Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2003
 
   
  APPALTI PUBBLICI: LA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE NEI CONFRONTI DI SEI STATI MEMBRI

 
   
  Bruxelles, 18 luglio 2003 - La Commissione europea ha deciso di intervenire in otto casi per tutelare la legislazione dell´Unione europea in materia di appalti pubblici, che mira a garantire che tutte le imprese europee possano concorrere sullo stesso piano all´assegnazione degli appalti. Le procedure aperte e trasparenti previste dal diritto comunitario significano più concorrenza, maggiori garanzie contro la corruzione e servizi migliori e a prezzo più basso per i contribuenti. La Commissione ha deciso di deferire l´Irlanda, l´Italia e la Germania alla Corte di giustizia, rispettivamente per la proroga senza gara d´appalto di un contratto con l´amministrazione postale irlandese per la prestazione di servizi di pagamento in materia di sicurezza sociale, l´acquisto senza gara d´appalto di elicotteri da parte delle autorità forestali italiane e la mancata applicazione delle norme comunitarie a un contratto per la gestione dei rifiuti nel Landkreis Friesland. La Commissione ha inoltre trasmesso richieste formali d´intervento a Grecia, Italia, Paesi Bassi e Svezia perché alcuni appalti pubblici sono stati aggiudicati in maniera difforme rispetto ai principi del trattato Ue o delle direttive sugli appalti. Questi inviti formali hanno preso la forma di un "parere motivato", che costituisce la seconda fase della procedura d´infrazione ai sensi dell´articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente, la Commissione può deferire gli Stati in questione alla Corte di giustizia europea. La Commissione ha inoltre chiuso la procedura nei confronti del Belgio, poiché la Vallonia ha rinunciato a richiedere che la pietra utilizzata nei lavori sia di origine belga. Irlanda - pagamenti della sicurezza sociale La Commissione ha deciso di deferire l´Irlanda alla Corte di giustizia per aver rinnovato senza ricorso alla concorrenza gli accordi contrattuali con An Post (amministrazione postale nazionale) per la prestazione di servizi di pagamento in materia di sicurezza sociale. La Commissione aveva inviato, nel dicembre 2002 (cfr. Ip/03/266), un parere motivato, al quale le autorità irlandesi non hanno dato risposta soddisfacente. Questo caso non è espressamente coperto dai requisiti sulla pubblicazione e aggiudicazione dei contratti fissati dalla direttiva sugli appalti di servizi (92/50/Cee). Tuttavia, la Commissione ritiene che sia coperto dalle disposizioni generali di tale direttiva, dagli obblighi generali della legislazione comunitaria in materia di non discriminazione, pari trattamento e trasparenza e, infine, dai principi di libera prestazione di servizi sanciti dal trattato. Le autorità irlandesi avrebbero pertanto dovuto assicurare, a vantaggio di tutti i potenziali interessati, un livello di pubblicità necessario sufficiente a garantire la concorrenza. La forma e la portata di tale pubblicità dipende dalla natura dei servizi in questione e dalla misura in cui il contratto poteva rivestire interesse per fornitori di servizi esclusivamente regionali, nazionali o comunitari. Il contratto con la An Post, ad esempio, ammonta a circa €40 milioni e avrebbe potuto interessare numerosi fornitori non irlandesi. Pertanto, la pubblicità non avrebbe dovuto avere carattere puramente nazionale. Italia - acquisto di elicotteri per la lotta antincendi A seguito dell´invio di un parere motivato nel marzo 2003 (cfr. Ip/03/486), la Commissione ha deciso di adire la Corte di giustizia nei confronti dell´Italia. Un´ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri italiano del 24 luglio 2002 dispone che l´ente italiano incaricato di vigilare sul patrimonio boschivo (Corpo forestale dello Stato) sia autorizzato ad acquistare i velivoli più idonei a consentire l´esecuzione dei suoi compiti mediante una procedura d´appalto a trattativa privata che esula dalle norme di concorrenza stabilite dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici. Come la Corte di giustizia ha ricordato in varie occasioni, le disposizioni che, a norma della direttiva sugli appalti pubblici di forniture (93/36/Cee) autorizzano le suddette deroghe sono oggetto d´interpretazione restrittiva e compete all´amministrazione aggiudicatrice che vuole avvalersene l´obbligo di provare l´esistenza di circostanze atte a giustificare tali deroghe, ad esempio l´estrema urgenza determinata da avvenimenti imprevedibili per l´amministrazione aggiudicatrice. A parere della Commissione, tali circostanze non sussistono nel caso in oggetto. Germania - smaltimento dei rifiuti nel Landkreis Friesland La Commissione ha deciso di deferire la Germania alla Corte di giustizia per via di un appalto per lo smaltimento dei rifiuti aggiudicato dal Landkreis Friesland senza applicare la procedura aperta a livello Ue prevista dalla direttiva sugli appalti pubblici di servizi (92/50/Cee). L´appalto è stato aggiudicato nel 1994, per il periodo 1995-2004, per un valore di Dm 29 milioni (€ 14,83 milioni). In risposta alla lettera di messa in mora inviata dalla Commissione nel luglio 2000, le autorità tedesche hanno riconosciuto la violazione del diritto comunitario, sostenendo tuttavia l´impossibilità di rescindere il contratto prima del termine senza incorrere in una richiesta di danni; hanno inoltre dichiarato che il contratto non sarebbe stato esteso al di là della data originariamente prevista e che in futuro i servizi sarebbero stati aggiudicati in conformità con la legislazione comunitaria. Tuttavia, la Commissione ha ritenuto che le misure promesse non siano sufficienti a porre rimedio all´infrazione, poiché il contratto resta in vigore fino alla fine del 2004. Inoltre, casi del genere si riscontrano con frequenza in Germania. La Commissione ha iniziato l´esame di un caso simile nel Landkreis Friesland, che riguarda lo stesso ente appaltante. Grecia - fornitura di stazioni meteorologiche automatiche La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato alla Grecia per l´appalto pubblico per la fornitura di 14 stazioni meteorologiche automatiche bandito dall´aviazione militare, non pubblicato nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee (Gu). L´importo complessivo del progetto superava la soglia prevista dalla direttiva sugli appalti pubblici di forniture (93/36/Cee); il bando di gara avrebbe pertanto dovuto essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. La Commissione ritiene che le forniture oggetto dell´appalto non rientrino nell´eccezione prevista per le forniture di determinati materiali nel settore della difesa, in quanto si tratta di forniture non destinate principalmente ad uso militare. Infatti, le stazioni meteorologiche serviranno ad ammodernare il sistema dell´agenzia meteorologica nazionale e saranno utilizzate soprattutto per i giochi olimpici, e in seguito dall´agenzia, per i bisogni dell´aviazione civile, e, eventualmente dall´aviazione militare. Non sembra inoltre possibile invocare l´estrema urgenza determinata da avvenimenti imprevedibili per l´amministrazione aggiudicatrice. La necessità di disporre di stazioni meteorologiche operative per i giochi olimpici del 2004 non può essere considerato come un avvenimento imprevedibile; infine, non esisteva un´urgenza tale da non poter rispettare i termini richiesti dalla procedure aperte e ristrette. Italia - costruzione e gestione di autostrade La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all´Italia in materia di modalità di attribuzione della costruzione e della gestione dell´autostrada della Valtrompia e dell´autostrada denominata Pedemontana Veneta Ovest. L´organismo di diritto pubblico Anas - autorità competente in Italia in materia di rilascio delle concessioni autostradali di portata nazionale - ha assegnato la concessione per la costruzione e la gestione delle dette autostrade con procedura a trattativa privata, senza aprire preventivamente i lavori alla concorrenza a livello comunitario. La direttiva che coordina gli appalti pubblici di lavori (93/37/Cee) prevede che gli enti appaltanti che intendono attribuire concessioni di lavori pubblici (qualora il valore dei lavori sia uguale o superiore ai 5 milioni di euro) devono fare conoscere la loro intenzione tramite avviso pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Paesi Bassi - fornitura di contenitori per rifiuti domestici a Assen La Commissione ha deciso di inviare ai Paesi Bassi un parere motivato riguardante appalti di fornitura di contenitori per rifiuti domestici. Il comune di Assen ha aggiudicato questi appalti a un fornitore con procedura a trattativa privata. La direttiva che regola gli appalti pubblici di forniture (direttiva 93/36/Cee) non si applica a questi contratti, poiché il loro importo complessivo non supera la soglia di applicazione della direttiva. Tuttavia, la Commissione ritiene che aggiudicare gli appalti direttamente a un fornitore senza aprirli alla concorrenza a livello comunitario rappresenti una violazione del principio generale del trattato Ce relativo alla parità di trattamento derivante dal principio di non discriminazione sulla base della nazionalità. Sarebbe stato opportuno garantire un grado adeguato di pubblicità per mettere in concorrenza diverse imprese e attribuire il contratto alla migliore offerta, garantendo in tal modo un´oculata spesa dei fondi pubblici. Svezia - contratto quadro per lavori pubblici a Eskilstuna La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato alla Svezia riguardante la decisione della municipalità di Eskilstuna di aggiudicare un contratto quadro comprendente diversi lavori per un valore di almeno €19,6 milioni senza applicare le disposizioni della direttiva relativa all´aggiudicazione di lavori (93/37/Cee). Sebbene le autorità svedesi abbiano riconosciuto l´infrazione ed abbiano annunciato che parte dei lavori è già stata ultimata, la Commissione constata che i lavori nel loro insieme sono ancora in corso e ha deciso di inviare un parere motivato. La mancata corretta applicazione della direttiva sui lavori pubblici rischia di privare le imprese europee della possibilità di presentare offerte e l´ente pubblico responsabile, e quindi il contribuente, rischia di pagare un prezzo più alto del necessario per i lavori in questione. Belgio - pietre blu I capitolati d´oneri degli appalti di lavori pubblici della regione Vallonia specificavano che l´estrazione di pietre blu doveva avvenire esclusivamente in Belgio. L´indicazione di una provenienza precisa è in linea di principio proibita dalla legislazione europea. Dopo la lettera di messa in mora della Commissione del 16 ottobre 2002, i capitolati d´oneri specificheranno d´ora innanzi che sono altresì ammesse le pietre naturali equivalenti di origine straniera. La Commissione ha pertanto deciso di archiviare il caso. Informazioni aggiornate sulle procedure d´infrazione per tutti gli Stati membri sono riportate sul sito seguente: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm    
   
 

<<BACK