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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Settembre 2003
 
   
  PREOCCUPAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER LA MANCATA ADOZIONE DA PARTE DEGLI STATI DELL´UNIONE DELLE NUOVE NORMATIVE SULL´UGUAGLIANZA RAZZIALE

 
   
  Bruxelles, 3 settembre 2003 - La Commissione Europea ha espresso profonda preoccupazione in merito al mancato inserimento, ad oggi, da parte degli Stati Membri, delle nuove direttive Europee relative alla discriminazione razziale nelle legislazioni nazionali. Molti Stati Membri non saranno in grado, infatti, di portare a termine la trasposizione della legislazione entro la scadenza prevista per il 19 Luglio 2003. Nel proprio discorso di apertura alla Conferenza sulla lotta alla discriminazione, che si terrà quest´oggi a Milano, Anna Diamantopoulou - Commissario per l´Occupazione e gli Affari Sociali - sottolineerà con fermezza ai governi degli Stati dell´Unione la necessità di integrare immediatamente queste direttive nelle legislazioni nazionali. Durante il discorso di apertura della conferenza indetta dalla Presidenza Italiana dal titolo "Combattere la discriminazione: dalla teoria alla pratica", il Commissario Anna Diamantopoulou dichiarerà: "Sono costernata nel dover constatare che la maggior parte degli Stati dell´Unione abbia mancato l´obiettivo di integrare nelle proprie legislazioni la Direttiva sull´Uguaglianza Razziale. Non dimentichiamo che questa Direttiva è stata approvata all´unanimità dal Consiglio dell´Unione Europea tre anni fa". La direttiva sull´uguaglianza razziale, adottata dai governi dell´Unione Europea nel 20001, proibisce la discriminazione nei confronti delle persone per razza o etnia. Le normative riguardano un ampio spettro di situazioni all´interno delle quali potrebbero verificarsi trattamenti non equi, tra cui accesso ai posti di lavoro, condizioni di lavoro, trattamento economico e diritti e prestazioni legati al posto di lavoro. Inoltre, le normative vietano la discriminazione razziale in materia di accesso all´istruzione e alla formazione, di previdenza sociale e assistenza sanitaria e di accesso a beni e servizi, disponibili al pubblico tra cui gli alloggi. I Governi di ogni singolo Stato Membro, inoltre, devono designare un ente preposto a supportare e guidare in maniera pratica ed indipendente le vittime di discriminazione razziale. Il che equivale alla creazione di tale ente nel caso in cui non sia già esistente. Anche i nuovi Stati Membri " saranno chiamati ad integrare le clausole della direttiva nelle legislazioni nazionali prima di entrare a far parte dell´Unione Europea. Sulla base delle regole fissate per l´implementazione della legislazione Europea, gli Stati dell´Unione devono informare la Commissione in merito ai provvedimenti presi ai fini di integrare le clausole della direttiva nella corpo legislativo nazionale. Alla vigilia della scadenza, nessuno Stato Membro ha ancora notificato alla Commissione la completa trasposizione della Direttiva sull´Uguaglianza Razziale. Per sensibilizzare e aumentare la conoscenza dei diritti e dei doveri previsti dalle nuove normative e, più in generale, per promuovere i benefici legati alla diversità, la Commissione ha rencentemente varato una campagna della durata di cinque anni che coinvolgerà tutti gli Stati dell´Unione Europea. Lo slogan della campagna recita: "Sì alle differenze. No alla Discriminazione". Per ulteriori informazioni in merito alla nuova legislazione e alle campagne informative: www.Stop-discrimination.info  
   
 

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