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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
 
   
  SFRUTTARE IL «TALLONE D´ACHILLE» DEL CANCRO PER SVILUPPARE NUOVE TERAPIE

 
   
   Bruxelles, 15 gennaio 2007 - Un nuovo progetto finanziato dall´Ue sfrutterà il «tallone d´Achille» del cancro al fine di sviluppare nuove terapie antitumorali. I ricercatori concentreranno i loro sforzi in particolare su tre forme di cancro i cui tassi di sopravvivenza rimangono relativamente bassi, ovvero il cancro ai polmoni, alle ovaie e alla vescica. L´iniziativa è denominata Apotherapy, contrazione delle parole «terapia per apoptosi (morte delle cellule)». «Useremo la nostra conoscenza dei principali percorsi di apoptosi per creare nuove terapie», ha spiegato il coordinatore del progetto Aristides Eliopoulos del Laboratorio di biologia molecolare e cellulare della Medical School dell´Università di Creta. Il progetto riguarderà nello specifico una proteina chiamata Cd40, una molecola recettore presente sulla superficie di numerose cellule cancerogene che, secondo i ricercatori, potrebbe essere utilizzata per indurre il sistema immunitario del corpo a distruggere le cellule maligne. «La Cd40 offre un´enorme opportunità di rafforzare il corpo umano e indebolire il cancro», ha dichiarato il professor Eliopoulos al Notiziario Cordis. «È il tallone d´Achille del cancro». Nessuno dei farmaci antitumorali esistenti utilizza la via Cd40, eppure questa proteina possiede diverse proprietà che la rendono un buon punto di partenza per nuovi medicinali. Molte cellule tumorali producono la Cd40 che, attivata al loro interno, può inibirne la crescita. Inoltre, la Cd40 ha il potenziale di rafforzare il sistema immunitario del corpo; il blocco della via di trasduzione del segnale della Cd40 può stimolare la produzione di cellule dendritiche, che a loro volta generano proteine che attivano il sistema immunitario per combattere il cancro. Infine, l´attivazione della via della Cd40 nelle cellule tumorali stesse le rende più suscettibili di essere riconosciute dal sistema immunitario del corpo. Un farmaco mirato alla via Cd40 sarebbe un ligando Cd40, ovvero una molecola che lega il recettore Cd40. Tuttavia, lo sviluppo del farmaco è solo un aspetto della questione; uno dei partner, la casa farmaceutica tedesca Novosom, studierà come fare arrivare le proteine che attivano la Cd40 nel sito del tumore. Insieme ai colleghi di Helsinki e di Uppsala, il professor Eliopoulos sperimenterà una serie di vettori di terapia genica per rilasciare alti livelli del ligando Cd40 nelle cellule cancerogene. Eliopoulos ha altresì sottolineato l´importanza di avere come bersaglio cellule tumorali a diversi livelli. «Un approccio combinatorio è necessario ai fini della massima efficienza clinica», ha dichiarato. Alla luce di quanto precede, i partner del progetto prevedono di combinare farmaci basati su proteine che attivano la Cd40 con la chemioterapia tradizionale o con terapie innovative che bloccano i segnali necessari per la sopravvivenza delle cellule cancerogene. Alcuni di questi segnali sono già stati individuati e sono stati sviluppati farmaci al fine di sfruttarli. Il progetto Apotherapy ha ricevuto finanziamenti per 2 Mio Eur a titolo della priorità «Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute» del Sesto programma quadro. Il consorzio del progetto è composto da sette partner di altrettanti paesi e si avvale della collaborazione di ricercatori accademici, oncologi e ricercatori in biotecnologie. Il professor Eliopoulos studia da anni l´espressione della Cd40 ed è entusiasta all´idea di collaborare con illustri oncologi di tutta Europa per sviluppare un´efficace terapia contro il cancro. «Per noi è un´importante opportunità», ha commentato. «Siamo fiduciosi che in un futuro prossimo potremo applicare alla pratica clinica le strategie che perfezioneremo a vantaggio dei malati di cancro». Per ulteriori informazioni consultare: http://mcb. Med. Uoc. Gr/ Per ulteriori informazioni sulle scienze della vita, la genomica e la ricerca sanitaria nell´ambito del 6Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/lifescihealth/home. Html .  
   
 

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