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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2003
 
   
  TROPPI 300.000 TELEFONINI DI STATO IN ITALIA: L´INTESA SI RIVOLGE ALLA CORTE DEI CONTI TRA I PRIVILEGIATI MINISTRI, SOTTOSEGRETARI, GIUDICI, ASSESSORI, IMPIEGATI ASL, RAI, MAGISTRATI, ECC.... E IL CONTRIBUENTE PAGA!!

 
   
  Roma, 14 luglio 2003 - Un´inchiesta di Libero pubblicata oggi rivela che in Italia il numero di telefonini di Stato - quelli cioè le cui bollette sono a carico della collettività, e non di chi effettua le telefonate - è pari a circa 300.000 unità. Un numero impressionante. I privilegiati del cellulare sarebbero Ministri, Sottosegretari, Parlamentari, e dirigenti di Palazzo Madama e Montecitorio (per quest´ultimo caso circa 200 linee). La pubblica amministrazione locale farebbe contare circa 90.000 cellulari gratuiti; tra questi gli ufficiali di carriera e i dirigenti di Asl e ospedali. Nell´azienda Rai su un organico di 11.000 persone, ben 3.000 linee, stando ai dati di Libero, sarebbero a carico dell´azienda. Anche la magistratura si tratterebbe bene con una dotazione di 10.000 linee, così come l´Avvocatura dello Stato. Poi ci sono Comuni e Province: il totale dei telefonini a carico degli enti locali supererebbe quota 130.000. Si passa poi agli altri organi dello Stato (Presidenza della Repubblica e altre Corti), ai comandanti dei Vigili Urbani, ai diplomatici, ai rettori e dirigenti delle università, ecc. Le chiamate effettuate da questi telefonini sono dunque a carico dello Stato e, alla fine, gravano sulle tasche del contribuente, che di fatto finanzia le conversazioni telefoniche altrui. Una situazione insostenibile, commenta l´Intesa dei consumatori. 300.000 telefonini di Stato sono obiettivamente troppi e il loro numero non sembra trovare giustificazione nella realtà Per questo l´Intesa dei consumatori presenta un esposto alla Procura della Corte dei Conti, alla quale chiede di avviare un´inchiesta per conoscere il numero esatto dei cellulari di Stato, in quale misura questi gravino sulle tasche dei cittadini, ma soprattutto Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori chiedono alla Corte dei Conti di accertare quali siano i casi in cui risulti effettivamente necessario concedere il telefonino di Stato, e disporre il ritiro immediato a tutti quei soggetti che non rientrano in tali casi.  
   
 

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