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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Giugno 2003
 
   
  DDL GASPARRI: MINISTRO, NON E´ LEGGE PER SALVARE RETEQUATTRO

 
   
  Roma, 26 giugno 2003 - Il ddl Gasparri ´´e´ una legge che porta il paese verso il digitale e apre il settore ad altre presenze. Proseguiamo quel lavoro guardando al pluralismo, non alla tutela di una sola rete, ma alla moltiplicazione delle reti´´. Cosi´ il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, risponde alle accuse di voler difendere con il ddl che porta il suo nome il futuro di Retequattro. A margine del faccia a faccia con il presidente della Vigilanza, Claudio Petruccioli, sul riassetto del sistema radiotelevisivo, Gasparri spiega: ´´Con il digitale terrestre i canali diventeranno piu´ di cento, quindi non ha alcun senso sacrificare presenze, togliere la pubblicita´ alla Rai o sopprimere una rete. Si va verso l´ ampliamento dell´ offerta ed e´ logico far proseguire chi opera e far entrare chi vorra´ farlo´´. Quanto ai rilievi, o presunti tali, del presidente della Repubblica Ciampi sul ddl, il ministro Gasparri sottolinea a chi gli formula cosi´ la domanda che sono ´´presunti tali´´. E aggiunge: ´´Stiamo discutendo in commissione e abbiamo pochi minuti fa finito di votare l´ art.14, la discussione poi proseguira´ in aula´´. Quanto invece ai rilievi dell´ opposizione, per Gasparri si tratta ´´di un atteggiamento normale´´. ´´Ci sono posizioni diverse anche - prosegue Gasparri - all´ interno dell´ opposizione. Mi meraviglio pero´ che non si colga la continuita´ della data per il passaggio al digitale terrestre che fu proprio il governo di centrosinistra a stabilire. Comunque il dibattito acceso e´ nel solco della tradizione di un tema molto sentito´´. In merito all´ emendamento al ddl presentato dal senatore Ds Claudio Petruccioli, il ministro delle Comunicazioni dice: ´´La sentenza della Corte costituzionale sostiene che non ci devono essere regimi transitori. Quell´ emendamento e´ ispirato da saggezza, ma potrebbe presentare criticita´ da questo punto di vista. Comunque ne apprezzo lo spirito´´. Infine, sui tempi di approvazione della legge, Gasparri ribadisce che ´´sono quelli decisi dal Parlamento. Si ipotizza l´ inizio della discussione in aula dal 3 luglio´´.  
   
 

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