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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Luglio 2003 |
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DENIOZOS FA IL PUNTO SUGLI ALTI E I BASSI DELLA PRESIDENZA GRECA DELL´UE
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Bruxelles, 7 luglio 2003 - Il 30 giugno, la Grecia ha concluso il proprio turno di Presidenza dell´Ue, raggiungendo con successo gli obiettivi prefissati, soprattutto nel settore della ricerca e sviluppo. In un´intervista concessa al Notiziario Cordis, il segretario generale greco per la Ricerca Dimitris Deniozos ha esaminato i successi e le debolezze della Presidenza, sottolineando in particolare la "svolta" segnata dal raggiungimento di un accordo politico comune sul brevetto comunitario. "Come tutti sanno, l´Europa sogna da trent´anni di disporre di un sistema unificato per il rilascio dei brevetti. Il brevetto comunitario dovrebbe fornire agli inventori la possibilità di ottenere un documento giuridicamente valido in tutta l´Unione europea, presentando un´unica domanda e sostenendo una frazione degli attuali costi", ha affermato Deniozos. "Il raggiungimento di un accordo politico sul brevetto ha beneficiato del totale impegno della Presidenza greca", ha spiegato Deniozos. Durante il semestre, infatti, sono stati stilati due compromessi consecutivi e alcuni delegati della Presidenza si sono recati nelle capitali europee per promuovere il sostegno all´accordo. "Perfino il primo ministro greco ha investito una notevole quantità di tempo e sforzi in questo processo", ha affermato Deniozos, aggiungendo: "Grazie al lavoro già condotto dalle Presidenze spagnola e danese, sono state create le condizioni ideali per consentire alla Presidenza greca di raggiungere un accordo politico a marzo". Da allora, i lavori sono proseguiti a porte chiuse. La Presidenza greca, ha spiegato Deniozos, ha partecipato al dibattito sull´adozione di un regolamento comunitario, al fine di rendere operativo l´accordo. Tale regolamento definisce i principi e le caratteristiche fondamentali del sistema giurisdizionale relativo al brevetto comunitario, nonché il regime linguistico, i costi, il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti e la ripartizione delle annualità di brevetto. Tuttavia, nel regolamento vi sono ancora dei "punti di dissenso", che Deniozos ritiene possano essere appianati dalla Presidenza italiana. Inoltre, la Presidenza greca, in collaborazione con la Commissione, ha redatto una proposta di revisione della Convenzione di Monaco sul brevetto europeo per consentire all´Ue di entrarne a far parte. Sebbene la prima parte del semestre di Presidenza greca sia stata incentrata sul brevetto comunitario, Deniozos ha ricordato come il proprio paese abbia cercato di affrontare anche altre questioni, in particolare il divario fra l´innovazione e la ricerca in Europa, dovuto, a suo avviso, ad una divisione istituzionale. "In passato, l´innovazione e la ricerca erano poste sullo stesso piano e figuravano entrambe nei programmi quadro dell´Ue. Tuttavia, poiché l´innovazione rappresentava solo una minima parte del programma quadro, la Commissione l´ha opportunamente inserita fra le priorità della Direzione generale per le Imprese. Deniozos ritiene che ciò abbia prodotto una separazione fra la ricerca e l´innovazione, poiché ad occuparsi di tali settori vi sono oggi due diversi Commissari e Direzioni generali. Come spiega Deniozos, la pubblicazione dal titolo "Spazio europeo della ricerca e dell´innovazione (Seri): il cammino futuro - Contributo della Presidenza greca per un approfondimento della riflessione", è stata redatta al fine di approfondire il dialogo sul superamento del divario fra la ricerca e l´innovazione. La relazione affronta temi quali l´apertura dei programmi nazionali, l´applicazione dell´articolo 169, il ruolo di Eureka all´interno del Seri, lo sviluppo di infrastrutture comuni e l´integrazione delle organizzazioni intergovernative di ricerca europee nel Seri. Per quanto concerne il raggiungimento dell´obiettivo del tre per cento, Deniozos ha fatto riferimento ad un´altra pubblicazione della Presidenza greca, che si propone di chiarire ulteriormente ciò che è possibile fare per attuare il piano d´azione della Commissione sull´incremento degli investimenti nella ricerca. "Purtroppo, il piano d´azione non è che un elenco sintetico di alcune linee guida possibili. Con questa pubblicazione abbiamo cercato di analizzare in maniera più approfondita gli orientamenti e le azioni più appropriate", ha dichiarato il Segretario generale greco. Il principale successo della Presidenza greca è rappresentato forse dal suo contributo al rafforzamento della cooperazione scientifico-tecnologica nei paesi dei Balcani. Durante la conferenza ministeriale tenutasi a Salonicco a giugno, sono stati adottati un piano d´azione ed una "shared vision" (visione comune) per i Balcani occidentali, ampliando le opportunità già offerte dal 6Pq in termini di cooperazione nel settore scientifico e tecnologico fra i paesi delle due regioni. Inoltre, sono stati istituiti un gruppo di lavoro e due task force per aiutare tali paesi ad adeguarsi alle procedure da seguire per la realizzazione di progetti. Deniozos ha paragonato quest´importante occasione ad un "fuoco d´artificio" con il quale concludere il turno di Presidenza e ha espresso l´auspicio che i delegati greci continuino a lavorare a stretto contatto con la Presidenza italiana per rafforzare la cooperazione con questa regione. Interrogato su eventuali rimpianti o momenti di debolezza relativi al semestre di Presidenza, Deniozos ha citato due questioni che avrebbe desiderato veder concluse. "Avrei voluto assistere alla definizione del programma di lavoro per il piano d´azione sui Balcani", ha affermato il Segretario generale, rammaricandosi altresì della "riluttanza dell´Ue e dell´Agenzia spaziale europea a procedere verso il raggiungimento di un accordo comune". Quanto al suo grado di soddisfazione per i risultati ottenuti dalla Presidenza greca, Deniozos ha dichiarato: "Quando si partecipa al processo di creazione e mantenimento dell´Unione europea non si può mai essere soddisfatti dei propri risultati: non si farà mai abbastanza". Deniozos ha rivolto alla Presidenza italiana alcuni saggi consigli: "Dall´esperienza sul brevetto comunitario ho appreso che l´Europa si fonda su una commistione di interessi europei e non deve essere considerata come la semplice sommatoria degli interessi nazionali. Dobbiamo pensare ´europeo´, innanzitutto, e solo in seguito ´greco´, ´italiano´ e così via". "Se penseremo da europei, fra dieci anni, riusciremo a risolvere i nostri problemi. Ma se continuiamo a ragionare come oggi, ovvero ciascuno per il proprio paese, il progresso dell´Europa subirà un forte rallentamento", ha ammonito Deniozos. |
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