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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Luglio 2003 |
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NEL TORNEO SCACCHISTICO MONDIALE INTEL "PENTIUM 4" CHE SI SVOLGERA´ A MILANO DAL 14 AL 22 LUGLIO PROSSIMI SABINO BRUNELLO DI BERGAMO, 14 ANNI, PUNTA AD UN TITOLO INTERNAZIONALE ED ALLA CONVOCAZIONE NELLA SQUADRA NAZIONALE DELLE OLIMPIADI DI TORINO 2006. POSSIBILE IL CONTROLLO ANTIDOPING DA PARTE DEL CONI
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Milano, 9 luglio 2003 - "Da ragazzo ho sognato di diventare un campione di scacchi". Così scriveva Giuseppe Pontiggia nel suo libro "Il giardino delle Esperidi", dove appare il saggio "Come ho perso la mia partita con gli scacchi", saggio nel quale lo scrittore descrive la visita al Maestro Giovanni Ferrantes, allora direttore della rivista L´italia Scacchistica Ricordiamo per inciso che Giuseppe Pontiggia era molto appassionato di scacchi (gli aveva insegnato a giocare uno zio, quando aveva circa 10 anni). Del gioco parlò spesso nei suoi articoli e nei suoi libri (per esempio ne "Il giocatore invisibile" ricorda numerose esperienze scacchistiche personali, tra le quali l´acquisto della prima scacchiera) e fu grazie al suo parere decisamente positivo che Adelphi decise di pubblicare "La variante di Luneburg" dell´esordiente Paolo Maurensig. Pontiggia non realizzò mai il suo sogno scacchistico, ma oggi forse un altro ragazzo potrebbe riuscirci. Un ragazzo di 14 anni, nato in provincia di Bergamo, considerato uno dei più promettenti giovani del vivaio italiano, che non solo sogna di "diventare un campione di scacchi", ma che punta anche alla convocazione in Nazionale per le Olimpiadi di Torino 2006. Il ragazzo si chiama Sabino Brunello e sarà protagonista del grande appuntamento scacchistico che dal 14 al 22 luglio prossimi richiamerà su Milano l´attenzione degli appassionati del Nobil Giuoco di tutto il mondo. Sabino è stato infatti inserito tra i dieci giocatori che daranno vita dal 14 al 22 luglio prossimi alla terza edizione del prestigioso Trofeo "Pentium4", che vede come sponsor la società di informatica Intel. Il giovane - vero Davide contro svariati Golia - punterà a conquistare un titolo internazionale, cercando di emulare i molti coetanei dell´Est europeo, dove gli scacchi sono materia di insegnamento scolastico e il gioco è diffuso come da noi il calcio. Il compito di Sabino non è facile: i suoi avversari sono tutti campioni affermati e lui potrebbe esserne il figlio; nelle austere sale della Società del Giardino, sede del torneo, si deciderà forse gran parte del suo futuro di scacchista. Il torneo mondiale Intel - Trofeo Pentium4 è uno dei più forti tornei a girone che si svolgono in Italia. Vale, in base ai regolamenti della Federazione Internazionale, per la conquista del prestigioso titolo di "Grande Maestro", il massimo nella graduatoria scacchistica. Il torneo è riservato a dieci soli giocatori, dei quali 4 stranieri (due slavi, un danese, un albanese) e sei italiani. Ci sono tre giocatori che già hanno il titolo di "Grande Maestro", gli slavi Drazic e Lazic e l´italiano Michele Godena, l´unico azzurro ad essere finora riuscito a qualificarsi per una finale mondiale. Poi cinque "maestri internazionali", ovvero il danese Pilgaard, gli ex campioni italiani Bruno Belotti (Bergamo) e Mario Lanzani (Milano) ed i milanesi Fabrizio Bellia e Giulio Borgo. Completano il campo di gara l´albanese Llambi Qendro (laureato in legge, ma per ora "professionista" del gioco) e appunto il govanissimo Sabino Brunello. Si gioca tutti i giorni nel pomeriggio con inizio alle 14.30; le partite possono durare anche 6-7 ore consecutive. L´ingresso per il pubblico è libero e gratuito, ma per accedere alla sede di gioco gli spettatori uomini devono indossare giacca e cravatta. Non è impossibile che il Coni (dal quale la Federazione Scacchistica Italiana dipende) decida di far effettuare un controllo antidoping - solo per i giocatori azzurri. Risultati e partite saranno riportati sul sito internet www.Italiascacchistica.com Lo scorso anno il sito del torneo ha registrato oltre 6.000 contatti quotidiani. Nel 2006 a Torino, nell´ambito delle Olimpiadi Invernali, si svolgeranno anche le Olimpiadi degli Scacchi, con un "ritorno" del Nobil Giuoco nella grande manifestazione dopo quasi 80 anni di ostracismo (dovuto al fatto che i migliori giocatori sono "professionisti"). |
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