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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Giugno 2003
 
   
  DA LUGLIO 2003 CONSUMATORI PIÙ INFORMATI SUI PRODOTTI A BASE DI CARNE

 
   
  Bruxelles, 26 giugno 2003 - Dal 1° luglio, norme comunitarie più restrittive sull´etichettatura dei prodotti a base di carne ci permetteranno di saperne di più su cosa mangiamo. Grazie ad una direttiva che modifica l´attuale normativa comunitaria in materia di etichettatura(1), entrata in vigore il 1° gennaio con un periodo di adeguamento fino alla fine di giugno 2003, la definizione del termine ´carne´ diventa più rigorosa ai fini dell´etichettatura dei prodotti a base di carne. Molti consumatori intendono per carne quella di muscolo. La nuova definizione consente di sapere chiaramente se ciò che si sta mangiando è carne di muscolo, grasso o frattaglie. Essa si applica unicamente ai preparati aventi la carne come ingrediente e non alla carne non lavorata. Tra i prodotti interessati risultano le salsicce, il paté, le carni cotte, i piatti pronti e la carne in scatola. "Solo un sistema chiaro di etichettatura rende il consumatore libero di decidere cosa comprare e cosa mangiare. La direttiva pone l´obbligo inequivocabile di indicare la specie animale di provenienza, in modo da distinguere per esempio tra carne suina e carne bovina" ha affermato David Byrne, commissario europeo per la salute e la tutela dei consumatori. Gli Stati membri saranno responsabili dell´attuazione della normativa comunitaria in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e delle eventuali sanzioni contro le violazioni. Da ora in poi i prodotti saranno etichettati secondo le nuove norme La direttiva sull´etichettatura dei prodotti a base di carne prevede un periodo di transizione di sei mesi, dal 1° gennaio al 30 giugno 2003, per permettere l´adeguamento della produzione alle nuove norme. Durante questi sei mesi, sono state ammesse sui mercati merci etichettate in base alla vecchia e alla nuova normativa. È dunque a partire da luglio, quando tutti i prodotti dovranno essere etichettati secondo le nuove regole, che si potranno progressivamente apprezzare i maggiori cambiamenti. I prodotti etichettati prima di fine giugno saranno tuttavia ammessi sui banchi fino ad esaurimento delle scorte. Quali sono gli effetti della direttiva sull´etichettatura dei prodotti a base di carne? In passato, alcuni Stati membri hanno adottato una propria definizione del termine ´carne´ ai fini dell´etichettatura. Oltre ad armonizzare la definizione a livello comunitario, la direttiva introduce una serie di disposizioni tese ad informare meglio i consumatori sui prodotti a base di carne in diversi modi. La definizione di carne introdotta dalla direttiva è limitata ai muscoli scheletrici, il che rappresenta un notevole passo avanti. Altre parti dell´animale destinate al consumo umano, quali le frattaglie (inclusi cuore, fegato e intestini) o il grasso, dovranno essere da ora in poi indicate in quanto tali e non con la dicitura ´carne´(2). Nei limiti stabiliti dalla definizione, è tuttavia previsto che una certa percentuale di grasso che aderisce al muscolo può rientrare nella dicitura carne. La direttiva pone inoltre l´obbligo di indicare sistematicamente la specie di provenienza della carne, consentendo di distinguere per esempio tra ´carne bovina´ e ´carne suina´. La definizione esclude infine la ´carne separata meccanicamente´ che, nel caso delle carni bovine, viene vietata del tutto a causa della Bse mentre per le altre specie essa dovrà essere indicata con una dicitura a sé e non potrà costituire parte del contenuto di carne dei prodotti in cui viene utilizzata. Una nuova proposta per la carne di pollo Presto verrà presentata una proposta ad hoc per l´etichettatura della carne di pollo. "Un problema sorto di recente nel Regno Unito e in Irlanda ha presentato casi di prodotti a base di pollo con etichettatura non conforme", spiega David Byrne. "Nei casi esaminati, i ´petti di pollo´ contenevano tracce di proteine suine e bovine, con aggiunta di acqua ed altri ingredienti che favoriscono la ritenzione idrica. Mi è parsa quindi necessaria l´introduzione di nuovi requisiti per l´etichettatura dei prodotti a base di pollo e di altre carni. Intendo proporre agli Stati membri l´introduzione di una normativa che ponga l´obbligo di indicare esplicitamente sull´etichetta se si tratta per esempio di ´petto di pollo con aggiunta d´acqua´."  
   
 

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