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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Luglio 2003
 
   
  "PROGETTO NAZIONALE FUMO" . NUOVE STRATEGIE PER LA LOTTA AL FUMO, CON I MEDICI GENERICI IN PRIMA LINEA"

 
   
  Milano, 4 luglio 2003 - Esiste una malattia che in Italia colpisce circa un quarto della popolazione adulta, causa piu´ di 80.000 morti l´ anno e negli anni ha provocato e provoca milioni di invalidi. Per questa malattia esistono cure efficaci, in grado di guarire un malato su tre e comunque di migliorare la situazione di tutti i malati. Per questa malattia esistono anche documenti ufficiali basati su prove scientifiche inoppugnabili che insegnano a utilizzare al meglio le cure disponibili. Ciò nonostante, in Italia questa cure non vengono prescritte e, da anni, il numero dei malati nel nostro paese è stabile, compreso, a seconda delle stime, tra 14 e 16 milioni. La malattia di cui si parla è il fumo di tabacco. Per combatterla adeguatamente l´elemento mancante è la capacità professionale di far diagnosi e terapia: è quindi necessario che si insegni a medici e operatori sanitari a trattarla. E, tra gli operatori sanitari, il ruolo più importante è quello che i medici di medicina generale possono svolgere a favore dei loro pazienti "fumatori". Infatti, la dipendenza dal "tabagismo" deve essere considerata una patologia cronica (come ad esempio il diabete e l´ipertensione): tale concetto di "medicalizzazione" della condizione di "fumatore" coinvolge quindi direttamente il medico di base . Come? Aiutando il paziente fumatore a disassuefarsi dal fumo. Ma il medico deve essere ben "preparato" nel compito non facile di far smettere di fumare o quanto meno ridurre al minimo il fumo. Appare quindi necessaria un azione di formazione dei medici sugli aspetti sia teorici che pratico - operativi della disassuefazione che è uno dei più importanti interventi per il miglioramento della salute di una comunità. La disassuefazione dal fumo non è ancora completamente entrata nella pratica clinica dei medici italiani, siano essi specialisti o Mmg. E´ qui che si innesta la nuova "strategia" di cui si è parlato oggi a Milano in occasione della presentazione del "Programma Nazionale di Formazione sulla Disassuefazione dal Fumo" ideato e elaborato dall´Associazione Scientifica Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie (Aimar), che ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute e dell´Istituto Superiore di Sanità. Come ricordato dal Dottor Claudio Donner, Pesidente dell´Aimar, il progetto è già partito pochi giorni or sono a Milano con un Corso di formazione sulla disassuefazione del fumo rivolto a specialisti pneumologi provenienti da tutta Italia. Nei mesi successivi, entro la fine dell´anno, ogni specialista terrà una riunione con medici di medicina generale del suo territorio per formarne degli "esperti" nella pratica della disassuefazione. Via via questi medici "esperti" aumenteranno su tutto il territorio: i fumatori potranno avere così al loro fianco i "loro" medici curanti, che li aiuteranno, con interventi mirati sia curativi che psicologici, ad interrompere, se possibile, il "cerchio" della dipendenza dal tabagismo o, quanto meno, a ridurre il fumo.  
   
 

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