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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Giugno 2003
 
   
  FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI NOVUSPHARMA S.P.A. E CELL THERAPEUTICS, INC. (CTI): NASCE UNA SOCIETÀ BIOFARMACEUTICA INTERNAZIONALE FOCALIZZATA IN ONCOLOGIA. PIXANTRONE VERRÀ COMMERCIALIZZATO DALLA NUOVA SOCIETÀ IN USA

 
   
  Bresso (Mi, Italia) e Seattle (Wa., Usa) - 18 giugno 2003 - Novuspharma S.p.a. E Cell Therapeutics, Inc. Hanno annunciato ieri la firma di un accordo di fusione che prevede l´incorporazione di Novuspharma in Cti. Questa operazione rientra nella strategia di crescita di entrambe le società ed ha l´obiettivo di creare una società biofarmaceutica internazionale in grado di rafforzare le rispettive capacità complementari nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci innovativi in oncologia. Cti, Inc. Con sede a Seattle, Usa, è una società biofarmaceutica quotata al Nasdaq che vende il Trisenox, registrato in Usa ed Europa per la cura della leucemia promielocitica acuta recidivante/ refrattaria e ha in sviluppo lo Xyotax (paclitaxel poliglutammato), attualmente in fase Iii di sperimentazione clinica nei tumori del polmone e dell´ovaio. Il Pixantrone rappresenterà per Cti il terzo prodotto di punta inserito nel proprio portafoglio dal 1998. Novuspharma, quotata sul Nuovo Mercato e con sede a Bresso (Mi), è una Società biofarmaceutica che sta sviluppando Il Pixantrone, un potenziale best in class nella famiglia delle antracicline, attualmente in fase Iii di sviluppo clinico per il trattamento del linfoma. Il Pixantrone potrà essere commercializzato sul territorio americano utilizzando la struttura di marketing e la rete di vendita di Cti in ematologia/oncologia. Novuspharma, grazie alla sua esperienza nello sviluppo di farmaci antitumorali, precedentemente maturata in Boehringer Mannheim e Hoffmann-la Roche, arricchisce in modo complementare ed amplia l´expertise di Cti. In base all´accordo di fusione, approvato all´unanimità dai Consigli di Amministrazione di entrambe le Società, gli azionisti di Novuspharma riceveranno n. 2,45 azioni ordinarie Cti di nuova emissione in cambio di ogni azione ordinaria Novuspharma, in un´operazione valutata complessivamente oltre 700 milioni di dollari (in base alla quotazione di Cti alla data del 16 giugno 2003). Cti richiederà che le azioni della società, attualmente quotate al Nasdaq, siano quotate anche sul Nuovo Mercato. Sulla base di circa 33,1 milioni di azioni Cti attualmente in circolazione, in seguito all´operazione proposta, la società incorporante prevede di avere complessive 49,1 milioni di azioni, di cui 33,1 milioni di azioni attualmente già in circolazione più 16 milioni di azioni di nuova emissione, da assegnare in concambio agli azionisti di Novuspharma. Al termine dell´operazione gli attuali azionisti di Novuspharma possederanno circa il 32,6% del capitale della società risultante. L´operazione è soggetta all´approvazione da parte delle assemblee degli azionisti di Cti e Novuspharma. La stipula dell´atto di fusione, prevista per la fine del 2003, è soggetta, oltre che al nulla osta da parte delle autorità competenti, anche ad alcune condizioni sospensive (tra cui l´ammissione a quotazione sul Nuovo Mercato delle azioni della società statunitense ed eventuali recessi da parte degli azionisti Novuspharma dissenzienti per un corrispettivo complessivo inferiore a 25 milioni di dollari). Gli azionisti rilevanti di Novuspharma e di Cti hanno assunto, nei termini di cui ai relativi contratti, l´impegno di votare a favore della fusione e di non alienare le azioni possedute fino alla data dell´assemblea convocata per approvare il progetto di fusione o, ove anteriore, il 31.12.2003. Tali accordi sono strettamente funzionali alla realizzazione dell´operazione di fusione e costituiscono parte integrante degli accordi raggiunti da Novuspharma e Cti sul progetto di fusione. I dati farmacologici e clinici raccolti fino ad oggi suggeriscono che il Pixantrone, molecola scoperta e sviluppata da Novuspharma, abbia una minor cardiotossicità e una maggior attività rispetto alle antracicline disponibili sul mercato. Grazie a queste caratteristiche il farmaco potrebbe migliorare in modo importante il trattamento dei tumori dove si impiegano antracicline. Le antracicline sono tra i farmaci oggi più usati in chemioterapia. Fin dal lancio nel 2000 di Trisenox per il trattamento della leucemia promielocitica acuta recidivante/refrattaria, Cti ha costituito una rete di marketing e vendita dedicata all´ematologia/oncologia che potrà essere utilizzata per la commercializzazione diretta di Pixantrone negli Usa. Il lancio del Pixantrone è previsto per il 2006, con vendite al picco di 150 milioni di dollari. La fusione porterà alla creazione di una Società con una forte posizione finanziaria pari a circa 230 milioni di dollari (dato al 31 marzo 2003). Le sinergie operative si tradurranno in una significativa riduzione di costi che inizierà già dal 2003 e che nel 2004 sarà tra circa 15 e 18 milioni di dollari. Cti trasferirà le attività di sviluppo precoce, preclinica e farmacologia, nonché il marketing e le vendite per l´Europa, a Bresso, Milano, che diventerà la sede europea della nuova Società. James A. Bianco, M.d., Presidente e Amministratore Delegato di Cti, continuerà a mantenere tali cariche nella nuova Società. L´amministratore Delegato di Novuspharma, Silvano Spinelli, diventerà membro del Management Team di Cti, ricoprendo la posizione di Direttore Generale della sede europea e di Executive Vice President Development della nuova Società. Erich Platzer, M.d., attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione di Novuspharma, e Silvano Spinelli entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione di Cti insieme ad un terzo membro indipendente scelto di comune accordo tra le due società. James A. Bianco ha così commentato: "Il nostro piano denominato "2 per 5", che prevede la presentazione di 2 domande di registrazione (Nda) ogni 5 anni, è stato fino ad ora applicato con successo. Infatti, dopo la registrazione e il lancio di Trisenox negli Usa nel 2000, prevediamo di presentare la Nda per lo Xyotax entro la fine del 2004. Con questa operazione confermiamo la nostra forte determinazione nel potenziare le capacità commerciali della Società, mettendo a disposizione dei pazienti composti innovativi come il Pixantrone, e nello sviluppare le necessarie competenze per accrescere la nostra presenza competitiva nel mercato oncologico internazionale. Considerando che il Trisenox continua ad acquisire quote di mercato negli Usa", ha proseguito Bianco, " i significativi dati di tollerabilità ed efficacia nel linfoma aggressivo ottenuti da Pixantrone, rappresentano un naturale mezzo per estendere la nostra presenza nell´ematologia oncologica. Questi due prodotti insieme offrono alla Società l´opportunità di guadagnare significative quote di mercato in un segmento che riteniamo molto promettente dal punto di vista commerciale. Il rafforzamento garantito dalla fusione, insieme al recente ottenimento per lo Xyotax della procedura fast track da parte della Food and Drug Administration statunitense, consentono a Cti di riconsiderare l´interesse nei confronti di un partner per la commercializzazione di Xyotax fuori degli Usa, rivolgendo l´attenzione a grandi società multinazionali, molte delle quali hanno già valutato le potenzialità commerciali del composto." "Questa fusione ci consente di far crescere Novuspharma verso una prospettiva commerciale grazie a Trisenox. Sono certo che, grazie alla nostra conoscenza del mercato e alle nostre relazioni sul territorio europeo, saremo capaci di allargare le prospettive di vendita del composto" ha commentato Silvano Spinelli. "Inoltre, le competenze e l´esperienza di Novuspharma nello sviluppo preclinico e clinico di composti antitumorali sono straordinariamente sinergiche e complementari con quelle di Cti". "Sono rimasto impressionato dai risultati clinici e dal potenziale commerciale di Xyotax" ha commentato Erich Platzer, che è stato coinvolto nella purificazione del G-csf umano (Neupogen) e che in seguito ha ricoperto la posizione di responsabile dello sviluppo oncologico mondiale di Roche Pharmaceuticals, dove è stato artefice della commercializzazione di diversi blockbuster quali Mabthera (rituximab) ed Herceptin (trastuzumab). Platzer ha continuato dicendo: "Siamo fermamente convinti che questo accordo sia nell´interesse degli azionisti, dei dipendenti e dei pazienti che trarranno beneficio da questi trattamenti innovativi." Le potenziali sinergie della nuova Società generano una forte posizione finanziaria, consentono una significativa riduzione dei costi, rafforzano le capacità di sviluppo in oncologia e incrementano i ricavi potenziali, grazie alla rete commerciale americana ed all´allargamento del portafoglio prodotti. Cti e Novuspharma condividono le priorità e la mission oncologica e hanno un mix di competenze estremamente sinergico in grado di generare risparmi di costi nel breve e nel lungo termine. Cti ha focalizzato le proprie attività sulla scoperta, lo sviluppo e l´acquisizione di prodotti in fase avanzata di sviluppo e nella commercializzazione di trattamenti innovativi in oncologia. Come conseguenza di questo impegno strategico, la maggioranza delle attività di Cti nelle aree di preclinica e di produzione è stata demandata a società terze qualificate. La maggior parte dei prodotti in avanzato sviluppo clinico e i composti in commercio o i loro principi attivi sono attualmente prodotti in Europa. Per contro, l´esperienza di Novuspharma si è focalizzata soprattutto sulle attività precliniche (chimica medicinale, sviluppo analitico, farmacologia, tossicologia, farmacocinetica) e cliniche di fase I/ii. La strategia di Novuspharma prevede di portare i composti candidati fino alla fase Ii di sviluppo clinico, offrendoli successivamente in licenza a partner commerciali. Cti trasferirà la maggior parte delle attività di preclinica, Cmc e sviluppo clinico di fase I/ii presso la sede di Novuspharma a Bresso (Mi) che diventerà centro di eccellenza per tali attività e sede europea della Società. Seattle continuerà a essere "casa madre" e qui verranno mantenute le attività di scoperta e validazione di nuovi target e quelle di sviluppo clinico avanzato di fase Ii/iii e commercializzazione. La necessaria riorganizzazione a seguito della fusione porterà ad una riduzione della forza lavoro complessiva della nuova realtà nell´ordine delle 55-60 unità. Cti e Novuspharma S.p.a. Hanno costituito un team per l´integrazione che avrà lo scopo di ottimizzare le sinergie operative e la riduzione dei costi identificati durante la discussione del piano di fusione. Si prevede che nel periodo di transizione le attività delle Società procederanno come precedentemente pianificato e che la fusione non avrà alcun impatto negativo sulle varie sperimentazioni cliniche in corso. Cti ha utilizzato come advisor finanziario Cibc World Markets Corp mentre l´advisor di Novuspharma è stato S.g. Cowen Securities Corp  
   
 

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