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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Giugno 2003
 
   
  MARZANO SULLE BIOTECNOLOGIE: APPROVARE IN TEMPI BREVI IL DDL PER LA PROTEZIONE DELLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE

 
   
  Roma, 12 giugno 2003 - Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, ha dichiarato oggi, nel corso di un convegno sulle biotecnologie promosso dalla associazione Assobiotec (Federchimica): "Il metodo razionale per affrontare il tema delle biotecnologie è quello basato sul confronto costi-benefici. Le biotecnologie recano i seguenti benefici: nuovi farmaci; nuovi vaccini; nuove terapie; nuovi strumenti diagnostici; coltivazioni più resistenti a malattie, parassiti o siccità; capacità di depurazione, risanamento e smaltimento a favore dell´ambiente. Se questi sono i benefici, quali sono i costi? Autorevoli cattedre assicurano che i timori manifestati, specie in settori ambientalistici, non sono fondati. Alcuni sostengono che le biotecnologie arricchiscono le famigerate multinazionali, ma a parte il fatto che le piccole imprese biotecnologiche sono il 60 per cento del totale, questo tipo di riferimento è politico e serve principalmente ad attrarre antiamericani e no global. Credo che la soluzione sia quella di organizzare limiti e monitoraggi, ma non tali da sostanziarsi in divieti. I divieti non frenano le attività di ricerca, le rendono solamente sommerse e frenano la competitività. Dunque, paletti di garanzia ma non ostracismo preconcetto. Il problema, peraltro, si pone a livello europeo. Il governo italiano è impegnato a far approvare in tempi brevi il ddl n. 1745, in materia di protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, per il recepimento della direttiva 98/44/Ce del Parlamento e del Consiglio europei. Le azioni del governo non si limiteranno all´ottenimento nel minor tempo possibile della legge di recepimento della direttiva. I suoi contenuti, di grande importanza per l´elaborazione di una strategia di sviluppo, saranno portati a conoscenza dei settori interessati attraverso una campagna di diffusione della materia brevettuale, promossa dall´Ufficio italiano brevetti e marchi. Come in tutti i casi di progresso della conoscenza, anche in questo caso stare fermi equivale ad arretrare".  
   
 

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