Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Settembre 2003
 
   
  GLI SCIENZIATI RIESAMINANO L´IMPATTO DEI BATTERI OCEANICI SUL RISCALDAMENTO DEL GLOBO

 
   
  Parigi, 1 settembre 2003 - Una ricerca condotta da scienziati francesi e britannici ha gettato nuova luce sul ruolo di un battere oceanico nel controllo dei livelli atmosferici di anidride carbonica, uno dei principali gas-serra. I cianobatteri Prochlorococcus sono i batteri fotosintetici più diffusi negli oceani di tutto il mondo. Essi utilizzano la luce del Sole per trasformare l´anidride carbonica in molecole organiche, che vengono poi immagazzinate in profondità. Lo studio, condotto dai ricercatori dell´Imperial College di Londra e dell´Observatoire Oceanologique Roscoff, ha rivelato per la prima volta il ruolo fondamentale svolto dal ferro nel processo di fotosintesi. Tale ricerca è stata finanziata dall´Ue nell´ambito della sezione "Qualità della vita" del Quinto programma quadro. Il principale autore dello studio, il prof. Jim Barber dell´Imperial College, ha affermato: "Fino a poco tempo fa, il contributo della fotosintesi marina al ciclo complessivo del carbonio è stato ampiamente sottostimato. Oggi, invece, sappiamo che oltre il 50 per cento dell´attività fotosintetica globale avviene negli oceani". Il Prochlorococcus vive in profondità oceaniche molto variabili, dalla superficie fino a 200 metri al di sotto del livello del mare. Fino ad oggi, non si sapeva come i batteri riuscissero a massimizzare l´esigua quantità di luce solare disponibile alle profondità più elevate per alimentare la fotosintesi. Il team ha scoperto che i ceppi di batteri che sopravvivono in condizioni di luce estremamente ridotta sono in grado di catturare proteine aggiuntive o "antenna", per alimentare il processo di fotosintesi. Inoltre, lo studio ha rivelato che il ferro è il principale nutriente limitante che regola la capacità dell´organismo di sfruttare l´energia della luce. Come ha spiegato il prof. Barber, la presenza piuttosto ridotta di ferro negli oceani della Terra, pertanto, riduce la capacità del Prochlorococcus di crescere e riprodursi. "Il ferro è il quarto elemento più diffuso nella crosta terrestre. Eppure negli ecosistemi acquatici, soprattutto negli oceani aperti dove vive la maggior parte dei cianobatteri, è presente in quantità limitate. "Nel corso di alcuni esperimenti, infatti, si è notato che, potenziando artificialmente la quantità di ferro presente in determinate regioni oceaniche, la produzione di biomassa cresce enormemente per effetto di una maggiore presenza di Prochlorococcus ed altri organismi fotosintetici. La nostra ricerca permette di considerare la possibilità di aumentare artificialmente i livelli di ferro negli oceani, per contrastare il riscaldamento del globo", ha concluso il prof. Barber.  
   
 

<<BACK