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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Gennaio 2007
 
   
  FORMAZIONE CONTINUA, SINERGIA REGIONE-PARTI SOCIALI IMPRENDITORI E LAVORATORI, PUBBLICO E PRIVATO INSIEME PER QUALIFICARE L´OCCUPAZIONE

 
   
  Firenze, 11 gennaio 2007 - Un deciso passo verso la creazione di un sistema regionale della formazione continua, un sistema nel quale programmi e risorse privati e pubblici si integrano e si coordinano per ampliare al massimo le opportunità di riqualificazione e crescita professionale di lavoratori e imprenditori. Questo il senso del protocollo d´intesa firmato ieri da Regione Toscana e parti sociali, sindacati dei lavoratori e associazioni dei datori di lavoro dei principali settori dell´economia toscana, per la programmazione e l´integrazione dell´attività di formazione continua. Grazie a questa intesa, la Toscana è la prima regione a garantire che la programmazione dei Fondi partitetici interprofessionali (di cui fanno parte, appunto, pariteticamente, sia sindacati che datori di lavoro), introdotti dalla legislazione nazionale da circa due anni per consentire alle imprese dei vari settori di gestire iniziative di formazione continua dei lavoratori dipendenti, si possa inserire nel contesto di quella che viene normalmente programmata dalle Regioni, che ne hanno la competenza, attraverso le amministrazioni provinciali. Un´inedita sinergia, insomma, frutto di una intensa concertazione fra Regione e parti sociali, che avrà un duplice effetto. Da un lato quello di evitare parallelismi, sovrapposizioni e sprechi, dall´altro quello di potenziare, anche con un flusso aggiuntivo di risorse private, l´efficacia dei programmi formativi, ampliandone la sfera di azione. "Fino ad oggi - spiega l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - la formazione continua si è configurata con una serie di iniziative plurime, spesso disgiunte e concorrenti. Per questo abbiamo deciso di dare organicità a tutto questo, per utilizzare al meglio nel rispetto delle singole competenzxe e prerogative le risorse diasponibili se pu di diversa provenienza, e gestione. E´ una pratica ormai consolidata nella nostra regione che, anche in questo campo, pensiamo possa servire ad accrescere la qualità degli interventi e a dare un impulso allo sviluppo con maggiore aderenza al territorio, agendo dove si individuano precisi fabbisogni". Ma non è tutto. Spiega ancora l´assessore: "Mentre i Fondi paritetici interprofessionali sono preposti esclusivamente alla formazione continua dei lavoratori dipendenti, l´eventuale intervento della Regione consente invece di allargare le attività formative anche anche ad altri soggetti, come i lavoratori atipici e gli imprenditori, permettendo di colmare un vuoto che alla luce della situazione attuale rischia di lasciare fuori settori chiave del mercato del lavoro. L´aggiornamento degli imprenditori, dei lavoratori occupati e dei lavoratori atipici sono infatti fra le priorità che ci siamo dati sia nel Prs, sia nel Piano di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro, anche per sostenere il processo di rilancio, riorganizzazione e risanamento dell´economia toscana". Oltre ad individuare forme di coordinamento, anche attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro permanente, che permetta uno stretto contatto fra iniziative di formazione continua e sviluppo del territorio, ad adeguare le iniziative di formazione alle novità, anche legislative, del mercato del lavoro e della scuola, il protocollo presta una particolare attenzione ai cambiamenti necessari all´innovazione organizzativa e produttiva delle imprese e al conseguente adeguamento delle capacità professionali dei lavoratori. "La firma di oggi ci consente di sperimentare già da quest´anno forme di coordinamento fra Regione e parti sociali per realizzare interventi formativi in precisi settori e relative aziende dove si formeranno, all´interno di un unico progetto, imprneditori, lavoratori dipendenti, lavoratori atipici lavoratori in corso di assunzione. Per tale intervento la Regione ha già previsto un significativo stanziamento pari a 2 milioni di euro, cui si aggiungeranno risorse analoghe derivanti dai Fondi". .  
   
 

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