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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Giugno 2003
 
   
  LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE PER LA RIFORMA DELLA PAC DOMANDE E RISPOSTE PERCHÉ LA RIFORMA, E PERCHÉ PROPRIO ORA?

 
   
  Bruxelles, 11 giugno 2003 - In realtà ci si potrebbe chiedere "Perché più tardi?" Cosa sarà meglio? Le questioni che saremo chiamati a risolvere saranno diverse? E le sfide meno impegnative? Il fatto è che ci troviamo a dover affrontare nuove sfide proprio ora. Ci troviamo, in questo momento, di fronte alla necessità di adeguare maggiormente i nostri prodotti agricoli al mercato e di renderli più competitivi, di semplificare la nostra politica e di adoperarci affinché essa sia in grado di rispondere alle pressioni ambientali e sociali dell´opinione pubblica europea. Non faremmo che danneggiare i nostri agricoltori se aspettassimo di trovarci di fronte ad una nuova grande crisi prima di metter mano alla riforma. Non sarebbe peraltro nel loro interesse se, per avviare la riforma, aspettassimo l´inizio dei negoziati per il prossimo quadro finanziario. Anche per questa ragione è di cruciale importanza operare ora i necessari cambiamenti, per dare alla Pac la giusta impostazione per il futuro. E´ venuto il momento di dimostrare che la nostra politica offre un corretto rapporto costi-benefici e servizi concreti ai cittadini di un´Unione allargata. Anche la nostra posizione negoziale all´interno dell´Omc risulterà rafforzata, se procediamo ora alla riforma. Dimostrando che le nostre parole sono seguite dai fatti, potremo affermare il nostro punto di vista e far valere le nostre argomentazioni con maggiore efficacia: con una politica in grado di rispondere alle esigenze generali della società, pur mantenendo il mercato aperto agli scambi con i paesi terzi. Ormai prossimi all´allargamento, dovremmo inoltre cogliere l´opportunità per definire le nostre prospettive future, per dare garanzie di stabilità agli agricoltori sia dei nuovi che dei vecchi Stati membri. Protrarre il dibattito oltre la fine dell´anno equivarrebbe a procrastinare ogni soluzione. Il nostro settore agricolo ha bisogno di un nuovo slancio. Rimandando l´inevitabile danneggeremmo a lungo termine gli interessi degli agricoltori europei, continueremmo a non soddisfare le richieste dei consumatori e ci esporremmo alle critiche sempre più aspre dei contribuenti. Quali obiettivi si propone la riforma della Pac? La proposta della Commissione offre agli agricoltori europei una prospettiva politica chiara nell´ambito del quadro finanziario per le spese agricole fissato nell´ottobre 2002 a Bruxelles dai capi di Stato e di governo e applicabile fino al 2013. Essa rende inoltre l´agricoltura europea più competitiva e orientata al mercato, semplifica notevolmente la Pac e la rende maggiormente difendibile nell´ambito dell´Omc ed agevola il processo d´allargamento. Le modifiche proposte conferiscono agli agricoltori la massima flessibilità nelle loro scelte di produzione, garantendo nel contempo la stabilità del reddito agricolo. Con l´attuazione della riforma proposta dalla Commissione verrebbero a cadere gli incentivi dell´attuale politica, che hanno un impatto negativo sull´ambiente, e sarebbero privilegiate pratiche agricole più sostenibili. Tali adeguamenti sono necessari affinché l´Ue sia in grado di offrire un quadro politico sostenibile e prevedibile per il modello europeo di agricoltura per gli anni futuri e sono resi ancora più urgenti dal nuovo quadro di bilancio. L´ue potrà così garantire una distribuzione più equa e trasparente delle risorse per il sostegno al reddito agricolo e sarà maggiormente in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori e dei contribuenti. La proposta della Commissione offre agli agricoltori europei una prospettiva politica chiara nell´ambito del quadro finanziario per le spese agricole fissato nell´ottobre 2002 a Bruxelles dai capi di Stato e di governo e applicabile fino al 2013. Essa rende inoltre l´agricoltura europea più competitiva e orientata al mercato, semplifica notevolmente la Pac e la rende maggiormente difendibile nell´ambito dell´Omc ed agevola il processo d´allargamento. Le modifiche proposte conferiscono agli agricoltori la massima flessibilità nelle loro scelte di produzione, garantendo nel contempo la stabilità del reddito agricolo. Con l´attuazione della riforma proposta dalla Commissione verrebbero a cadere gli incentivi dell´attuale politica, che hanno un impatto negativo sull´ambiente, e sarebbero privilegiate pratiche agricole più sostenibili. Tali adeguamenti sono necessari affinché l´Ue sia in grado di offrire un quadro politico sostenibile e prevedibile per il modello europeo di agricoltura per gli anni futuri. E sono resi ancora più urgenti dal nuovo quadro di bilancio. L´ue potrà così garantire una distribuzione più equa e trasparente delle risorse per il sostegno al reddito agricolo e sarà maggiormente in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori e dei contribuenti.Per realizzare tali obiettivi, la Commissione propone di: abolire il collegamento tra produzione e pagamenti diretti (disaccoppiamento), subordinare i pagamenti al rispetto di norme in materia di tutela ambientale, sicurezza alimentare, benessere degli animali, salute e sicurezza sul posto di lavoro (condizionalità), aumentare gli stanziamenti dell´Ue a favore dello sviluppo rurale attraverso una modulazione dei pagamenti diretti (dalla quale saranno esentati i piccoli agricoltori), introdurre un nuovo sistema di consulenza aziendale, adottare nuove misure di sviluppo rurale intese a promuovere la produzione di qualità, la sicurezza alimentare, il benessere degli animali e a coprire i costi connessi con il sistema di consulenza aziendale, riesaminare la politica di mercato della Pac, segnatamente per quanto riguarda i seminativi, il latte e il riso. Per quale motivo proporre nuove misure di sviluppo rurale? La Commissione propone di trasferire allo sviluppo rurale parte della spesa agricola. Riducendo i pagamenti diretti a favore delle aziende di grandi dimensioni ("modulazione"), nel 2012 sarà possibile destinare allo sviluppo una dotazione supplementare di 1,48 miliardi di euro. Le nuove misure (nuovi capitoli sulla qualità degli alimenti e sulle norme da rispettare, l´introduzione di un sostegno a favore del benessere degli animali) riguardano settori che non sono attualmente coperti o lo sono solo parzialmente. Esse vogliono rispondere con maggiore efficacia alle preoccupazioni riguardanti la qualità e la sicurezza alimentare, aiutare gli agricoltori a conformarsi a norme rigorose fondate sulla legislazione dell´Ue e promuovere standard elevati in materia di benessere degli animali. Si tratta di obiettivi essenziali per promuovere un´agricoltura sostenibile e rispondere alle aspettative generali dei cittadini europei; tali obiettivi sono al centro della riforma globale della Pac. Quali vantaggi concreti offrirà agli agricoltori il rafforzamento della politica di sviluppo rurale? Nuovi incentivi alla qualità per gli agricoltori Incentivi per gli agricoltori che partecipano a programmi intesi a migliorare la qualità dei prodotti agricoli e i procedimenti di produzione applicati e che forniscono ai consumatori garanzie in materia. Tali contributi saranno versati annualmente per un periodo massimo di cinque anni, limitatamente ad un massimale annuo di 3000 euro per azienda. Sovvenzioni destinate ad associazioni di produttori per attività volte all´informazione dei consumatori e alla promozione dei prodotti ottenuti nell´ambito dei progetti di miglioramento della qualità che beneficiano della misura precedente. Le sovvenzioni pubbliche autorizzate potranno raggiungere al massimo il 70% dei costi ammissibili del progetto. Nuovo sostegno per l´adeguamento degli agricoltori alle nuove norme Sostegno temporaneo e decrescente destinato ad aiutare gli agricoltori ad adeguarsi alle norme rigorose previste dalla legislazione comunitaria nei settori dell´ambiente, della sanità pubblica, della protezione fitosanitaria, della salute e del benessere degli animali e della sicurezza sul lavoro. Potrà essere erogato un aiuto forfettario decrescente per un periodo massimo di cinque anni. L´aiuto, limitato a un importo massimo di 10000 euro per azienda in un dato anno, non sarà in nessun caso erogato qualora la mancata applicazione delle norme sia imputabile all´inosservanza, da parte di singoli operatori, di norme già in vigore della legislazione nazionale. Aiuti per contribuire alle spese sostenute dagli agricoltori per i servizi di consulenza aziendale. Le sovvenzioni pubbliche previste non potranno superare l´80% dei costi sostenuti per tali servizi, limitatamente a 1500 euro. Copertura delle spese sostenute per il benessere degli animali Sovvenzioni a favore degli agricoltori che si impegnano, per un periodo di almeno cinque anni, a migliorare il benessere degli animali d´allevamento in modo più incisivo rispetto alle buone pratiche zootecniche che già applicano. Tale aiuto annuale sarà commisurato alle spese supplementari sostenute e alla perdita di reddito derivante dal rispetto di tali impegni; il tetto massimo annuo per unità di bestiame è fissato a 500 euro. Cosa significa in pratica disaccoppiamento? Il disaccoppiamento consiste nell´accordare pagamenti di sostegno agli agricoltori senza vincolarli alla produzione. La Commissione propone pertanto l´introduzione di un unico aiuto disaccoppiato a sostegno del reddito per azienda. Con un simile sistema la maggior parte dei pagamenti diretti che un produttore riceve in virtù dei diversi regimi esistenti verrebbe unificata in un unico pagamento, determinato in base ai precedenti storici. Lo spostamento del sostegno dal prodotto al produttore è stato progressivamente realizzato con la riforma della Pac del 1992, riducendo i prezzi di sostegno e introducendo pagamenti diretti parzialmente disaccoppiati nel settore cerealicolo, in quello dei semi oleosi e delle colture proteiche e in quello delle carni bovine. Quali sono gli effetti del disaccoppiamento? L´obiettivo principale del pagamento agli agricoltori è di stabilizzarne il reddito. Il disaccoppiamento restituisce agli agricoltori la loro libertà imprenditoriale. Questa impostazione semplificherà in modo considerevole il sostegno ai produttori dell´Ue. Ne conseguirà un migliore orientamento dell´agricoltura al mercato, una maggiore rispondenza dell´offerta alla domanda dei consumatori e quindi un accresciuto beneficio per i produttori, che potranno trarre pienamente vantaggio dalle opportunità di mercato. L´ue fornirà un sostegno agli agricoltori per incoraggiarli a puntare sulla qualità dei loro prodotti piuttosto che sulla quantità. Nello stesso tempo, un pagamento unico per azienda basato su precedenti storici consentirà di mantenere costante il valore del sostegno. Gli agricoltori potranno in tal modo assolvere le molteplici funzioni che la società richiede loro e saranno incoraggiati a produrre per il mercato piuttosto che per le sovvenzioni. Non significa, secondo le insinuazioni di alcuni critici, pagare gli agricoltori per rimanere inattivi. Un sostegno disaccoppiato rappresenta l´aiuto più efficace in termini di reddito. Come sottolinea un recente studio dell´Ocse, gli agricoltori percepirebbero più soldi che non con gli altri tipi di aiuto esistenti. Unificando tutti i precedenti pagamenti diretti in un unico pagamento per azienda, si otterrebbe un sistema più semplice, trasparente e di più agevole gestione. Il disaccoppiamento rafforzerà la posizione dell´Ue nei negoziati dell´Omc. Svincolando le sovvenzioni dalla produzione si eviterà che i pagamenti diretti abbiano effetti distorsivi sugli scambi. L´esperienza degli Stati Uniti: un argomento contro il disaccoppiamento? La "Us Fair act" ha introdotto pagamenti decrescenti basati sulle superfici e sui rendimenti storici (espressi in quantità) per le colture statunitensi. Il calcolo era fondato sull´ipotesi che i pagamenti garantissero un livello di sostegno agli agricoltori superiore a quello dei pagamenti tradizionali, tenuto conto di una valutazione eccessivamente ottimistica della tendenza al rialzo dei prezzi e di previsioni di spesa estremamente contenute, sulla scia delle precedenti politiche. Non essendosi verificate tali previsioni, sono state adottate una serie di misure di indennizzo intese a compensare gli agricoltori statunitensi non tanto per la "perdita di reddito" rispetto ai redditi medi ottenuti in precedenza, e in particolare nei primi anni, quanto per le "perdite" rispetto a previsioni di redditi futuri basate su prospettive economiche irrealistiche. Alla fine è stata varata una "farm bill" per motivi di bilancio (per economizzare 13 miliardi di dollari), che, nell´arco di sei anni, ha comportato una spesa doppia rispetto a quella prevista (96 anziché 48 miliardi), destinata principalmente a cinque colture. In altri termini, gli Americani hanno istituito pagamenti decrescenti basati su previsioni di prezzi errate, mentre l´Ue intende erogare pagamenti fissi basati sulle aspettative della società e sulle necessità degli agricoltori in termini di reddito. Disaccoppiamento significa pagare gli agricoltori per rimanere inattivi? In alcun caso il disaccoppiamento significa che gli agricoltori vengono pagati per rimanere inattivi. Al contrario: chi potrebbe seriamente sostenere che gestire il territorio rurale allevando animali, coltivando la terra o falciando i prati, nel rispetto delle norme imposte agli agricoltori, significhi non far nulla? Secondo le proposte, infatti, il pagamento integrale degli aiuti diretti sarà subordinato al rispetto di requisiti legali, per l´azienda agricola nel suo insieme, in materia di tutela ambientale, salute e benessere degli animali, sicurezza alimentare e sicurezza sul lavoro. Ciò garantirà ai cittadini che gli agricoltori ammessi a beneficiare di aiuti diretti al reddito rispetteranno tali norme e gli obblighi loro imposti in materia di gestione territoriali. Quale sarà l´evoluzione dei redditi degli agricoltori? La Commissione europea ha recentemente pubblicato sei studi d´impatto che confermano la validità dell´orientamento generale della riforma agricola. Secondo tali studi, le riforme proposte dalla Commissione migliorerebbero notevolmente l´equilibrio dei mercati. In particolare, le simulazioni hanno messo in luce un impatto positivo sul reddito agricolo globale, che subirebbe un incremento dell´1,7%. Nel settore delle carni bovine la proposta di semplificare l´attuale regime di premi e di svincolare i produttori dal legame diretto tra il numero di capi e i pagamenti si tradurrebbe in un aumento dei prezzi del 7%, che andrebbe a compensare il calo della produzione. I redditi di mercato dei produttori di carne bovine aumenterebbero così del 4%. Cosa comporta il disaccoppiamento nell´ambito dell´Omc? Le riforme proposte rafforzerebbero la posizione dell´Unione europea nell´ambito dell´Organizzazione mondiale del commercio (Omc), in quanto il disaccoppiamento modificherebbe la natura dei pagamenti diretti per l´Omc, facendoli passare dalla "blue box" alla "green box". Quest´ultima comprende forme di sostegno interno che non hanno effetti distorsivi per gli scambi o che limitano al massimo tali effetti. Qual è la posta in gioco per i paesi in via di sviluppo? Il quadro proposto rafforzerà la coerenza a lungo termine tra la politica agricola comune e l´agenda di sviluppo Doha. Ci si aspetta che, con il riorientamento degli aiuti a favore di pratiche agricole più estensive e la concessione di un sostegno interno con minori effetti distorsivi per gli scambi, l´adeguamento proposto sia tale da migliorare gli sbocchi di mercato offerti ai paesi in via di sviluppo. I pagamenti diretti continueranno a svolgere un ruolo essenziale nel sostegno del reddito agricolo, ma in modo da non comportare distorsioni degli scambi. Tale iniziativa va considerata in un contesto internazionale caratterizzato dalla tendenza di altri membri Omc ad aumentare notevolmente il sostegno basato sulla produzione, cosa che continua a produrre effetti distorsivi e ad abbassare i prezzi internazionali. Come verrebbe applicata la condizionalità? La piena erogazione dell´aiuto disaccoppiato al reddito per azienda e di altri pagamenti diretti sarà condizionata all´osservanza di tutta una serie di norme ambientali, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali, nonché sulla sicurezza degli agricoltori sul lavoro. La condizionalità contribuirebbe inoltre al mantenimento dei paesaggi rurali. In caso d´inadempimento dei requisiti di condizionalità i pagamenti diretti verrebbero ridotti proporzionalmente al rischio o al danno occasionato. Perché un´ulteriore riforma del settore lattiero-caseario? Le proposte della Commissione mirano ad adeguare maggiormente al mercato il settore lattiero-caseario e a rafforzarne la competitività a lungo termine. Le riforme proposte per conseguire tali obiettivi si articolano in due fasi: in primo luogo armonizzare la riforma del settore lattiero-caseario prevista dall´Agenda 2000 con le proposte di riforma della Pac in generale, in secondo luogo praticare ulteriori aumenti progressivi delle quote accompagnati da riduzioni dei prezzi d´intervento e da nuovi pagamenti compensativi per i produttori lattieri. I tagli dei prezzi devono essere particolarmente drastici per il burro, che presenta lo scarto più significato tra prezzo interno e prezzi internazionali. Tuttavia una diminuzione dei prezzi del latte avrebbe effetti positivi sulla produzione di formaggi e di prodotti lattiero-caseari freschi, che vede aumentare la propria quota di mercato. Anticipando l´introduzione delle riforme dell´Agenda 2000 ed accelerando tale processo potremo contribuire efficacemente a risolvere gli squilibri che ancora esistono in questo settore, senza pregiudicare gli interessi dei produttori. Le esportazioni comunitarie sarebbero meno soggette alle sovvenzioni, potremmo rispondere più efficacemente alle esigenze interne del settore e adeguarlo maggiormente alle riforme più generali della Pac e al processo dell´allargamento, e migliorare il collegamento con i mercati mondiali. Perché ridurre i prezzi di intervento dei cereali? Per l´Ue, che è tra i più grandi esportatori mondiali di cereali, è importante che i prezzi sul mercato interno siano mantenuti per quanto possibile in linea con quelli dei mercati mondiali. L´esperienza del passato insegna che da un anno all´altro, e persino nell´arco di una stessa campagna di commercializzazione, possono aver luogo forti fluttuazioni che limitano le possibilità di esportazione. La rivalutazione dell´euro rispetto al dollaro statunitense aggrava ulteriormente tale problema. La Commissione è pertanto convinta della necessità di confinare l´intervento al ruolo esclusivo di rete di sicurezza, attraverso l´ultima riduzione del 5% del prezzo di intervento, che passerebbe quindi da 101,03 euro/t a 95,35 euro/t a decorrere dalla campagna 2004/05. La riduzione del prezzo di intervento, insieme all´abolizione delle maggiorazioni mensili, dovrebbe continuare a garantire la competitività del frumento e dell´orzo prodotti nell´Ue sui mercati mondiali. In conformità delle vigenti disposizioni, i pagamenti compensativi per i cereali e gli altri seminativi passeranno da 63 a 66 euro/t. Le proposte di riforma della Pac porteranno ad un´autentica semplificazione? L´introduzione di un unico aiuto al reddito per azienda consentirà di semplificare il sistema di sostegno diretto al reddito. Questa soluzione dovrebbe risultare vantaggiosa non solo per tutte le aziende agricole, ma anche per l´amministrazione. Al posto di una serie di domande, gli agricoltori dovranno presentare una domanda unica sulla base di criteri chiaramente definiti. In questo modo essi potranno concentrare i loro sforzi sulla realizzazione delle aspettative dei consumatori e svolgere il ruolo che essi stessi hanno rivendicato alla Commissione: occuparsi della buona gestione del territorio agricolo, piuttosto che compilare formulari. Per le pubbliche amministrazioni l´aiuto al reddito per azienda rappresenta una considerevole semplificazione dei requisiti in materia di attuazione e di controllo grazie all´introduzione di un pagamento unico nei settori interessati e di un quadro di controllo unico. Tali proposte contribuiranno inoltre ad agevolare il processo di allargamento. La semplificazione del regime di sostegno consentirà ai nuovi Stati membri di meglio integrarsi nella Pac. E le organizzazioni di mercato non interessate dalla riforma (zucchero, olio d´oliva, cotone, tabacco e ortofrutticoli)? Nei prossimi mesi verranno presentate proposte distinte per altri settori per i quali è prevista una riforma (zucchero, olio d´oliva, tabacco, cotone ed eventualmente ortofrutticoli)  
   
 

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