Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
 
   
  VALPREDA: «LA VIGILANZA SULLE INFEZIONI OSPEDALIERE DEVE RIMANERE ALTA»

 
   
  Torino, 15 gennaio 2006 - In merito all’articolo apparso il 12 gennaio su un quotidiano torinese relativo al decesso di un paziente dopo trapianto cardiaco, avvenuto alle Molinette nel 2004, l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda, precisa: «Prescindendo dai doverosi accertamenti in corso da parte della Magistratura, occorre sottolineare come negli interventi di trapianto, il paziente, per evitare fenomeni di rigetto, venga sottoposto a trattamenti con farmaci immudepressori che riducono fortemente la capacità di difesa dell’organismo nei confronti dei germi patogeni. Per questo il sistema dei trapianti della Regione Piemonte, al di là dei purtroppo inevitabili insuccessi (comunque contenuti, come documentano le statistiche, ai livelli più bassi d’Europa), pone particolare attenzione al rispetto delle procedure di salvaguardia delle condizioni igieniche e sanitarie. A garantirne il rispetto è anche l’Istituto superiore di sanità, che periodicamente dispone ispezioni per controllare che i reparti in cui si effettuano i trapianti, compreso quindi la cardiochirurgia dell’ospedale Molinette, abbiano tutti i requisiti indicati dal Ministero della salute per l’autorizzazione. A testimoniarlo sono inoltre i dati relativi all’esito dei trapianti di cuore presso il nosocomio torinese: la sopravvivenza a cinque anni dall’intervento è del 70 per cento, percentuale in linea con quello atteso secondo la letteratura scientifica internazionale. Ancora più significativo, anche degli sforzi che negli ultimi anni sono stati fatti per migliorare la qualità delle prestazioni, il dato relativo alla mortalità cosiddetta “intraospedaliera”, cioè a 30 giorni dall’intervento: dal 2004 al 2006, infatti, si è scesi dal 19% all’8%. Per quanto riguarda, più in generale, l’incidenza delle infezioni da ferita chirurgica - registrata attraverso il sistema di monitoraggio dell’azienda sanitaria ospedaliera - nel reparto di cardiochirurgia è stata nel 2005 del 3,4 per cento, a fronte di valori medi che a livello nazionale oscillano tra l’1 e il 10 per cento. Nonostante le cifre siano quindi confortanti, resta il fatto che la vigilanza su questo fronte, che ci vede particolarmente impegnati, deve sempre rimanere alta, per ridurre ulteriormente il verificarsi di episodi come quelli riportati in questi giorni dalle cronache. Non va comunque dimenticato come il Piemonte abbia, nel complesso, una buona sanità, con punte di eccellenza concentrate in alcuni settori proprio alle Molinette. .  
   
 

<<BACK