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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2003
 
   
  IASSEMBLEA ASSOLATTE: LŽEXPORT DEI FORMAGGI VOLA (+7,7%), MA TANTE LE SFIDE PER IL FUTURO

 
   
  Milano, 19 giugno 2003 - "LŽindustria lattiero casearia italiana ha dimostrato anche nel 2002 di rappresentare un patrimonio ricchissimo, frutto dellŽesperienza e della sapienza di tutti gli operatori: con 13,2 miliardi di Euro di fatturato complessivo il settore si conferma infatti al primo posto allŽinterno dellŽindustria alimentare e i formaggi italiani, in particolar modo quelli tradizionali, incrementano le brillanti performance nellŽexport (+7,7%), già realizzate negli scorsi anni." Con queste parole Giuseppe Ambrosi, Presidente di Assolatte, ha aperto oggi i lavori dellŽAssemblea annuale dellŽAssociazione Italiana Lattiero Casearia. Si è trovato in sintonia con Ambrosi anche il Presidente di Federalimentare, Luigi Rossi di Montelera: "È con vero piacere che partecipo oggi ai lavori dellŽAssemblea annuale Assolatte.- ha dichiarato Rossi di Montelera - Anche perchè vi confermate primo comparto del settore alimentare in un anno molto particolare. LŽindustria alimentare nel suo complesso ha registrato infatti nel 2002 un avanzamento che lŽha portata a diventare il secondo comparto industriale italiano, dietro solo a quello metalmeccanico." La brillante perfomance del comparto è da attribuire agli sforzi e allŽimpegno di tutti gli operatori del settore:"Talvolta si dimentica - ha aggiunto Ambrosi - che tanto lŽagricoltura quanto lŽindustria alimentare sono il frutto in Italia di una comune tradizione e, anche laddove operino separatamente, sono entrambe portatrici di valore aggiunto per tutta la filiera. Proprio per questo siamo certi che anche lŽattuale contrattazione interprofessionale sul prezzo del latte giungerà ad un accordo che soddisfi entrambe le parti." Nonostante i brillanti risultati economici del comparto Ambrosi non ha nascosto che il quadro che si delinea per il futuro presenta anche alcuni elementi di incertezza, che vengono sia dai negoziati Wto, sia dalle nuove dinamiche che coinvolgeranno lŽUnione Europea. "Forti preoccupazioni - ha dichiarato in merito Ambrosi - derivano dal fatto che nel documento di mediazione proposto dallŽOrganizzazione mondiale del commercio non si sia fatta menzione alcuna alla protezione internazionale delle denominazioni geografiche, che forse rappresentava lŽunico tema veramente interessante per le nostre produzioni". LŽallargamento dellŽUnione Europea, con lŽingresso dal 16 aprile 2003 di 10 nuovi paesi, può portare invece con sé anche aspetti critici: "Troppo spesso - ha detto in merito Ambrosi - nelle analisi dei possibili scenari, ci si limita alla constatazione che si tratta di Paesi con un tasso di autosufficienza ancora inadeguato. Ma è un errore, perché bisogna valutare, e da subito, che lŽingresso di questi 10 nuovi Stati rischia seriamente di causare, a nostre spese, nuovi squilibri di mercato allŽinterno dellŽUnione e di cambiare il processo decisionale comunitario su questioni delicate, sulle quali già in passato si era raggiunto con difficoltà un assestamento." Per restare in Europa anche la riforma della Politica Agricola Comune (Pac), che ha spostato ulteriormente nel tempo lŽipotesi di un superamento delle quote latte, costituisce un elemento critico per il settore. "Ciò non toglie - ha aggiunto Ambrosi - che continueremo a batterci per ottenere il superamento e proprio in vista di questo obiettivo, che purtroppo vediamo sempre più lontano, sarà bene metterci a lavorare sin da subito perché si possa arrivare a quel giorno con unŽindustria efficiente, avendone difeso e sostenuto i suoi marchi in ambito nazionale e internazionale."  
   
 

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