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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Gennaio 2007
 
   
  TRENTO, LA PROCESSIONARIA DEL PINO: NELLE PROSSIME SETTIMANE AL VIA LE ATTIVITÀ DI CONTENIMENTO

 
   
   Sono in molti ormai ad aver notato la presenza dei nidi di processionaria sui pini, in particolare nelle aree di fondovalle maggiormente esposte al sole. Secondo il Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento questo fenomeno è solo in parte legato all’anomalo andamento climatico dell’inverno e si deve piuttosto a naturali flussi delle dinamiche riproduttive delle popolazioni. Gli esperti annunciano che nelle prossime settimane saranno avviate le attività per controllare il fenomeno, almeno nelle zone abitate e lungo la viabilità principale. “La Thaumetopoea pityocampa più comunemente conosciuta come “processionaria del pino” – spiegano al Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento - è uno dei più importanti insetti fitofagi (che si alimentano di parti vegetali) diffusi nelle pinete italiane. Si tratta di una farfalla termofila, con una distribuzione spaziale discontinua e legata alle condizioni climatiche locali, in particolare ai parametri della temperatura e della radiazione solare. Le infestazioni da processionaria rappresentano, per la loro ampia diffusione, il principale problema fitosanitario anche nelle pinete trentine, nonché una fonte di possibili problemi igienico-sanitari a causa dei peli urticanti presenti sulle larve. La conoscenza della bioecologia della processionaria in Trentino è stata resa possibile grazie ad un programma di sorveglianza fitosanitaria delle foreste, applicato dal 1990 sulla base di una collaborazione tra Servizio Foreste e fauna della Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige”. I tecnici ricordano inoltre che le pullulazioni periodiche interessano in provincia mediamente circa 5000 ettari/anno di formazioni naturali o artificiali di pino. L’ultima forte infestazione, comparabile con quella attuale, risale agli anni 1992-1993; dopo tale picco si è assistito a leggere oscillazioni da un anno all’altro. E’ molto probabile che già dal prossimo anno si verifichi la riduzione naturale del livello di popolazione, anche se gli anomali andamenti meteorologici dell’ultimo periodo potrebbero avere ripercussioni sulla durata di questa proliferazione, in quanto temperature invernali più alte ne riducono la mortalità. Gli interventi di contenimento della processionaria richiederebbero, se applicati diffusamente su tutto il territorio, un oneroso impegno di risorse umane e finanziarie. Tuttavia, essendo la necessità della lotta dettata, più che dalla dannosità forestale, dai problemi igienico-sanitari causati alla popolazione, gli interventi di controllo vengono generalmente effettuati solo in ambito periurbano e lungo la viabilità principale e limitati agli anni di forte infestazione, come quello in corso. Gli interventi di contenimento che si realizzeranno anche nelle prossime settimane a cura del Servizio Foreste e Fauna nell’ambito dei territori di competenza, sono di tipo meccanico (asportazione dei nidi con cesoia o tramite sparo) e di tipo biochimico (attraverso l’utilizzo del bioinsetticida Bacillus thuringiensis). Il Servizio Foreste e Fauna precisa infine che l’insetticida utilizzato è altamente selettivo, non lascia residui e non è dunque nocivo nei confronti delle altre forme di vita. .  
   
 

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