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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Settembre 2011
 
   
  PIENE DEL PO: UN PIANO PER LE EMERGENZE

 
   
  Parma, 6 settembre 2011 – Poter gestire in tempo reale le situazioni di criticità che si verificano in caso di piena del Po. È questo l’obiettivo del “Piano provinciale di Protezione civile di emergenza per l´area del bacino Po”, elaborato dalla Provincia, sulla base dei dati forniti dall’Aipo, dall´Autorità di bacino, dal Consorzio di bonifica e da Arpa, tenendo anche conto delle linee guida della Regione. Il Piano, approvato nell’ultima seduta del Consiglio provinciale, coinvolge tutta l´area golenale del Po sulla quale insistono porzioni di Comuni rivieraschi, interessati direttamente dal rischio delle piene del Po e dei tratti terminali dei suoi affluenti. “Il Piano rappresenta un importante passo avanti nella tutela della sicurezza dei cittadini e rientra in un progetto più ampio della Provincia di riqualificazione del sistema di Protezione civile – afferma l’assessore provinciale Andrea Fellini -. Si tratta di un atto amministrativo fondamentale, costruito con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, che ci consentirà di operare in modo ordinato e più sollecito in caso di emergenza: una volta che il Piano sarà sottoscritto da tutti gli organismi istituzionali coinvolti e apparentati al Sistema provinciale di Protezione civile, assumerà il ruolo di protocollo d´intesa da rispettare nelle situazioni di emergenza”. In particolare, il Piano è costituito da tre parti: il “Quadro conoscitivo” che individua le risorse e gli elementi a rischio; lo “Scenario di danno” che definisce le potenziali conseguenze di eventi emergenziali; e il “Modello d´intervento” che assegna responsabilità e compiti a tutti gli organismi del Sistema di Protezione civile. “È importante sottolineare – aggiunge Fellini – come nella stesura del Piano sia stato dato particolare rilievo all´analisi delle situazioni di criticità arginale: quei punti di debolezza del sistema che devono essere monitorati in caso di allertamento”. Oltre a tutti i riferimenti normativi, nel Piano sono contenuti anche dati relativi ai principali eventi storici di riferimento, l´aggiornamento del catasto delle arginature, la segnalazione dei fontanazzi e dei fenomeni di sifonamento, la carta del modello di intervento, il censimento delle infrastrutture a rischio, la disponibilità di mezzi e materiali, gli scenari di intervento e i principali fenomeni attesi, e la definizione delle fasi di attenzione, preallerta e allerta/emergenza.  
   
 

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