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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Settembre 2003 |
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UNA RELAZIONE IRLANDESE SMENTISCE CHE I LAUREATI IN DISCIPLINE SCIENTIFICHE GUADAGNINO MENO
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Bruxelles, 3 settembre 2003 - I laureati in discipline scientifiche guadagnano quanto i laureati in altre materie, come dimostra un recente studio condotto dal Consiglio irlandese per la scienza, la tecnologia e l´innovazione (Icsti). Sulla scorta di dati nazionali pubblicati tra il 1995 ed il 2000, una task force sulle scienze fisiche, commissionata dall´icsti, ha esaminato l´entità degli stipendi, al fine di verificare se questi costituiscono un fattore che potrebbe scoraggiare la scelta di materie scientifiche a scuola e di corsi in scienze ed ingegneria a livello universitario. È emerso che, a dispetto di quanto comunemente ritenuto, lo stipendio iniziale medio dei laureati in materie scientifiche ed ingegneristiche regge il paragone con quello dei laureati in altre discipline. Il dott. Edward Walsh, direttore della task force, afferma che i risultati dello studio sono importanti se si considera che: "Lo stipendio, anche se valutato dagli studenti come criterio meno rilevante rispetto all´interesse per la materia ed alle prospettive di occupazione, costituisce un parametro importante nella scelta di una carriera professionale". Walsh ritiene che tali risultati dovrebbero contribuire a rettificare la non fondata opinione secondo la quale la scienza sarebbe una disciplina poco remunerativa. Tuttavia, pur individuando nello stipendio un fattore fondamentale per la scelta della carriera, gli autori dello studio ammettono di non riuscire a spiegare il motivo per cui il 50 per cento dei laureati in discipline scientifiche in possesso di un diploma di primo grado voltino le spalle alla scienza per cercare un impiego nel settore degli affari, della finanza e dell´ingegneria. Secondo Walsh, tale tendenza migratoria potrebbe anche essere del tutto estranea dalle attese di stipendio e costituire, piuttosto, una dimostrazione della trasferibilità e adattabilità dell´insieme di competenze acquisite da coloro che ottengono una qualifica scientifica e tecnologica. Lo studio ha anche analizzato gli stipendi dei laureati di secondo livello, al fine di valutarne l´entità rispetto agli stipendi iniziali ottenuti nelle imprese. È emerso che lo stipendio dei primi risulta effettivamente più vantaggioso rispetto alla paga iniziale corrisposta dalle imprese. Se, tuttavia, nel confrontare le entrate disponibili agli studenti di secondo livello ed agli studenti di primo livello appena assunti, si detraggono dallo stipendio dei primi le tasse di iscrizione ai corsi di secondo livello, questi avranno entrate disponibili inferiori dal 7 al 33 per cento a quelle dei laureati assunti nelle imprese. Alla luce delle sue scoperte, la task force formula numerosi suggerimenti. In particolare, consiglia a tutte le parti interessate di promuovere proattivamente la competitività tra gli stipendi dei laureati di secondo livello e la paga iniziale media dei laureati in discipline scientifiche ed ingegneristiche, in linea con lo sforzo dell´Irlanda di incrementare il numero di studenti che intraprendono e proseguono gli studi in materie scientifiche ed ingegneristiche. Nel quadro di uno degli obiettivi stabiliti dalla strategia di Lisbona 2000 relativo alla valorizzazione del capitale umano dell´Europa ed all´utilizzo ottimale del suo potenziale di ricerca, la task force invita ad intraprendere miglioramenti nella raccolta di simili dati a livello nazionale ed europeo. Infolink: http://www.forfas.ie/publications/icsti030813/webpdfs/icsti 030813_sci_eng_grad_salaries.Pdf |
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