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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Settembre 2011
 
   
  ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SU RIORDINO CUSTOMER CENTER ALITALIA: A PARITÀ DI SERVIZIO OFFERTO, DECOLLANO I PREZZI TIMORI PER LUNGHE CODE NON SOLO AL CHECK-IN MA ANCHE AL TELEFONO

 
   
  Roma, 10 agosto 2011. Una brutta sorpresa per i consumatori che volano con Alitalia al rientro dalle vacanze: dal 23 agosto la compagnia di bandiera in sostituzione dello 06.2222 ha attivato per il proprio Customer Center un 892, ovvero un numero a tariffa maggiorata. Così, ai 6€ di sovrapprezzo per l’acquisto di un biglietto acquistato telefonicamente, si aggiungeranno anche questi ulteriori costi: in pratica, chiamando da rete mobile, a seconda dell’operatore telefonico si spenderà dai 12 ai 15,5 centesimi di euro per lo scatto alla risposta, e da un minimo di 48 centesimi (operatore Tim) ad un massimo di 180 centesimi (operatore H3g-tre) per ogni minuto di conversazione. La scelta è fortemente discutibile per questioni di metodo e di merito, denunciano in una nota congiunta Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori. Nel metodo, ogni decisione con impatto diretto sulle tasche dei cittadini avrebbe dovuto coinvolgere le Associazioni dei consumatori firmatarie del recente accordo in tema di conciliazione, per trovare insieme le soluzioni più adeguate. Se l’intento è disincentivare il mezzo telefonico per l’acquisto dei biglietti, a favore delle operazioni on line, si è scelta con tutta evidenza la soluzione più penalizzante per i consumatori, in quanto a parità di servizio offerto, i prezzi decolleranno. Infatti, chi vigilerà per impedire le inutili ma redditizie attese al telefono? Nel merito, la fusione tra Alitalia e Airone ha di fatto creato una sostanziale condizione di monopolio per le tratte nazionali che oggi non può tradursi in un guadagno illegittimo a scapito dei consumatori che decidono di rivolgersi al Customer Center Alitalia. Al riguardo, le Associazioni chiedono all’Antitrust l’avvio di una istruttoria per verificare un eventuale abuso di posizione dominante. Risulta inoltre del tutto inaccettabile avviare prima il servizio e poi richiedere ai singoli operatori telefonici di calmierare le tariffe a 49 centesimi di euro/min, come da comunicazioni ufficiali Alitalia, un livello comunque elevato per chi dovrebbe offrire un servizio volto a far volare i propri clienti, e non a farli parlare a telefono.  
   
 

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