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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Gennaio 2007
 
   
  CLAUDIO MARTINI A BRUXELLES DIALOGA CON JEREMY RIFKIN LŽUNIONE EUROPEA PER UNA ECONOMIA DELLŽIDROGENO VERDE "LE REGIONI SONO LE PIÙ ADATTE A PROMUOVERE UNA GESTIONE SOSTENIBILE DELLŽENERGIA"

 
   
  Bruxelles, 11 dicembre 2007 - Mentre la Commissione europea è impegnata ad approvare il "Pacchetto Energia" che consiste in una decina di documenti strategici sulla politica energetica comunitaria, come la messa in atto della direttiva sulla "elettricità verde", la comunicazione sui combustibili fossili "puliti" o la "road map" sulle energie rinnovabili, le regioni si interrogano con Jeremy Rifkin, premio Nobel per lŽEconomia e autore del bestseller "Il Sogno Europeo", sulla diffusione dellŽidrogeno come fonte di energia per il futuro. Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e della Conferenza delle regioni periferiche e marittime dŽEuropa (Crpm) e Riccardo Illy, presidente del Friuli Venezia Giulia e dellŽAssemblea delle regioni dŽEuropa (Are) sono intervenuti a sostegno di unŽeconomia dellŽidrogeno nella Ue durante un seminario organizzato stamani al Parlamento europeo grazie allŽiniziativa degli eurodeputati Vittorio Prodi (Eldr - Italia), Claude Turmes (Verdi-francia) e Jo Leinen (Pse-germania), che ha visto la partecipazione di Jeremy Rifkin e Philippe Busquin già commissario europeo alla ricerca ed eurodeputato (Pse-belgio). Secondo lŽEurobarometro il 60% dei cittadini europei reputano che la ricerca nel campo energetico debba essere una priorità della Ue negli anni a venire e che i combustibili fossili debbano essere sostituiti dalle energie rinnovabili, anzi la Commissione propone una "nuova rivoluzione industriale" per passare ad una economia "povera" di carbone. "LŽintegrazione europea ha avuto inizio in due settori energetici, il carbone e lŽacciaio - ha dichiarato Claudio Martini a nome delle 155 Regioni che rappresenta alla Crpm - perché i padri fondatori avevano capito che il controllo condiviso dellŽenergia avrebbe assicurato la pace nel continente. Oggi molte regioni come la Toscana, si sono impegnate per ridurre le emissioni nocive in atmosfera e contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati a Kyoto. La Toscana ha avviato, infatti, diverse sperimentazioni nella convinzione che il futuro sia lŽidrogeno, soprattutto nel settore dei trasporti urbani, nelle lavorazioni manifatturiere, nella filiera del vetro e nel riciclaggio dei rifiuti o nella realizzazione di veicoli ad uso privato. AllŽinizio dellŽestate scorsa è stata inaugurata la prima stazione di servizio multienergy dŽItalia che dispone anche di una pompa per lŽerogazione di idrogeno prodotto con fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici e mini-eolico). Jeremy Rifkin vede nellŽidrogeno una fonte di energia alternativa credibile e sicura. "LŽenergia rinnovabile - ha dichiarato lŽeconomista americano - esiste ovunque sul nostro pianeta. Se mettiamo in comune e accumuliamo in forma di idrogeno questa energia rinnovabile e la diffondiamo su larga scala grazie a una rete possiamo ottenere nel campo dellŽenergia quello che abbiamo ottenuto con lŽinformazione e la comunicazione grazie a internet. LŽeuropa che è nata su delle politiche energetiche comuni può essere il continente leader in questo campo e fare da protagonista in una nuova rivoluzione industriale, creando milioni di nuovi posti di lavoro e contribuendo al raggiungimento degli obbiettivi di Lisbona. LŽuso dellŽidrogeno non è legato solo alla produzione di energia, ma al problema del riscaldamento del pianeta, alla stabilità del Medioriente e allo sviluppo del Terzo Mondo. Anche se tradizionalmente la politica dellŽenergia si concepisce a livello nazionale o soprannazionale e se si considerano attori privilegiati gli Stati e i grandi gruppi industriali il fabbisogno energetico è un problema globale dove il ruolo delle autorità regionali non può più essere ignorato. "Le regioni, per la loro prossimità ai cittadini - ha sottolineato ancora il presidente Martini - sono la scala di governo più adatta a promuovere una gestione sostenibile delle risorse energetiche. Le amministrazioni regionali possono informare le popolazioni sui problemi energetici e ambientali attuali e futuri, contribuire alla formazione di una nuova consapevolezza nei cittadini, incentivare, o in certi casi imporre, il risparmio energetico e soprattutto sostenere attivamente lo sviluppo di energie rinnovabili sui loro territori. EŽ dunque essenziale che le Regioni siano fortemente associate nelle riflessioni dellŽUnione europea sul futuro della sua politica energetica, e lŽenergia non deve essere considerata solo una infrastruttura per lo sviluppo, ma lŽelemento stesso dello sviluppo. .  
   
 

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