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Notiziario Marketpress di
Venerdì 01 Agosto 2003 |
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IL MONSONE TROPICALE AFRICANO SOFFOCA LŽEUROPA
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LŽeccezionale caldo che sta imperversando sullŽItalia e su gran parte delle coste settentrionali del Mediterraneo centrale e occidentale, coinvolgendo anche paesi come Portogallo, Spagna e Francia, è strettamente legato alla particolare intensità del monsone tropicale african: "Forti piogge sullŽAfrica sub-sahariana comportano una diminuzione delle precipitazioni e una intensificazione del caldo sul Mediterraneo, e in particolare sulle coste nord - spiega Giampiero Maracchi, direttore dellŽibimet-Cnr - In altre parole è come se il clima del deserto si spostasse verso di noi". Dalla fine di giugno infatti la quantità di piogge sullŽAfrica sub sahariana si è rivelata di gran lunga superiore alle medie del periodo; lŽequatore meteorologico sembra essersi spostato quasi 20 gradi più a nord della norma con il risultato che dallŽAtlantico non scorrono piuŽ perturbazioni alle latitudini della penisola Iberica e Italiana. Sul Mediterraneo nord occidentale si afferma dunque unŽarea di forti pressioni che impedisce la formazione delle nuvole, e conseguentemente dei temporali, e trasforma il clima del mediterraneo in un clima quasi desertico. In questŽarea cade infatti, lŽaria calda che sale dal sud del Sahara che, comprimendosi, si riscalda e porta le temperature a valori molto elevati, fino a superare i 40 gradi sulle aree di terra. Una situazione che può essere considerata tra le 5 peggiori degli ultimi 150 anni, destinata a ripetersi: "Le previsioni - sottolinea Francesco Meneguzzo - ricercatore dellŽibimet-Cnr - indicano per i prossimi anni e decenni un aumento progressivo del monsone estivo sullŽAfrica occidentale come conseguenza diretta del cambiamento climatico e quindi una graduale soppressione delle perturbazioni alle latitudini del mediterraneo occidentale". Non è dunque inverosimile sostenere che si stia scivolando verso estati con clima piuŽ simile al deserto che non al Mediterraneo come lŽabbiamo conosciuto fino ad oggi, senza escludere naturalmente occasionali estati umide e piovose, anche in conseguenza di temporanei rallentamenti del monsone africano. Ma il rapido riscaldamento del Mar Mediterraneo pone ulteriori rischi per lŽautunno in termini di alluvioni: le coste orientali delle penisola Iberica, quelle nord della Francia, il nord Italia, la Sardegna e i paesi al di là delle Alpi potrebbero essere colpiti da violente alluvioni. Il Mediterraneo, insomma, potrebbe diventare quello che per gli Usa è il golfo del Messico, ovvero la sorgente delle più grandi alluvioni. |
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