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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Gennaio 2007
 
   
  UNIVERSITÀ SCOZZESE OTTIENE FINANZIAMENTI PER PROGETTI DI RICERCA INNOVATIVI IN MATERIA DI SALUTE

 
   
  Bruxelles, 10 gennaio 2007 - L´università di Aberdeen si è aggiudicata i finanziamenti erogati per quattro progetti innovativi da un programma scozzese volto ad avvicinare la ricerca d´avanguardia al mercato. I progetti spaziano da una cura per l´artrite a metodi di somministrazione dei farmaci ispirati alle spugne di mare, a un nuovo insettifugo nonché a un´apparecchiatura per esercizi riabilitativi dopo una malattia o un incidente. Il Fondo Nestech, creato grazie al contributo dell´Office of Science and Technology scozzese, della Scottish Enterprise e delle Università di Aberdeen, Dundee e St. Andrews, è amministrato da una società di gestione dei capitali a nome dei tre atenei. Scopo del programma è consentire a ciascun progetto di raggiungere una fase in cui sia possibile creare un´impresa spin-out o in cui la concessione di una licenza diventi una prospettiva allettante. I nuovi progetti hanno ricevuto in totale oltre 700 000 Gbp (1,04 Mio Eur). Il chimico farmaceutico Iain Greig sta mettendo a punto nuovi medicinali per la cura dell´artrite reumatoide, una patologia che interessa circa l´1% della popolazione occidentale e, pertanto, costituisce una delle principali cause di disabilità. Per la cura sono necessari agenti biologici che costano circa 15 000 Eur l´anno per paziente. Questo significa che, nel Regno Unito, solo il 15% circa delle persone affette da questa patologia ha accesso alle cure. «Abbiamo scoperto una serie di nuovi farmaci che assolvono esattamente la stessa funzione dei medicinali più cari, ma a un costo molto ridotto», afferma il dottor Greig. «Riteniamo che tali farmaci siano in grado di rivoluzionare il trattamento dell´artrite reumatoide e di altre patologie infiammatorie quali la malattia infiammatoria dell´intestino e la psoriasi». Marcel Jaspars e Rod Scott hanno ricevuto finanziamenti per creare un prodotto sintetico che è simile alle tossine naturali generate dalle spugne di mare. Le tossine sono interessanti poiché sono in grado di formare temporaneamente nelle membrane cellulari pori attraverso cui possono passare le molecole. Se i ricercatori riusciranno a produrre versioni sintetiche di queste tossine, sarà possibile utilizzarle per un rilascio efficace dei farmaci nelle cellule. «Alcuni medicinali presto o tardi si rivelano inefficaci nelle sperimentazioni di farmaci perché non riescono ad attraversare la membrana della cellula», afferma il professor Jaspars. «Se non riescono a penetrare nella cellula, come possono funzionare?» «Il nostro strumento potrebbe lasciar passare le molecole di piccole dimensioni e permettere di utilizzare di nuovo i farmaci scartati. Potrebbe essere utilizzato anche per il rilascio di geni o proteine nelle cellule». Il dottor Scott spiega che le spugne marine producono tossine che formano pori come difesa chimica contro pesci e microrganismi. «Ciò che dobbiamo davvero fare è abbandonare l´uso di spugne che generano un insieme molto complesso di tossine e creare le nostre molecole ben definite e dotate di proprietà analoghe», afferma. Jenny Mordue riceverà finanziamenti per un progetto collaborativo con il Rothamsted Research finalizzato allo sviluppo di un insettifugo naturale. Gli insettifughi più efficaci attualmente a disposizione possono avere effetti collaterali indesiderati, come ad esempio sciogliere la plastica. Per alcuni se ne sconsiglia l´uso sui bambini nonché l´impiego a lungo termine. «È necessario sviluppare con urgenza un prodotto completamente sicuro e naturale ed è ciò che stiamo cercando di fare, partendo dai sistemi repellenti naturali dell´organismo», afferma il professor Mordue. «Abbiamo individuato diversi composti e ora stiamo cercando di trovare la combinazione migliore. Attualmente li stiamo sperimentando in tutto il mondo per capire quale di essi costituisca la migliore difesa da punture di insetti di diverso tipo». Nestech finanzierà anche un altro progetto collaborativo teso a completare il prototipo di un dispositivo da utilizzare nella riabilitazione di pazienti dopo un incidente o una malattia. Richard Neilson lavorerà al progetto in collaborazione con Marco Cardinale, della British Olympic Association. L´apparecchiatura progettata sarà destinata a essere utilizzata negli ospedali e, se necessario, potrà anche essere installata sul letto del paziente. Potrebbe inoltre essere utilizzata da fisioterapisti e atleti. .  
   
 

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