieguo dell´anno, visto che non sussistono motivi per attendere a breve una inversione di tendenza, malgrado la presenza di una notevolissima effervescenza dell´offerta, con numerosissimi prodotti nuovi e con iniziative promozionali molto attraenti. In questa situazione, il cliente dovrebbe poter trarre vantaggio per l´ampia offerta presente sul mercato. In realtà non è così, anche per i motivi che spiega Salvatore Pistola, Presidente dell´Unrae: "E´ opportuno sottolineare, in una fase come quella attuale, che il peso eccessivo della fiscalità nel settore dell´auto rappresenta un ulteriore elemento di freno alla domanda. In particolare, importanti aree di mercato come quella delle auto aziendali - evidenzia Pistola - non sono così in grado di svilupparsi, e non compensano l´attuale basso tono della domanda dei privati". Oltretutto, il cliente appare oggi disorientato per la mancanza di indicazioni definitive riguardanti la prosecuzione degli eco-incentivi, che la presenza sulle strade di 8 milioni di automobili non catalizzate giustificherebbe ampiamente. E, a proposito dei consumatori, il Presidente dell´Unrae sottolinea l´opportunità, per gli operatori del settore auto, di far crescere il livello di attenzione nei loro riguardi. "In un momento di accertata crisi della domanda conseguente ad un livello di fiducia particolarmente basso, nell´attesa dello sviluppo di un nuovo ciclo economico più favorevole, è opportuno e conveniente - afferma Salvatore Pistola - investire sulla qualità del proprio servizio, anche alla luce dell´imminente entrata in vigore del Nuovo Regolamento sulla distribuzione e sull´assistenza, per essere in grado di affrontare la ripresa del mercato nelle condizioni migliori per rispondere alle aspettative di un cliente sempre più maturo".  
   
 

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