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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Giugno 2003
 
   
  L´UE DEDICA PARTICOLARE ATTENZIONE ALL´AMBIENTE E ALLA SALUTE DEI BAMBINI UN AMBIENTE SANO NON È UN PRIVILEGIO BENSÌ UN DIRITTO UMANO FONDAMENTALE. LA REALTÀ È PERÒ BEN DIVERSA.

 
   
  Bruxelles, 10 giugno 2003 - C´è un legame molto stretto tra problemi ambientali e condizioni precarie di salute. In un recente rapporto dell´Agenzia europea dell´ambiente si legge una statistica impressionante secondo la quale nelle grandi città europee circa 60 000 decessi all´anno sono causati dall´esposizione prolungata all´inquinamento atmosferico. In Europa l´asma colpisce un bambino su sette. Rispetto a 30 anni fa è notevolmente aumentato il numero di bambini che soffrono di asma e di altre allergie. L´asma, le allergie e le altre malattie respiratorie sono alcune delle principali cause di cure ospedaliere dei bambini, ma stanno aumentando anche le malattie più rare, causate anch´esse da fattori ambientali, come ad esempio la leucemia che è la forma più frequente di tumore che si riscontra nei bambini. Molti inquinanti, tra i quali la diossina, sono pericolosi anche prima della nascita perché possono raggiungere il feto nel grembo materno, aumentando così il rischio di aborto e di difetti congeniti. In alcune parti d´Europa, circa il 10% dei bambini sviluppano infermità mentali o fisiche dovute all´esposizione al piombo, al mercurio e ad alcune sostanze chimiche. Le sostanze chimiche, come ad esempio quelle che alterano il sistema endocrino, possono anche agire come ormoni e alterare il funzionamento dell´organismo, con effetti devastanti sulla capacità riproduttiva. E´ noto che le giovani coppie incontrano crescenti difficoltà ad avere figli. Per invertire queste tendenze allarmanti la Commissione europea ha indicato tra le sue priorità politiche la salute dei bambini e la salvaguardia dell´ambiente. Uno degli obiettivi che ci si è posti è quello di chiarire meglio il legame tra inquinamento ambientale e condizioni precarie di salute, concentrandosi in particolare sui gruppi particolarmente vulnerabili, quali appunto i bambini. E´ essenziale aver presente che i bambini non sono semplicemente dei "piccoli adulti". I loro problemi sono diversi: sono più esposti alle tossine presenti nell´acqua, nel cibo e nell´aria dato che, in rapporto alla loro massa corporea, bevono e mangiano di più e respirano più aria degli adulti. Inoltre, il loro sistema nervoso, respiratorio e riproduttivo non è ancora del tutto sviluppato: ciò impedisce loro di espellere talune tossine. Nei passeggini, quando muovono i primi passi e quando sono ancora piccoli, essi sono esposti ai gas emessi dai tubi di scappamento delle auto, alla polvere e ad altri inquinanti emessi a livello del suolo. Infine, i bambini si troveranno potenzialmente più a lungo esposti a sostanze tossiche, a meno che non si riesca a ridurle in un prossimo futuro. I bambini e i giovani hanno inoltre poche opportunità per influenzare il presente o il futuro, dato che non partecipano ai processi di pianificazione e a quelli decisionali. Perciò, in quanto adulti, abbiamo una responsabilità accresciuta nell´assicurare il diritto delle nuove generazioni ad avere un ambiente sano. I bambini devono essere al centro di ogni discorso credibile sullo sviluppo sostenibile, come pure l´obiettivo di assicurare loro il "miglior stato di salute possibile", come prescritto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell´infanzia. Per poter contribuire ad un futuro migliore per i bambini, dobbiamo imparare ad ascoltare le loro preoccupazioni e consentire loro di esprimersi. La Commissione europea presenta oggi una nuova strategia a lungo termine che dà particolare priorità al legame tra ambiente e salute (disponibile sul sito: http://europa.Eu.int/comm/environment/health/index_en.htm  ), denominata Scale, sigla nella quale ad ogni lettera corrisponde un elemento fondamentale di questa strategia. In primo luogo essa sarà basata sulla scienza, al fine di ampliare i nostri orizzonti di conoscenza e di trovare altri metodi per affrontare i problemi ambientali rispetto a quelli tradizionali che trattano ogni sostanza inquinante singolarmente. È tempo di cominciare ad esaminare i complessi effetti dell´esposizione a diversi inquinanti in combinazione fra loro, nonché i loro effetti a lungo termine. Tale strategia è orientata verso i problemi dei bambini dato che essi sono particolarmente vulnerabili rispetto ai rischi ambientali. Ci sono 157 milioni di bambini in Europa, la maggior parte dei quali vive nelle aree urbane che hanno specifici problemi ambientali da affrontare. La Commissione avvierà immediatamente azioni pilota relative agli inquinanti che hanno effetti particolari sui bambini: tra questi la diossina, le sostanze che alterano il sistema endocrino e i metalli pesanti. L´organizzazione mondiale della sanità (Oms) e gli Stati membri dell´Ue istituiranno indicatori e sistemi di biomonitoraggio per aiutarci a capire meglio dove, come e perché i bambini vengono colpiti. I cittadini hanno diritto ad essere informati sui problemi legati all´ambiente e in particolare su quelli che interessano i bambini. I responsabili politici e i vari soggetti che operano nel settore ambientale e della salute devono aumentare i loro sforzi per comunicare, sia tra di loro che con i cittadini per aumentare la consapevolezza dei problemi legati ad ambiente e salute e dei modi per risolverli. Occorrerà far pieno uso dalla legislazione comunitaria, al fine di integrare le iniziative nazionali ed internazionali, e, quando necessario, sarà rivista per tenere conto della situazione speciale e delle esigenze dei bambini. Infine, tutte le azioni avviate sulla base della strategia saranno oggetto di regolare valutazione, sia per verificare la loro efficacia nel ridurre i problemi di salute connessi all´ambiente che ci sono noti, sia per permetterci di affrontare nuovi problemi nel momento in cui si manifestano. Assicurare un ambiente sano per le future generazioni è una responsabilità che spetta a noi tutti, e sulla quale non possiamo permetterci di fallire. Ciò che è nocivo per i bambini lo è per tutti noi. Ma ciò che è positivo per i nostri bambini lo è anche per il presente ed il futuro di tutta la nostra società. Margot Wallström  
   
 

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