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Notiziario Marketpress di Venerdì 27 Giugno 2003
 
   
  IN ARRIVO A ROMA L´IMPORTANTE MOSTRA "NIKE, IL GIOCO E LA VITTORIA"

 
   
  Sarà un viaggio "in immagini e versi" fra le attività sportive dell´antichità classica la rassegna "Nike, il gioco e la vittoria" che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha scelto per inaugurare il semestre di Presidenza italiana dell´Unione Europea e per evidenziare e promuovere i modelli formativi dell´arte e dello sport. "Abbiamo dedicato il monumento più famoso d´Italia al legame che unisce i valori educativi dell´arte a quelli dello sport. La scelta di collocare alcune sculture di struggente plasticità all´interno del Colosseo vuole ricordare che lo sport è sempre stato un elemento di crescita della società in tutte le epoche. Una ragione in più per rivisitare il monumento più visto e amato dagli italiani e proprio la conclusione di un percorso che ha coinvolto tutti i musei archeologici sul territorio nazionale", ha commentato il Ministro Giuliano Urbani mentre il Sottosegretario con delega allo sport, Mario Pescante, sostenitore di un più forte collegamento fra lo sport e la cultura e -per primo- di questo progetto, ha sottolineato "il filo di continuità che lega il misticismo degli antichi ludi greci ai moderni giochi olimpici: un gigantesco evento sportivo, un insieme di civiltà e tolleranza, un importante indicatore di cultura". La mostra, organizzata dalla Soprintendenza archeologica di Roma e curata da Adriano La Regina, segue l´edizione espositiva del 2002 sui giochi gladiatori (record europeo di pubblico e critica) e si inserisce nel programma di restauro dell´Anfiteatro Flavio finanziato da Capitalia S.p.a. La rassegna descrive i giochi sportivi del mondo greco e romano attraverso settanta opere fra sculture, mosaici e oggetti diversi, che raccontano le origini delle Olimpiadi, le specialità sportive e gli allenamenti degli atleti, secondo un itinerario che passa virtualmente dalla preparazione all´interno del ginnasio al momento agonistico fino alla premiazione dei campioni. Un premio, quello per i vincitori del passato, equivalente ad un rametto d´ulivo, foglie d´alloro, una fronda di palma. Piante comuni del paesaggio mediterraneo diventate, nella loro semplicità, simboli universali della gloria e dell´immortalità. La mostra inizia con il racconto delle origini dei giochi panellenici: proprio nella ricorrenza quadriennale dei Giochi Olimpici e la sublimazione e celebrazione della Vittoria, gli antichi Greci diedero maggiore spessore e concretezza alla definizione di un modello "classico" per l´uomo "moderno". Scendere nello stadio, cimentarsi nelle palestre o partecipare alle gare anche da spettatore diventò così un´attività importante e profonda come lo studio della filosofia o l´assistere ad una tragedia a teatro. Nel mondo greco l´esercizio fisico e la competizione leale diventano parti essenziali della formazione completa dell´individuo: il motto "citius, altius, fortius" (più veloce, più in alto, più forte), adottato dal barone de Coubertin per le Olimpiadi moderne, rappresenta molto di più di un incitamento sportivo, e può essere interpretato come un vero e proprio programma morale. Nell´arte greca e romana le figure scelte per raffigurare la Vittoria sono scattanti e meravigliose, con lunghe vesti ondeggianti e ampie ali spiegate, pronte a balzare dal mondo degli uomini all´Olimpo degli dei, e a portare con sé il nome, il ricordo, l´immagine del trionfatore. La Vittoria è rappresentata alata perché porta il vincitore in alto e al di sopra dei comuni mortali, ma anche per quella rapida velocità che l´uomo deve saper afferrare come l´attimo fuggente di un destino che raramente offre un´altra possibilità. Nella vita degli atleti antichi, era molto difficile, infatti, riuscire a mantenere la vittoria per quattro anni, da una gara olimpica all´altra: per questo, la figura della Nike appare inafferrabile e fascinosa e sembra scivolare via nel fruscio lieve di un peplo, nell´istantaneità irriproducibile di un sorriso. Il contrario, insomma, delle seriose, gravi e monumentali immagini degli sportivi che ci sono giunte dal mondo classico: discoboli piegati nello sforzo, pugili dal naso schiacciato che si riposano, atleti ansanti che si detergono con lo strigile. La Vittoria corre veloce, pronta a offrirsi a nuove mani: il vincitore viene celebrato da capolavori della poesia e scultura antica, il suo nome e la sua immagine resteranno famosi attraverso i millenni. Il percorso della mostra è aperto dalla splendida Nike di Napoli, e propone alcune delle più significative raffigurazioni di atleti che l´arte classica ci ha consegnato. Figure dipinte sui vasi attici provenienti dai musei di Taranto, Napoli e dal Louvre di Parigi faranno rivivere la solenne atmosfera dei Giochi e l´autentico "spirito di gara", il cui fine ultimo non è "partecipare", o "guadagnare", ma "vincere". Ancora fra le sculture, invece, opere di impressionante plasticità come i Corridori da Ercolano, prestati per la prima volta dal museo di Napoli, il Pugile delle Terme, uno dei bronzi più famosi dell´antichità e opera simbolo della preparazione degli atleti, sottoposti ai duri allenamenti dell´atleta e alle difficoltà della competizione; infine, il gruppo dei lottatori da Ostia, esposto al pubblico per la prima volta dopo l´intervento di studio e restauro che ne ha modulato una nuova interpretazione. Fra le statue, i vasi, i rilievi, i mosaici e gli oggetti, anche gli attrezzi del gioco e i corredi atletici completi delle tombe di Lanuvio e di Vulci. Un allestimento essenziale e discreto (come eleganti linee di vasi attici) sostiene con l´uso di colori brillanti, insolito per una mostra archeologica, il clima festoso e ludico della preparazione dell´atleta-cittadino e dei suoi riti e quello coinvolgente dei Giochi, documentato nella sezione descrittiva delle discipline sportive. La mostra veste invece un abito più austero, dai toni e dalle sfumature più solenni, con la glorificazione e la Vittoria, quando al fianco della Nike che incorona i vincitori e delle grandiose sepolture aristocratiche in cui la virtù atletica è presentata alla pari di quella militare, sfilano le statue celebrative dei nuovi eroi. Il percorso espositivo chiude con le opere (romane) di alcuni dei più grandi scultori della storia dell´arte: il Discobolo di Mirone, il Cinisco, il Diadumeno e il Doriforo di Policleto, immagini immortali di atleti vittoriosi. Opere considerate per secoli il paradigma della classicità, che il pubblico e gli studiosi potranno finalmente ammirare vicine, come le statue dei vincitori che affollavano i santuari panellenici. In contrapposizione a queste immagini, da sempre ambasciatrici del più elevato spirito agonistico, opere di forte impatto che testimoniano quale diverso spirito animasse le competizioni sportive a Roma. Di fronte all´eleganza dei vincitori greci, l´aspetto rude e quasi brutale dei pugili nei mosaici delle Terme di Caracalla e Eleniane a dimostrare come lo sport a Roma non fosse più una pratica nobile ma un´occasione di divertimento e tifo a volte estremi, alla pari dell´entusiasmo sfrenato che circondava contemporaneamente i giochi gladiatori nel Colosseo. Siti Internet: www.Beniculturali.it  - www.Cultural.web.it  - www.Electaweb.com   Nike. Il Gioco E La Vittoria Anfiteatro Flavio, 4 luglio 2003 - 7 gennaio 2004 La Piccola Orchestra Avion Travel In Concerto La tournée estiva della Piccola Orchestra Avion Travel iniziata a Milano venerdì 27 giugno, nella splendida cornice del giardino della Villa Arconati di Bollate, si esibisce dal vivo con una scaletta che esplora tutto il loro repertorio e con brani tratti dall´ultimo album "Poco mossi gli altri bacini". La Piccola Orchestra Avion Travel è in tournée in Italia per tutta l´estate 2003. Queste le prossime date: 29/06 Bergamo; 01/07 Arezzo; 03/07 Perugia; 14/07 Napoli; 18/07 Sarzana (Sp); 27/07 Gemona (Ud); 28/07 S.anna D´alfaedo (Vr); 29/07 Preganziol (Tv); 31/07 Casarano (Le); 01/08 Andria (Ba); 02/08 Castellana Grotte (Ba); 03/08 Potenza Picena (Mc); 09/08 Carrara; 17/08 Teramo; 25/08 Gubbio (Pg). Uscito il 4 aprile 2003 per Sugar, l´ultimo album della Piccola Orchestra Avion Travel "Poco mossi gli altri bacini", è un progetto di Caterina Caselli Sugar, prodotto da Pasquale Minieri. L´album ribadisce l´ensemble casertano nell´ambito della musica leggera italiana di qualità, per freschezza, capacità d´emozionare, precisione sentimentale. Lo confermano le contemporanee pubblicazioni in Francia, Germania, Austria e Svizzera, tutte conseguenti al successo della precedente raccolta "Selezione 1990-2000". E´ solo l´inizio dell´avventura europea della Piccola Orchestra Avion Travel, supportata dall´importante lavoro di comunicazione, specialmente live, svolto dal gruppo in Francia, Germania, Spagna e Benelux negli scorsi tre anni.  
   
 

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