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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Settembre 2003 |
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SECONDO LA COMMISSIONE EUROPEA, LA LEGISLAZIONE SULLE EMISSIONI PORTERÀ BENEFICI ALLE IMPRESE INNOVATIVE
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Bruxelles, 3 settembre 2003 - La Commissione europea sostiene che la sua proposta di regolamento sulla riduzione delle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra porterà benefici alle imprese innovative e fungerà da catalizzatore per le imprese meno innovative per moltiplicare gli sforzi di ricerca. La proposta della Commissione, che segna la prima fase del programma europeo per il cambiamento climatico, istituirà un quadro normativo per la riduzione delle emissioni di idrofluorocarburi (Hfc), perfluorocarburi (Pfc) ed esafluoruro di zolfo, potenti gas ad effetto serra contemplati dal protocollo di Kyoto. Gli Hfc sono principalmente utilizzati come refrigeranti, solventi per la pulizia e agenti rigonfianti; i Pfc sono utilizzati nella fabbricazione di semiconduttori e come solventi per la pulizia e l´esafluoruro di zolfo è impiegato in commutatori di tensione e nella produzione di magnesio. Nel 1995, vi erano state emissioni di gas fluorurati per circa 65 milioni di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio e, in assenza di ulteriori provvedimenti, era stato previsto un aumento delle emissioni a circa 98 milioni di tonnellate equivalenti di biossido di carbonio entro il 2010. La proposta avrà ripercussioni sulle imprese fornitrici di componenti e di impianti, alcune delle quali sono Pmi, e sulle case automobilistiche, con effetti più positivi sulle aziende che poggiano su solide basi innovative. "Molte imprese dell´Ue sono leader mondiali nel settore delle tecnologie alternative per la refrigerazione: per queste imprese la proposta avrà un effetto positivo, in quanto permetterà loro di concentrare gli sforzi di ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie, mentre per quelle meno innovatrici comporterà, probabilmente, costi aggiuntivi dovuti alla necessità di intensificare le attività di ricerca e sviluppo", recita la proposta. Per le case automobilistiche si profila una situazione simile: "Negli ultimi dieci anni alcune case automobilistiche europee hanno svolto attività di ricerca e sviluppo di refrigeranti alternativi: per queste imprese la proposta rappresenterà un´opportunità di commercializzare i frutti del lavoro svolto, mentre le imprese meno innovatrici nel campo della climatizzazione dovranno sostenere costi aggiuntivi". Per consultare il testo completo della proposta, visitare: http://europa.Eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2003/com2003_0492it01.pdf |
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