Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
 
   
  IL COMUNICATTIVO: GIOVANI E INFORMAZIONE: UN FUTURO DI GABIBBO?

 
   
   Roma, 15 gennaio 2007 - Temi e ospiti dal 15 al 19 gennaio - Lunedì 15 gennaio - Giovani e informazione: un futuro di Gabibbo? Mario De Scalzi, vicedirettore Tg2 e curatore Tg2 costume e società Lorenzo Del Boca, presidente Consiglio nazionale dell´ Ordine dei giornalisti Per la rubrica "Il Comunicattivo in direzione" ideata per illustrare i compiti, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore del mensile Velvet, Michela Gattermayer. Per avere informazioni i giovani usano cellulari, televisione, radio, libri e giornali. Lo afferma il rapporto Censis sulla comunicazione in Italia. Poco incoraggiante è il risultato ottenuto dalla stampa quotidiana e da quella periodica sentite dai giovani come lontane dalla loro necessità d´informazione che richiede notizie in tempo reale, nel momento stesso in cui accadono. I giovani avvertono come più vicini alla loro esperienza di vita quei media che danno la possibilità di inserirsi attivamente nei processi comunicativi in modo istantaneo. Ecco quindi la diffusione del cellulare come mezzo di conoscenza a cui fa seguito la radio. Sul piano dei contenuti le preferenze vengono accordate a ciò che si propone per la sua stringente attualità. La conseguenza di questo atteggiamento sta nel rapido esaurirsi d´interesse nei confronti di qualsiasi argomento che appaia datato. In quanto ai codici di comunicazione preferiti dal pubblico giovanile a essere privilegiati sono quelli che consentono di attivare una dimensione esplorativa e di tipo emotivo piuttosto che processi di comprensione intellettuale. Ma quello che i giovani sembrano temere di più è la presenza di un progetto pedagogico nei media. Al contrario, ciò che cercano è vivere alla giornata cogliendo quello che, di volta in volta, produce un piacere immediato. È questo il rapporto con i media più apprezzato. Insomma, si affidano ai media per la propria formazione ma non vogliono che i media li formino. E di questa contraddizione vive il rapporto dei giovani con l´informazione. Martedì 16 gennaio: “La lingua italiana all´estero” Piero Badaloni, direttore Rai international. Francesco Sabatini, presidente Accademia della Crusca. A scorrere l´annuario del 2006 della società Dante Alighieri si rileva che nell´Europa dell´Est è in aumento la domanda d´insegnamento della lingua italiana, così come è in aumento la richiesta nel Sud America. Fattori commerciali, più che culturali, ci sembra possano essere i motivi più plausibili di tanto interesse, soprattutto perché l´Italia è partner commerciale per la piccola e media industria balcanica e, partendo da questa considerazione. La Dante Alighieri ha avanzato una proposta alla Confindustria per dar vita a un accordo la cui parola d´ordine dovrebbe essere: la lingua italiana a sostegno dell´economia. Stranamente, però, e per fortuna, la parola italiana più amata all´estero è amore. L´italiano, dunque, non soltanto per gli affari, ma anche per comunicare il bello, l´arte e la cultura. Mercoledì 17 gennaio: “Comunicare con il dialetto” Eugenio Fagnoni, comico maremmano, Mario Cardinali, direttore mensile "il Vernacoliere". Ottava rima, stornello, fattorina, gobbula sono alcune delle antiche tecniche di comunicazione diffuse tra la gente umile che si caratterizzano per le loro varie modalità di rima e di metrica. In qualche caso sono le antesignane della satira. Fino a qualche tempo fa costituivano un fenomeno popolare molto importante e diffuso dovuto ai testi che, spesso corrosivi non immuni da pesanti apprezzamenti, primeggiavano sulla musica, allegra e festaiola di cui, però, sono presenti anche alcuni aspetti di un certo interesse. Nel suo Canzoniere italiano, Pier Paolo Pasolini esprimeva alcuni esempi di fattorina, tipica della Sardegna, i cui versi originali in sardo venivano tradotti da Pasolini in italiano. La tradizione dell´ottava rima, invece, deve la sua fama alle opere poetiche di Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e Matteo Boiardo. Il suo uso è popolare in Sicilia, Abruzzo, Lazio e Toscana ed è quest´ultima regione a detenere il primato della poesia estemporanea di cui il suo cantore moderno più affermato è Roberto Benigni che, prima di arrivare a declamare i versi di Dante, girava tutta la Toscana dilettandosi nel canto dell´ottava improvvisata. Del resto, il toscano che gode del titolo di "lingua letteraria" assume in sé tutta l´ironia, il sarcasmo e il dissacrante umorismo dei canti popolari. Giovedì 18 gennaio "La classe non è acqua" il bon ton con gli animali domestici - Spazio su come si trasgredisce con stile nelle varie situazioni di vita quotidiana con Igor Righetti e Patrizia De Blanck. Oggi si parlerà di come trasgredire con bon ton con gli animali domestici. Per partecipare in diretta: numero verde gratuito 800 555 701. Per la rubrica "Senza permesso" il caporedattore del settimanale Radiocorriere Tv Enrico Peverieri si soffermerà su "Radio intelligente, radio deficiente" Venerdì 19 gennaio Il "Confessionale del Comunicattivo": l´ospite di questa settimana è il giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela. Per la rubrica "Il libro ad alto tasso comunicativo" Giuseppe Marchetti Tricamo parlerà del libro che ha scritto con Tarquinio Maiorino "La fabbrica delle emozioni" (Francoangeli) .  
   
 

<<BACK