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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2003
 
   
  UN PROGETTO FINANZIATO DALL´UE SVILUPPA UN NUOVO METODO PER MISURARE L´INQUINAMENTO DEI SITI DEL PATRIMONIO CULTURALE

 
   
  Bruxelles, 24 giugno 2003 - Il team di un progetto finanziato dalla Commissione europea sta sviluppando un nuovo metodo per monitorare l´inquinamento ambientale nei musei e nelle gallerie d´arte. La tecnica elaborata consentirà quindi ai curatori di controllare ininterrottamente il potenziale di danno, tramite l´utilizzo di una tecnologia semplice ed economicamente conveniente. Il progetto Mimic (Microclimate Indoor Monitoring in Cultural Heritage Preservation) è in parte finanziato nell´ambito della sezione "Ambiente, energia e sviluppo sostenibile" del quinto programma quadro e riunisce partner provenienti da Regno Unito, Italia, Spagna, Danimarca e Paesi Bassi. In collaborazione con i centri del patrimonio culturale, quale l´Alcázar di Segovia (Spagna), il team ha utilizzato una serie di dosimetri (strumenti che consentono di rilevare le particelle volatili) a basso costo per valutare gli effetti delle combinazioni di inquinanti, i valori limite del danno e le anomalie microclimatiche locali. A differenza dei tradizionali metodi di valutazione, che si basano sull´immissione di aria in un rivelatore, i dosimetri per la misurazione del danno svolgono una funzione passiva e sono più adatti per essere utilizzati nei siti del patrimonio culturale. Fra i partner del progetto figura l´Istituto sull´inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) italiano. "Il campionatore passivo che abbiamo progettato offre numerose vantaggi rispetto ai campionatori tradizionali: bassi costi di produzione, silenziosità, [dimensione] ridotta e, soprattutto, capacità di monitorare contemporaneamente più punti della stessa area", ha chiarito Franco De Santis, un ricercatore dell´Istituto. Anche se i dati ottenuti hanno consentito al team di acquisire molte nozioni sulla natura del degrado ambientale, ad esempio riguardo agli effetti nocivi delle combinazioni di inquinanti, i ricercatori intendono sviluppare ulteriormente il progetto. Tramite l´utilizzo di una tecnologia a cristalli di quarzo trattati, i ricercatori auspicano di produrre semplici dosimetri che i curatori ed i conservatori di opere d´arte potranno utilizzare e decodificare su base continua. Ciò consentirà loro di adottare decisioni più consapevoli su questioni quali la necessità di spostare o restaurare un dipinto o un arazzo. In tal modo, il team spera che il suo lavoro, unitamente ai dati importanti che sono già stati raccolti nel corso del progetto, contribuirà a preservare i siti europei del patrimonio culturale e le opere d´arte.  
   
 

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