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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Giugno 2003
 
   
  GLACIAZIONI E MIGRAZIONI HANNO GENERATO LE FORESTE GENETICAMENTE PIU´ RICCHE IN CENTRO EUROPA

 
   
  Roma, 10 giugno 2003 - Anche le piante, oltre agli animali, si sono difese dai cambiamenti climatici verificatisi durante le glaciazioni attraverso grandi migrazioni che dal Nord dell´Europa le hanno portate in alcune zone rifugio del Sud: penisola Italiana, Iberica e Balcanica in particolare. Al ristabilirsi di condizioni ambientali favorevoli, le piante hanno ricolonizzato i territori abbandonati seguendo particolari vie migratorie. A studiare gli effetti dei processi migratori durante l´ultima glaciazione e nel periodo post-glaciale sulla diversità genetica di specie forestali sono stati i ricercatori dell´Istituto di Genetica Vegetale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Igv-cnr) di Firenze che, in collaborazione con i colleghi dell´Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del Cnr di Porano e con quelli di altre istituzioni europee, ne hanno pubblicato ora su Science i risultati. "Abbiamo analizzato - spiega Giovanni Giuseppe Vendramin, dell´Igv-cnr - la distribuzione della variabilità genetica di 22 tra le principali specie forestali: faggio, quercia, frassino, tiglio, acero, salice e pioppo, campionate in 25 diverse foreste europee, scoprendo che le foreste caratterizzate da una più alta diversità genetica non si trovano nelle aree rifugio, bensì nel Centro Europa". Ciò è dovuto al fatto che una volta ristabilite condizioni ambientali più favorevoli, come al termine dell´era glaciale, le piante hanno ripreso a migrare e ricolonizzare i territori precedentemente abbandonati, a partire dalle zone rifugio, incontrandosi proprio nel Centro Europa, con conseguente scambio genico che ha dato origine a foreste che costituiscono i più importanti serbatoi di diversità genetica delle specie forestali. "Le piante hanno dimostrato attraverso la migrazione la loro straordinaria capacità di adattamento, ai cambiamenti climatici - conclude Vendramin -. Disporre di elevato potenziale adattativo significa garantire stabilità agli ecosistemi forestali, una stabilità che è l´elemento chiave per ridurre i possibili rischi derivanti dai cambiamenti climatici che caratterizzano l´attuale fase storico-geografica del pianeta ".  
   
 

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