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Notiziario Marketpress di
Giovedì 12 Giugno 2003 |
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OSSERVATORIO NET ECONOMY ITALIA EMARKETPLACE TRANSACTIONAL VS COLLABORATIVE MODEL MAGGIO 2003
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Milano, 12 giugno 2003 - Nel corso del 2002, il settore degli eMarketplace ha continuato a registrare quel processo di riassetto iniziato nel 2001, caratterizzato dalla chiusura e il riposizionamento di numerosi operatori. Il quadro si presenta molto più articolato e l´idea iniziale di un modello aperto, di tipo molti a molti, sembra essere in larga parte superato a causa del mancato raggiungimento di una massa critica in grado di rendere profittevole un´offerta centrata prevalentemente sulla piattaforma transazionale. Lo stesso termine eMarketplace appare oggi inadeguato, contribuendo ad alimentare un clima di generale confusione tra i potenziali utilizzatori. Il maggior tasso di mortalità si è registrato negli Stati Uniti, dove il numero di operatori si è dimezzato nel corso degli ultimi due anni. Non tutti gli eMarketplace , però, hanno disatteso le aspettative. In alcuni settori, anzi, essi sono ormai un luogo privilegiato di incontro, scambio e collaborazione. È il caso di iniziative consortili come Covisint o CGPMarket che sono state in grado di capitalizzare esperienze e competenze di settore e di proporsi sul mercato con un modello di business sostenibile. Anche in Italia si evidenziano - sebbene a livello più contenuto - i trend individuati a livello internazionale. Da un lato continua il ridimensionamento del numero di eMarketplace operativi, dall´altro si riscontra una crescente concentrazione dell´offerta e un maggior grado di specializzazione da parte degli operatori. In linea generale, l´offerta si è arricchita di soluzioni in grado di ottimizzare i processi aziendali, in cui la componente di servizio, attraverso l´erogazione di Vas sempre più personalizzati e in grado di generare valore all´azienda-cliente, assume una posizione predominante. Alla luce di quanto detto, la terza edizione del report sugli eMarketplace di Commercio Elettronico Italia e Mate dà continuità al monitoraggio del comparto intrapreso nel corso del 2000, con l´obiettivo di interpretare le principali caratteristiche della situazione attuale dell´offerta e di delinearne possibili evoluzioni future. L´offerta: i principali risultati sul mercato italiano - Ad un anno di distanza dalla precedente rilevazione in cui erano stati censiti 67 eMarketplace, la situazione è la seguente: 14 operatori - pari al 21% dei 67 operatori censiti - hanno chiuso o sono in stand-by; 9 operatori - 13% dei censiti - hanno modificato il loro modello di business ; 12 nuovi operatori - 18% dei censiti - hanno avviato la loro attività. Si tratta sia di iniziative nazionali rese operative solo ora, che di iniziative internazionali che hanno aperto una sede o un ufficio di rappresentanza in Italia Lo scenario si presenta molto più articolato e si caratterizza per un´elevata concentrazione dell´offerta. Ad aver riscosso maggiori favori sono gli eMarketplace buyer site che offrono servizi e soluzioni per le aziende buyer, prevalentemente di medio-grandi dimensioni. La funzionalità maggiormente utilizzata è l´eSourcing, cioè l´individuazione di fornitori e forniture attraverso il meccanismo di asta1, mentre l´implemention e il management di cataloghi personalizzati per conto delle aziende buyer sono meno diffusi. I servizi offerti dagli eMarketplace possono limitarsi a singole fasi del processo di acquisto sino a prevedere l´intera gestione del processo per conto dell´azienda-cliente. Uno degli aspetti in grado di meglio discriminare tra i diversi eMarketplace è l´attività di scouting. La ricerca e la qualificazione di nuovi fornitori è fornita dalla quasi totalità degli operatori, ma con modalità differenti: da coloro che si avvalgono esclusivamente di certificazioni esterne, a coloro che adottano un approccio prevalentemente consulenziale. Gli eMarketplace in cui è possibile accedere a cataloghi multi fornitore per l´acquisto di beni e servizi indiretti o che si rivolgono prevalentemente all´export, forniscono altresì servizi accessori come il supporto logistico, la consulenza legale e i servizi finanziari, spesso in partnership con terzi. Infine, gli operatori (ancora pochi) che si rivolgono ad un target di aziende di minori dimensioni funzionano anche da "centrale acquisti", cioè promuovono l´aggregazione di volumi di spesa per l´acquisto di beni e servizi. Nonostante sia difficile ipotizzare scenari per il futuro, è possibile identificare alcuni elementi - sin d´ora evidenti - in grado di influire in maniera più o meno rilevante sulla sopravvivenza e lo sviluppo degli eMarketplace. In linea generale, l´offerta dovrà confrontarsi da un lato con la necessità di coinvolgere anche le imprese di minore dimensioni e dall´altro, con l´effettiva sostenibilità nel tempo dello strumento di asta, oggi la principale fonte di revenue degli eMarketplace. 1 A fine 2002 in Italia sono state effettuate oltre 1800 aste per un valore vicino a 700 milioni di Euro. Per un maggiore approfondimento si rinvia al report "AsteB2B online: quale futuro?" Commercio Elettronico Italia-Mate, dicembre 2002. |
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