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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Giugno 2003
 
   
  SCOPERTE: DAGLI ALCOLI LA MOLECOLA DEL PROFUMO CHANEL N. 5

 
   
  Una goccia di Chanel N. 5 può costare cara all´ambiente, visto che per ottenerla servono i carbonili, composti ricavati da processi chimici che sfruttano metalli rischiosi per la salute, come il cromo e il manganese, o reagenti organici come il dimetilsolfossido. I ricercatori dell´Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo hanno tuttavia scoperto un nuovo metodo per ottenere in maniera pulita lo stesso risultato: nuovi catalizzatori solidi in grado di convertire rapidamente gli alcoli in carbonili - indispensabili anche per produrre farmaci, ormoni e vitamine - utilizzando semplicemente l´ossigeno a pressione atmosferica, vale a dire un reagente a basso costo, facilmente disponibile e che non dà alcun sottoprodotto a parte l´acqua. Per essere utilizzati nella conversione dei numerosissimi alcoli di interesse industriale occorre però che questi catalizzatori siano altamente attivi e selettivi ma anche versatili: "Esattamente le caratteristiche dei materiali che abbiamo sviluppato - spiega Rosaria Ciriminna, la ricercatrice dell´Ismn-cnr che li ha ideati -. Utilizzando il processo sol-gel, siamo riusciti ad ottenere dei materiali nanoibridi, che hanno cioè allo stesso tempo natura organica ed inorganica su scala nanometrica, e che si sono rivelati catalizzatori aerobici molto più attivi della specie catalitica libera". Proprio perché versatili questi catalizzatori sono disponibili sotto forma di polveri, di membrane o di film sottili, ideali per sintesi continue o per applicazioni come la chimica combinatoriale, utilizzata dall´industria farmaceutica per sintetizzare contemporaneamente molte molecole diverse. Al termine della reazione c´è una soluzione contenente soltanto il prodotto carbonilico, che può essere isolato rapidamente senza rischi per l´ambiente e la salute mentre il catalizzatore è pronto ad essere riutilizzato. "I risultati sono a disposizione dell´industria - sottolinea Mario Pagliaro, dell´Ismn-cnr, che ha collaborato alle ricerche - e siamo sicuri che troveranno presto applicazioni pratiche utili sia da un punto di vista ambientale che da quello economico".  
   
 

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