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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2003
 
   
  ISTAT E ASSOLOMBARDA HANNO PASSATO AI ´RAGGI X´ IL TERRITORIO MILANESE

 
   
  Milano, 2 luglio 2003 - Dalla popolazione residente al numero di abitazioni, dalle unità produttive al numero di addetti per settore, dall´evoluzione dei depositi bancari all´imponibile Irpef, dalla dotazione infrastrutturale al numero di veicoli circolanti e ai flussi di traffico della rete viaria. Sono questi alcuni dei tantissimi dati contenuti nei Quaderni Istat-assolombarda sulle zone della provincia di Milano che hanno passato ai raggi X le principali dinamiche del territorio dell´area milanese. I Quaderni, pubblicati grazie alla collaborazione di Pirelli &C. Real Estate, sono stati presentati oggi nel corso di un incontro intitolato "Conoscere il territorio per essere competitivi" a cui sono intervenuti, tra gli altri, Marco Di Tolle, Assessore alla Pianificazione del territorio e programmazione delle infrastrutture della Provincia di Milano, Piero Borghini, Responsabile per lo sviluppo delle attività dell´Agenzia per il Marketing Territoriale dell´Area Milanese, Daniela Gasparini, Sindaco di Cinisello Balsamo e Presidente Assemblea dei Sindaci della Provincia di Milano, Michele Perini, Presidente di Assolombarda e Marco Lanata, di Pirelli & C. Real Estate. "La principale finalità dei Quaderni Istat-assolombarda", ha spiegato Michele Perini durante l´incontro, "è quella di offrire un riferimento conoscitivo operativo al servizio delle imprese, per accrescere la loro consapevolezza del contesto nel quale operano e competono, delle criticità che esso presenta e delle opportunità che offre. Con questo strumento, ci siamo anche proposti di fornire un contributo a tutte le Amministrazioni comunali dell´area oggetto dell´analisi che sono tra i nostri principali interlocutori sul territorio. Siamo convinti, infatti", ha aggiunto Perini, "che una base conoscitiva condivisa sia un presupposto indispensabile per definire e realizzare una progettualità comune. Affrontare i problemi singolarmente, comune per comune, preoccupandosi solo dell´immediato, non basta più ed è poco efficace. Oggi, è più che mai necessario", ha concluso Perini, "che lo sviluppo della ´città-provincia´ sia governato da una pianificazione strategica del territorio, in grado di garantirne la competitività con politiche adeguate. Politiche che consentano uno sviluppo equilibrato delle diverse variabili, economica, sociale e ambientale. Politiche di marketing urbano e territoriale che partano dalla necessità di far crescere la qualità della città e del territorio e il benessere di chi ci abita e lavora, per aprire nuove possibilità di sviluppo e di attrazione di investimenti". Intervenendo dopo Amedeo Ciriello, Coordinatore regionale Istat, il Direttore Generale di Assolombarda Roberto Polli ha illustrato i contenuti dei quaderni e, partendo da un confronto tra le caratteristiche delle diverse zone del milanese, si è soffermato sull´analisi del rapporto tra le principali infrastrutture stradali e ferroviarie e il territorio. Per indagare questa variabile sono stati costruiti, per ciascun comune, indici di dotazione che attribuiscono a ogni infrastruttura viaria o ferroviaria un valore in funzione della categoria della strada o del numero di binari attivi; quindi, si è sintetizzato per zone gli indici definiti a livello comunale. La zona Nord, ha spiegato Roberto Polli, mostra gli indici di dotazione viaria e ferroviaria più elevati della provincia: in particolare, quello di dotazione ferroviaria è addirittura quasi doppio rispetto alla seconda zona, cioè la Ovest. La zona Sud ha un elevato indice di dotazione viaria (inferiore solo alla zona Nord), ma possiede l´indice di dotazione ferroviaria più contenuto della provincia. La zona Est si distingue per il più basso indice di dotazione viaria e per uno degli indici ferroviari più bassi, superando solo la Sud. Per essere indicativa del livello qualitativo e quantitativo delle infrastrutture, però, la dotazione infrastrutturale deve essere confrontata: con i flussi di traffico che ricadono sui diversi assi considerati; con la popolazione, le unità locali e gli addetti presenti in un territorio, che ne indicano la dinamicità e, quindi, il grado di utilizzo della relativa rete infrastrutturale. Per questo, nella mappa la dotazione viaria di ogni comune è messa a confronto con il numero di auto e mezzi adibiti al trasporto merci circolanti. Interfacciando questi dati si rileva che: per la zona Nord, hanno gli indici di dotazione viaria più alti i comuni alla convergenza tra importanti assi di penetrazione in Milano da un lato e, dall´altro, il sistema tangenziale e autostradale; questi stessi comuni hanno anche il maggior numero di veicoli circolanti, mentre altri comuni presentano una dotazione viaria deficitaria rispetto a quest´ultima variabile; anche nella zona Sud si notano alcune divergenze: la dotazione viaria è soddisfacente per alcuni comuni e bassa, per altri, rispetto ai fabbisogni; la zona Ovest presenta livelli di maggiore dotazione stradale lungo gli assi radiali di penetrazione in Milano, mentre sono poco significative le connessioni di circonvallazione del territorio; la rete stradale della zona Est, in generale poco densa, presenta alcuni comuni non coperti dall´indice considerato, localizzati soprattutto nella parte nord della zona; com´è prevedibile, gli indici più elevati si riscontrano nei comuni lungo l´autostrada A4 Milano-venezia e la tangenziale Est, che sono le arterie con i flussi di traffico più elevati dell´intera provincia. "Il nostro territorio è interessato da importanti e profonde trasformazioni, di portata non solo locale, che nel prossimo futuro ne muteranno radicalmente la fisionomia, e che devono e dovranno essere governate e gestite con estrema attenzione e serietà", ha detto Massimo Protti, Presidente dell´Organizzazione Zonale di Assolombarda nel corso della tavola rotonda. "Mi riferisco, ad esempio, guardando al territorio ad ovest di Milano, alla costruzione del polo esterno della Fiera e alle nuove connessioni infrastrutturali, prima fra tutte la linea ad Alta Capacità Torino-milano; penso agli importanti progetti infrastrutturali che interesseranno il territorio dell´est milanese, dalla Brebemi alla Tangenziale Est Esterna, oppure ai fenomeni di deindustrializzazione vissuti in maniera assai rilevante dall´area del nord Milano e ai processi di riconversione del tessuto locale verso una new economy. Infine, penso anche alle grandi potenzialità di sviluppo e competitività del territorio a sud di Milano, caratterizzato da un più recente processo di industrializzazione e con rilevanti risorse naturali da valorizzare. Come Organizzazione Zonale discuteremo di tutti questi temi in occasione di specifici incontri sul territorio, aperti alle imprese, alle Pubbliche Amministrazioni locali e a tutti i soggetti locali interessati, che si svolgeranno dopo l´estate".  
   
 

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