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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Settembre 2011 |
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DAL SEGRETARIATO PERMANENTE DELLA IAI ALLA MACROREGIONE ADRIATICA.
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Ancona, 5 settembre 2011 - La Macroregione adriatico ionica costituisce una modalita` innovativa di cooperazione territoriale tra regioni e nazioni diverse con lŽobiettivo comune di uno sviluppo equilibrato e sostenibile, ma affonda le sue radici nei progetti intrapresi negli ultimi decenni. Tappa fondamentale e` stata quella del giugno 2008, quando in virtu` della lunga tradizione di impegno della Regione Marche nell` area dell``Est Europa e del Mediterraneo e della vocazione del capoluogo dorico come Porta dŽOriente, e` stato inaugurato ad Ancona il Segretariato Permanente dellŽIniziativa Adriatico Ionica alla quale aderiscono Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Scopo del Segretariato e` quello di garantire la continuita` nel passaggio tra due presidenze operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri. ŽLa costituzione del Segretariato permanente ad Ancona - spiega il presidente della Regione Gian Mario Spacca - ha aperto nuove prospettive di lavoro e di elaborazione comune: comuni sono infatti i problemi di pace, stabilita` e sicurezza, difesa dellŽambiente e lotta allŽinquinamento, sviluppo economico e garanzia di liberta` degli scambi e dei transiti commerciali tra i Paesi che si affacciano sui due Mari. La cooperazione nell``ambito dei Programmi europei ed internazionali attuata dalla Regione Marche ha favorito nel tempo il consolidamento di relazioni tra territori e la creazione di reti partenariali, generando un numero elevato di iniziative; in alcuni casi sono stati rinsaldati rapporti iniziati gia` nei decenni passati e sono state capitalizzate esperienze e competenze acquisite dagli enti territoriali. Terminata la fase di spinta dal basso fra enti locali e citta` dell``Adriatico per istituire e avviare il Segretariato, oggi lŽobiettivo e` insistere per avere riconosciuto il ruolo di macroregione da parte dellŽUnione Europea entro il 2014Ž. La Macroregione adriatico ionica non e` infatti una regione geografica dai confini predefiniti: e` invece unŽarea funzionale, cioe` composta da quegli enti nazionali, regionali e locali che si associano per affrontare insieme un certo numero di problematiche comuni ed interessa i territori di Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. La Macroregione non costituisce neppure un ulteriore livello istituzionale allŽinterno dellŽUnione europea, ma piuttosto una rete o meglio unŽazione comune che coinvolge diversi attori europei, nazionali, regionali, locali, diverse politiche e diversi programmi di finanziamento e non comprende tutti i settori dŽintervento pubblico ma si concentra su alcune sfide individuate e condivise tra i partner che la compongono. In particolare il compito della Macroregione adriatico-ionica, attraverso il riconoscimento e di riscoperta dei valori unificanti che, da secoli, uniscono le due sponde, e` essenzialmente quello di collegare i territori che la compongono per promuoverne lo sviluppo sostenibile e, al tempo stesso, di proteggere il fragile ambiente marino, costiero e dellŽentroterra. I settori operativi prioritari sono la preservazione dellŽambiente, il miglioramento dellŽaccessibilita` e delle comunicazioni (autostrade del mare, pesca, sicurezza della navigazione e dei porti), lo sviluppo economico con un chiaro riferimento alle scelte operate dalla Commissione Europea nellŽambito delle politiche settoriali. In tale direzione la Macroregione puo` diventare uno strumento efficace ed efficiente per la gestione integrata delle politiche settoriali a forte radicamento territoriale come, per esempio, trasporto, sviluppo economico, sanita`, ambiente, cultura, politiche agricole e rurali. Insieme alle due Macroregioni europee del Baltico e del Danubio, la Macroregione adriatico ionica costituisce lŽasse ideale fra Nord e Sud dellŽEuropa poiche`, potendo comprendere anche lŽarea del Mediterraneo centro-orientale, sara` in grado di decongestionare lŽaccesso sudorientale allŽEuropa. |
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