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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Giugno 2003
 
   
  FIGLIO MIO, MA QUANTO MI COSTI! L´ISTRUZIONE È LA VOCE DI SPESA A CUI VIENE DESTINATA LA MAGGIOR PARTE DEL BUDGET RISERVATO AI FIGLI DALLE FAMIGLIE ITALIANE; L´85% DI ESSE SAREBBE DISPOSTO A CHIEDERE UN FINANZIAMENTO PER PAGARE GLI STUDI SUPERIORI AI PROPRI FIGLI.

 
   
  Milano, 27 giugno 2003 -Un grado elevato di pessimismo nei confronti della situazione economica manifestato non soltanto dagli italiani ma anche dai nostri vicini europei: è questa la principale indicazione messa in evidenza dall´ Indice Europeo del Consumo, che permette di identificare le tendenze di fondo e di anticipare l´evoluzione dei consumi in Europa; si rileva infatti una crisi generalizzata della fiducia economica dei cittadini europei, che adesso interessa anche gli inglesi, prima d´ora immuni da questa crisi di sfiducia. Nonostante la situazione generale, gli Italiani assieme ai Francesi dimostrano di avere ancora voglia di consumare, con valori di questo indicatore decisamente superiori alla media europea. E´ quanto emerge dall´ultima edizione del Barometro Agos, la ricerca condotta dall´Istituto Ipsos che analizza l´atteggiamento nei confronti dei consumi dei cittadini europei, in particolare di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Portogallo. Come approfondimento del Barometro Agos è stata quest´anno realizzata l´indagine "Il budget genitori/figli in Europa", rivolta a un campione di 1.549 genitori con figli di età compresa tra 5 e 19 anni; l´indagine ha verificato le dinamiche relative alla gestione del budget genitori/figli e alle decisioni d´acquisto all´interno del nucleo famigliare. Tra i dati più interessanti emerge che le spese per i figli non si esauriscono unicamente con gli acquisti collegati alla quotidianità o con la fine della loro permanenza nel nucleo famigliare originario, ma continuano anche in seguito. Il 59% degli intervistati ha dichiarato infatti di ritenere normale dare un aiuto economico ai propri figli anche quando questi si accingono a uscire di casa e a farsi una vita propria. Benché questa convinzione vari molto da paese a paese e tra uomini e donne (il 40% delle donne europee è convinto dell´importanza dell´indipendenza finanziaria dei figli, rispetto al 30% degli uomini), nel complesso gli europei non esitano a dare priorità alla solidarietà famigliare. In particolare Portogallo ed Italia sono i paesi in cui i genitori si dichiarano più favorevoli all´idea di continuare a sostenere economicamente i figli (rispettivamente con il 68% e 65%). Dunque, nonostante il Barometro Agos metta in luce uno scenario caratterizzato da un diffuso senso di pessimismo e sfiducia dei consumatori europei nei confronti della situazione economica, i genitori non esitano ad affrontare le spese volte a soddisfare le esigenze dei propri figli. Nel budget riservato ai figli dalle famiglie europee, le spese più consistenti riguardano abbigliamento (42%), alimentazione (37%), ed istruzione (35%), seguite a breve distanza dalle somme destinate agli svaghi, che incidono per il 25%. Per gli italiani invece le priorità assumono un ordine diverso: poter assicurare ai figli la possibilità di costruire solide basi per il proprio futuro è la principale preoccupazione dei genitori, che non esitano a destinare il 56% del budget famigliare alle spese per l´istruzione, seguite a grande distanza dalle voci relative ad abbigliamento (31%), e alimentazione (27%). Pur di soddisfare i desideri e le aspirazioni dei propri figli, i genitori italiani sarebbero disposti a richiedere un finanziamento. L´85% di essi prenderebbe infatti in considerazione questa possibilità per pagare loro gli studi superiori, il 57% per l´arredamento della casa ed il 35% per un viaggio all´estero. "La lettura dei dati riguardanti il budget delle famiglie e la loro disponibilità a ricorrere al credito al consumo per finanziare gli acquisti dei figli, al di là delle considerazioni sociologiche, ci conforta, perché testimonia che il credito al consumo è ormai correttamente percepito come uno strumento razionale di pianificazione del budget familiare" - spiega Alfredo Defilippi, Amministratore Delegato Agos - "In particolare Agos da sempre ha posto la famiglia e l´evoluzione dei suoi bisogni di consumo al centro della propria strategia. Nonostante il clima di sfiducia, la voglia di consumare degli italiani resta ancora elevata; questo fatto, unito alla considerazione che, nel confronto con i principali paesi europei, restiamo ancora ultimi in classifica quanto a penetrazione del credito al consumo sui consumi privati, ci permette di essere ottimisti sul futuro. Siamo convinti che in Italia continuerà anche negli anni a venire l´attuale trend positivo di mercato: il credito al consumo è infatti un settore che presenta margini di sviluppo elevati e continua a crescere significativamente; la produzione di Agos lo scorso anno è stata di 2.046,9 milioni di euro, con un aumento che è stato oltre due volte e mezzo quello del mercato di riferimento (+17,6% Agos contro +6,9% mercato) e con un conseguente sviluppo della nostra quota dal 6,7% al 7,4% (calcolata su dati omogenei). Molto positivo anche l´andamento del risultato netto, che è stato pari a 20,458 milioni di euro, con un incremento percentuale del 28,9 rispetto al consuntivo 2001." Infolink: www.Agositafinco.it  www.Cartaattiva.it    
   
 

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