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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2003
 
   
  IL 16 E 17 GIUGNO LA PRIMA CONFERENZA SUL MEDITERRANEO E I MILANESI SI SCOPRONO "MEDITERRANEI" PER DUE GIORNI MILANO CAPITALE DEL MEDITERRANEO: MINISTRI, IMPRENDITORI E PROTAGONISTI DELLA CULTURA

 
   
  Milano, 16 giugno 2003. Milanesi spaccati a metà: si sentono uomini del Mediterraneo per il 40.4% degli intervistati, nord europei per il 34.5%. Ma comunque rispettosi degli arabi: il 54,4% ritiene che gli immigrati debbano mantenere le loro usanze, soprattutto se dettate da motivi religiosi. Di più, attivi anche nell´accogliere al meglio gli immigrati: il 16.1% degli intervistati ritiene che si debbano creare dei luoghi di aggregazione con i cittadini milanesi al fine di migliorare ulteriormente l´integrazione. Ma non moschee: utili solo per l´1,6%. E se un 13.6% vorrebbe controllare maggiormente l´immigrazione clandestina, il 12.5% vede con favore la creazione di nuovi posti di lavoro per un livello di vita migliore degli immigrati migliore rispetto al paese d´origine. Bene anche le coppie "miste" per il 55.8% degli intervistati. E la spesa di prodotti arabi è ormai una realtà per il 59% dei milanesi. La data dell´11 settembre 2001 ha influito sulla propensione ai consumi, anche se l´atteggiamento nei confronti degli immigrati dopo quella data non è cambiato (67.3%). Emerge da una ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso il Cirm su un campione di 800 intervistati a giugno 2003. In occasione della Prima Conferenza sul Mediterraneo dal titolo: "Mediterraneo - Italia. Laboratorio Euro - Mediterraneo. Le linee di un´integrazione possibile". Che vedrà Milano capitale del Mediterraneo per due giorni: il 16 e il 17 giugno al Palazzo Mezzanotte - piazza Affari -, si incontreranno intorno allo stesso tavolo ministri, imprenditori e protagonisti della cultura nordafricani, mediorientali, sudeuropei. "Milano è da sempre una città aperta ed internazionale - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l´idea di piccola impresa nei paesi dell´altra sponda del Mediterraneo. E´ un contributo concreto alla stabilità dell´area, che ha visto l´adesione per questa prima Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo, un contributo in vista della vicina presidenza del semestre europeo". "Vorremmo offrire uno strumento concreto - ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale per l´internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano - per contribuire allo sviluppo dell´area mediterranea. Pensiamo ad un Pacchetto "Milano per Mediterraneo" che preveda, tra l´altro, in attesa della Banca Euromediterranea, la costituzione dell´ Euro Med Fund, un fondo Euromediterraneo per facilitare l´ingresso nell´area Nord Africana della aziende milanesi ed europee e lo sviluppo delle imprese locali". La conferenza: è la prima del genere, con oltre 40 protagonisti della politica, dell´economia e della cultura, in tre sessioni tra il 16 e il 17 giugno. Tra gli altri partecipano i membri del governo Tremonti, Frattini, Marzano, Urso, Mantica e 9 ministri di paesi mediterranei (Siria, Algeria, Libia, Egitto, Libano, Turchia), Formigoni ed Albertini, rappresentanti dell´economia italiana come Rainer Masera, Tantazzi, Salvatori, Catania, Bonomi (Alitalia), Passera, Roth, Sangalli ed Ermolli ed imprenditori della Tunisia, Palestina, Siria, Egitto, Cipro, Israele. La sessione "identità e pluralismo" vede tra gli altri Cattaneo (Rai), Carrubba, Bassetti, Fontana, Escobar, Secchi, Afef. Pacchetto "Milano per il Mediterraneo" La conferenza "Laboratorio euro-mediterraneo, le linee di un´integrazione possibile" nelle intenzioni della Camera di Commercio vuole diventare il meeting informale dei paesi mediterranei per la discussione delle politiche economiche, finanziarie, sociali e culturali all´interno della quale dare voce, ogni anno, alle istanze dei diversi paesi rivieraschi. In questo contesto, e rispetto alla popolazione di imprese che guarda ai Paesi della riva sud del mediterraneo come a mercati con interessanti potenzialità di crescita, la Camera di Commercio di Milano intende svolgere un ruolo di pivot, insieme ad altri soggetti istituzionali che assegnano importanza strategica al mediterraneo - nostro vicino prossimo - in vista della costituzione dell´area di libero scambio nel 2010. Il "Pacchetto Milano per il mediterraneo" è la prima articolata proposta che nasce dall´agorà ambrosiano per valorizzare la linea Milano-mediterraneo. Euromed fund - Nel corso degli ultimi due anni la Camera di Commercio di Milano è stata promotrice del tentativo di costituire un fondo di equity finance per sostenere partecipazioni finanziarie in joint ventures tra pmi delle due sponde del mediterraneo. Il fondo avrà sede operativa a Milano ed è stato sviluppato in collaborazione con una primaria società di gestione tunisina; mira a raggiungere sottoscrizioni finanziarie da primarie banche e europee e mediterranee per un ammontare pari a 50 milioni di Euro. Attualmente ha ricevuto la disponibilità della Banca Europea per gli Investimenti ad un primo co-finanziamento e l´interesse da parte di primarie banche europee e mediterranee. La World Bank per il Mediterraneo- Promos/camera di Commercio di Milano in linea con l´attività che ormai da lungo periodo svolge con organismi finanziari multilaterali, intende sostenere la crescita delle pmi milanesi sul mercato nordafricano e favorire l´avvio di collaborazioni, non solo di tipo commerciale, tra pmi delle due sponde. Nel corso della Conferenza sarà siglato un accordo tra Promos/cciaa Milano e World Bank per avviare programmi di formazione nei paesi dell´area Med. Per il primo anno saranno erogati 400.000 euro sia per predisporre e adeguare le necessarie facilities che per svolgere attività di formazione a distanza. Un primo progetto che partirà da Milano, in collaborazione con la World Bank riguarda una serie di attività per lo sviluppo del settore privato nei paesi della sponda sud. Esso mira al rafforzamento del tessuto industriale dei paesi rivieraschi attraverso la moltiplicazione delle esperienze del sistema italiano di piccole e medie imprese. Per conseguire questo obiettivo più generale saranno realizzati, anche in partnership con il Gdln (Global distance learning network) specifici progetti di qualificazione e formazione di risorse umane. Grande rilievo sarà assegnato alla formazione per imprenditori e manager utilizzando modalità di light training. Saranno selezionati gli operatori mediterranei che intendono espandere la propria attività sui mercati esteri e coloro che intendono applicare, all´interno della propria azienda, miglioramenti ed innovazioni di processo e di prodotto. Per essi saranno realizzati corsi di formazione intensivi e di breve durata anche a distanza di tempo, che approfondiranno aspetti di ordine tecnico legati ai processi produttivi e problematiche relative all´organizzazione e gestione aziendale. Procedure di arbitrato e di conciliazione internazionale La Camera Arbitrale di Milano, Azienda Speciale dell´ente camerale milanese, è impegnata nella realizzazione di un progetto per la diffusione nei Paesi dell´area del mediterraneo delle procedure di conciliazione e arbitrato per la composizione delle liti internazionali. Nell´ambito dei programmi volti a favorire e promuovere rapporti economico-commerciali fra paesi del bacino mediterraneo, il tema della risoluzione dei conflitti riveste una grande importanza. Lo sviluppo commerciale mediterraneo passa necessariamente dal fatto che le imprese dell´area (dunque di nazionalità diversa) possano ridurre i tempi e i costi di eventuali controversie internazionali, anche attraverso l´utilizzo di strumenti alternativi di giustizia commerciale - come l´arbitrato commerciale internazionale - certi, snelli ed efficaci per la comunità delle imprese. L´italia, in questo contesto, può senza dubbio assumere un ruolo di primo piano, anche grazie all´attività "paragiurisdizionale" sviluppata negli ultimi 15 anni dalla Camera di Commercio di Milano. Promos e Istituto Europeo di design - Nell´ambito del rapporto di collaborazione tra Promos e l´Ied (istituto europeo di design) saranno avviati programmi per: la diffusione nei paesi dell´area del Mediterraneo della cultura del progetto e del gusto del "made in Italy", con particolare riferimento al design e alla moda che hanno in Milano e nella Lombardia uno dei punti di forza e di visibilità a livello internazionale; l´apertura nei paesi dell´area di scuole del netwok Ied; la definizione di un portafoglio di servizi formativi nel campo del design, della moda e della comunicazione, da offrire ad aziende e professionisti esteri. Italmed - Italmed è un progetto promosso dal Ministero delle Attività Produttive e co-prodotto da Unioncamere e Ice, Istituto per il Commercio Estero, con la partecipazione di realtà camerali molto attive sul fronte dell´internazionalizzazione, come Promos. Si propone l´obiettivo di creare un luogo di crescita e sviluppo delle relazioni fra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il progetto, esecutivo già dal 2001, ha visto: 1. Realizzazione di un portale internet con informazioni di servizio per gli operatori economici; 2. La pubblicazione di tre guide - una di presentazione dell´intera area mediterranea, due di settore riferite ad Egitto e Tunisia; 3. La realizzazione di convegni; 4. L´organizzazione di diverse attività promozionali come missioni imprenditoriali accoglienza di delegazioni. Virtual business meeting - Il servizio di missioni virtuali, organizzato da Promos per favorire il match-making tra imprese, sarà potenziato verso i Paesi del mediterraneo, visti i risultati positivi già ottenuti nel corso di questo anno. La Missione Virtuale consiste nel presentare imprese e prodotti italiani/stranieri a buyer stranieri/stranieri convocati in riunione, attraverso un sistema di videoconferenza via Internet. Realizzare una missione virtuale significa utilizzare uno strumento comunicativo che non solo conserva la forza che caratterizza le missioni classiche, ma che ne aumenta le potenzialità e ne diminuisce costi e difficoltà di realizzazione. La fondazione Mimed - La Camera di Commercio di Milano, in stretta collaborazione con il Comune di Milano, con la Regione Lombardia e con tutti i soggetti locali che intendono operare attivamente al rilancio del partneriato euro-mediterraneo, potrebbe valutare l´opportunità di costituire una fondazione Milano-mediterraneo (Mimed). La fondazione sarebbe il terreno di connessione e di contatto tra i diversi centri di iniziativa euro-mediterranei. La fondazione potrà promuovere sia azioni di rilievo e significato, sia valorizzare e connettere quelle esistenti. La fondazione sarà un "tavolo di concertazione e di cooperazione tra le diverse istituzioni e i diversi protagonisti sociali interessati, la via più adeguata per realizzare forme moderne e mature di aggregazione e di partecipazione delle istituzioni e degli interessi privati singoli ed associati nel ruolo del rilancio del mediterraneo di Milano e della Lombardia. La fondazione si propone come perno di un network funzionale che colleghi alcuni dei più importanti protagonisti milanesi e che operi sulla base del principio dello scambio di competenze e di esperienze. La fondazione Mimed sarà inoltre un nodo di promozione della cultura di impresa, tipicamente ambrosiana e lombarda. Essa dialogherà e sarà pronta ad operare in rete con tutte le altre realtà - di livello locale, nazionale o sovranazionale - interessate, anche con differenti modalità, al rafforzamento della cooperazione euro-mediterrranea. La Ricerca - Il nome Mediterraneo che cosa le fa venire in mente? Mare (74,4%), Sole (9,3%), Isole (5,6%), Turismo (4%), Dieta (3,7%), Buona qualità della vita (2,1%), Pesca (1,8%), Benessere (0,9%), Povertà (0,6%), Opportunità economiche (0,5%), Cous Cous (0,4%), Crisi internazionale (0,2%), Rotta di clandestini (0,1%), Altro (14,2%), Non indica (2,9%). Nel corso degli ultimi 2 anni in quale paese arabo che si affaccia sul Mediterraneo le è capitato di recarsi per turismo o per lavoro? Egitto (6,6%), Tunisia (3,5%), Marocco (2,8%), Turchia (1,6%), Algeria (0,5%), Israele (0,5%), Libano (0,4%), Siria (0,4%), altri Paesi non arabi (2,3%), Non si è recato in questi paesi arabi (81,4%). Dopo essersi recato nel paese che mi ha indicato, ha cambiato la sua opinione relativamente a questi paesi? E come l´ha cambiata? Cambiata in positivo (23,7%), Cambiata in negativo (7,4%), Non l´ho cambiata e rimane positiva (50,7%), Non l´ho cambiata e rimane negativa (8,1%), Non indica (10,1%). Parliamo di immigrazione. Secondo lei, gli immigrati provenienti dai paesi arabi dovrebbero adeguarsi alle nostre usanze o ritiene sia giusto che per loro motivi religiosi mantengano le loro usanze anche nel nostro paese? Dovrebbero adeguarsi alle nostre usanze (41,9%), E´ giusto che mantengano le loro (54,4%), Non indica (3,7%). Secondo lei cosa si dovrebbe fare nel comune di Milano per favorire l´integrazione degli immigrati? Creare luoghi di aggregazione con i cittadini milanesi (16,1%), Controllare l´immigrazione clandestina (13,6%), Creare nuovi posti di lavoro (12,5%), Costruire più asili e scuole per i figli degli immigrati (4,3%), Costruire nuove abitazioni per gli immigrati (4,1%), Costruire centri di accoglienza (5%), Fornire più servizi di assistenza socio-sanitaria (3,3%), Costruire una moschea (1,6%), Altro (11%), Non indica (28,5%). Lei personalmente quanto è favorevole alla creazione di coppie miste cioè composte da italiani, uomini o donne, e immigrati di questi paesi arabi? Molto (23,4%), Abbastanza (32,4%), Poco (21,3%), Per nulla (14,7%), Non indica (8,2%). E viaggia di più o di meno con l´aereo rispetto al passato? Di più (16%), Di meno (20,9%), Non uso l´aereo per viaggiare (40,2%), Non indica (2,9%). Sempre dopo l´11 settembre, ha aumentato, ha ridotto le sue spese per l´acquisto di prodotti provenienti dai paesi arabi del mediterraneo o la sua spesa è rimasta invariata? Ha ridotto la spesa (3,9%), Ha aumentato la spesa (2,7%), La spesa è rimasta invariata (59%), Non acquista prodotti di questi paesi (32,6%), Non indica (1,8%). Dopo l´11 settembre è aumentata o diminuita la sua propensione di ogni tipo di consumo? E di quanto è cambiata? Aumentata fino al 10% (2,8%), Aumentata tra l´11% e il 50% (2%), Aumentata tra il 51% e il 100% (0,6%), Diminuita fino al 10% (9,4%), Diminuita tra l´11% e il 50% (6,8%), Diminuita tra il 51% e il 100% (0,5%), E´ rimasta invariata (75,1%), Non indica (2,8%). Sempre dopo l´11 settembre il suo atteggiamento verso gli immigrati è di: Maggiore diffidenza (27,2%), Minore diffidenza (3,6%), Non è cambiato (67,3%), Non indica (1,9%). Tra le più diffidenti: donne (29%, oltre 55 anni (31,7%), istruzione inferiore (30,3%). In definitiva, lei pensa che la presenza di immigrati nella nostra città, possa influire sulla sua vita? E in che senso? Molto positivamente (5%), Abbastanza positivamente (22%), Abbastanza negativamente (22%), Molto negativamente (5,6%), Non indica (36,8%). Nel complesso, lei si sente un uomo/una donna del Mediterraneo o più vicino allo stampo del Nord Europa? Mediterraneo (40,4%), Nord Europa (34,5%), Una via di mezzo (19,9%), Non indica (5,2%).  
   
 

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