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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Settembre 2003
 
   
  IL COMPORTAMENTO "MACHIAVELLICO" DEI PESCI IMPONE UNA RICONSIDERAZIONE DELLA LORO INTELLIGENZA

 
   
  Bruxelles, 3 settembre 2003 - Secondo tre illustri ricercatori britannici, i pesci mostrano livelli di intelligenza sociale che smentiscono la loro nomea di animali privi di acume e guidati dall´istinto ed ottengono risultati migliori dei primati non umani in alcuni domini cognitivi. Gli scienziati, provenienti dalle Università di Edimburgo e Saint Andrews (Scozia) e di Leeds (Inghilterra), hanno illustrato i cambiamenti che sono intervenuti a modificare la nostra conoscenza delle capacità mentali dei pesci. Calum Brown, Kevin Laland e Jens Krause, che scrivono per la rivista scientifica "Fish and Fisheries", hanno affermato: "Ormai è superata (o almeno obsoleta) l´immagine dei pesci come animali insignificanti e con un cervello grande quanto un pisello, guidati prevalentemente dal loro istinto e dotati di una limitata flessibilità comportamentale, gravemente ostacolata da una scarsa memoria di soli tre secondi". "Oggi i pesci sono considerati creature dotate di grande intelligenza sociale, che applicano le strategie machiavelliche della manipolazione, della punizione e della riconciliazione, mostrano stabili tradizioni culturali e cooperano all´avvistamento dei predatori e alla cattura del cibo". Gli scienziati hanno fatto riferimento ad alcuni studi durante i quali si è osservato che i pesci sono in grado di individuare singoli esemplari dello stesso branco, allacciare relazioni, avvalersi di strumenti, costruire nidi e dar prova di una memoria a lungo termine. Secondo i tre esperti, poiché costituiscono il gruppo più vecchio di grandi vertebrati, i pesci hanno avuto molto tempo a disposizione per sviluppare modelli comportamentali complessi e adattabili, in grado di competere con quelli di altri vertebrati. "Questi sviluppi impongono una riconsiderazione della flessibilità comportamentale dei pesci e sottolineano la necessità di approfondire la comprensione dei processi di apprendimento alla base della loro complessità comportamentale e sociale, riconosciuta di recente", hanno concluso gli scienziati.  
   
 

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