Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Gennaio 2007
 
   
  MULTILINGUISMO: PIÙ CHE UN ONERE, UNA GRANDE OPPORTUNITÀ.

 
   
   Bruxelles, 10 gennaio 2007 - Intervista a Leonard Orban, nuovo commissario europeo per il Multilinguismo - Lei ha partecipato attivamente al processo di adesione della Romania all´Unione europea. Come illustrerebbe in sintesi i cambiamenti che stanno avvenendo nel Suo paese in questo periodo così delicato e impegnativo? La differenza tra come la Romania era fino al dicembre 1989 e come è oggi è enorme. In effetti, prima che iniziasse la cosiddetta rivoluzione, la vita non presentava alcuna vera prospettiva per il futuro, anche se tutti noi avevamo sogni e speranze. Dall´avvio del processo di adesione all´Ue, la Romania vive una fase di modernizzazione davvero sorprendente, che interessa ogni aspetto della vita dei nostri cittadini e che fino a pochissimo tempo fa nessuno avrebbe osato nemmeno immaginare. Di quali cambiamenti parlo? Basta menzionarne qualcuno: crescita economica forte e sostenibile, calo costante dell´inflazione (dal 40% del 2000 al 6,4% nel 2006), diminuzione della disoccupazione e sensibili cambiamenti strutturali nel settore agricolo. Infine - last but not least - non posso non citare la nostra attuazione del processo di Bologna, che ha cambiato decisamente in meglio il panorama dell´istruzione in Romania. Vuole raccontarci quali sono state le Sue prime reazioni alla notizia di essere stato candidato dal Suo paese alla nomina di commissario Ue? Mi sono sentito molto onorato di essere stato nominato per rivestire questa carica così prestigiosa, la più importante e di maggiore visibilità a livello internazionale per un rumeno. Sento quindi una grandissima responsabilità e ho intenzione di fare tutto il possibile per garantire che il portafoglio assegnatomi acquisisca l´importanza che merita e per soddisfare le aspettative riposte nella mia persona. È rimasto sorpreso quando il presidente Barroso l´ha incaricata del multilinguismo e del dialogo interculturale? A dire il vero no. Ritengo che la mia pluriennale esperienza negli affari europei, l´essere stato sottosegretario del governo rumeno e capo negoziatore durante il processo di adesione della Romania all´Unione europea mi abbiano fornito il giusto background e le qualifiche più adatte a svolgere questo incarico di così grande responsabilità. Quali sono le prime iniziative che intende intraprendere e come considera il Suo campo di attività? Innanzitutto intendo esaminare a fondo le possibilità di promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica, come è stato di recente evidenziato dalla Commissione nel suo piano di azione. Poi studierò attentamente le raccomandazioni del gruppo ad alto livello sul multilinguismo. Tutto questo sarà un ottimo punto di partenza per la conferenza ministeriale di fine 2007 in cui si discuteranno i progressi del multilinguismo e del dialogo interculturale e verrà presentato un nuovo piano di azione per far fronte alle sfide future. Immagino che anche il principio “Madrelingua più due (lingue straniere)” sia uno dei Suoi principali obiettivi per i prossimi anni … Sicuramente. Dedicherò inoltre un´attenzione speciale a nuove attività per individuare e condividere le migliori pratiche per l´apprendimento delle lingue. Tra l´altro, tutte le lingue dell´Unione europea — come anche quelle dei principali partner commerciali dell´Ue — potranno beneficiare del nuovo programma per l’apprendimento permanente, che sarà avviato nel 2007. Per quanto riguarda gli obiettivi di Lisbona, sono fermamente convinto che il multilinguismo debba far parte del settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico ed essere alla base delle decisioni riguardanti l´istruzione e l´immigrazione. Infine, considerando che il multilinguismo può essere importante anche per lo sviluppo dell´economia, intendo lanciare un business forum sul multilinguismo per condividere le migliori pratiche e validi approcci aziendali in questo settore. Tra le Sue responsabilità ci sarà senz´altro quella di garantire servizi di traduzione e di interpretazione di altissimo livello in seno alla Commissione, vero? Assolutamente. E sono convinto che questi servizi stiano già svolgendo un ottimo lavoro nella salvaguardia del carattere multilingue dell´Unione europea. Per questo mi occuperò in primo luogo di garantire l´integrazione nel quadro multilinguistico professionale delle tre nuove lingue: bulgaro, irlandese e rumeno. Dedicherò inoltre molta attenzione all´aspetto della qualità e a promuovere attività inerenti alla terminologia. In sintesi, intendo instaurare una stretta collaborazione con tutti i servizi di mia responsabilità, perché ritengo sia il modo migliore per ottenere risultati ottimali. Il multilinguismo è un fattore chiave nella comunicazione e nelle relazioni tra le istituzioni comunitarie e i cittadini dell´Ue. Come intende trasmettere ai cittadini l´importanza del multilinguismo? Ci tengo a sottolineare che una delle massime priorità della strategia di comunicazione della Commissione sta nell´adattamento alle situazioni nazionali e regionali. "Agire a livello locale" implica la comprensione dei messaggi provenienti dall´Ue ed un´attenzione più marcata ai bisogni dei cittadini. In tutto ciò, la lingua è un ingrediente essenziale e imprescindibile. La Direzione generale della Traduzione (Dgt) e le antenne situate negli Stati membri sono indispensabili per trasmettere ai cittadini — nella loro madrelingua! — informazioni sulle decisioni strategiche dell´Ue e sulle loro implicazioni per il futuro. Un altro aspetto importante è quello di spronare i cittadini a imparare le lingue … Immagino che questo sia l´aspetto prioritario per eccellenza. Sì, indubbiamente. In effetti, stando ai risultati della ricerca scientifica, il modo migliore per promuovere l´apprendimento permanente è di garantire una formazione iniziale di alta qualità. Avendo già appreso l´arte di imparare, i cittadini non avranno più paura di studiare qualcosa di nuovo. Iniziare ad apprendere lingue straniere sin dalla prima infanzia rappresenta quindi un efficace contributo al multilinguismo. Tale approccio può essere ulteriormente approfondito attraverso programmi esistenti, quali Socrates, Leonardo da Vinci, Tempus, Erasmus Mundus o il nuovo programma per l´apprendimento permanente. Anche Internet e i vari strumenti multimediali contribuiscono a promuovere efficacemente il multilinguismo. La sottotitolazione dei film può inoltre essere per i cittadini un buon incentivo ad apprendere lingue straniere, come lo dimostra l´esperienza degli Stati membri in cui tale pratica è diffusa. Visto che siamo in tema di istruzione, vorrei solo segnalare che in occasione dei festeggiamenti per il 50° anniversario del trattato di Roma indiremo una gara di traduzione a cui parteciperanno molti istituti scolastici di tutta Europa. Le è già capitato di provare in prima persona quanto sia importante conoscere le lingue? Sì, è successo durante i negoziati per l´adesione della Romania all´Ue. Io ero capo negoziatore e ho dovuto discutere una serie di questioni molto delicate con interlocutori di molti paesi e culture differenti. A quel punto non potevo non rendermi conto dell´importanza delle lingue. Sappiamo che Lei parla quattro lingue … Potrei anche aggiungerne una quinta (ride). Da quando mi occupo di affari europei sono stato infatti costretto ad imparare il cosiddetto "eurogergo". So bene che non si tratta di una lingua nell´accezione propria del termine, però devo dire che mi ci è voluto un po´ per familiarizzarmici! Conoscere lingue straniere ha avuto per Lei implicazioni anche a livello personale? Ho viaggiato molto — soprattutto fino al 2000 — e penso di aver visitato una cinquantina di paesi. Sicuramente i miei itinerari sono stati sempre piuttosto schematici e basilari: aeroporto – sala riunioni – albergo – aeroporto. Ma non appena avevo un momento libero mi rendevo conto che, grazie alla conoscenza delle lingue straniere e alla mia predisposizione personale, riuscivo a sentirmi più a mio agio e integrato nell´ambiente a me circostante. Ero quindi in grado di capire meglio i problemi del paese in cui mi trovavo, la cultura e . Anche la mentalità della gente. Quali sono i Suoi propositi per l´anno nuovo e cosa si sente di dire ai nostri lettori? Il mio proposito più importante è sicuramente quello di essere un buon commissario! Darò il massimo per aiutare i cittadini a capire quanto sia importante il multilinguismo perché grazie ad esso tutti — ovunque vivano e qualsiasi lingua parlino — possono essere capiti, ascoltati e rispettati. In altre parole: il mio obiettivo è di dimostrare che la diversità culturale e la diversità linguistica non sono un peso ma un´occasione d´oro da non lasciarsi scappare. Il mio augurio per i lettori? Che sfruttino, senza esitazione alcuna, tutti i vantaggi che ci offre l´incredibile patrimonio culturale e linguistico che abbiamo la fortuna di avere qui in Europa. .  
   
 

<<BACK